15/10/13

Il Thor di Sergio Bonelli


Un non troppo esaustivo Sergio Bonelli nell'editoriale dell' Almanacco dell'avventura del 2001 scriveva che alla fine degli anni sessanta  produsse un  fumetto ispirato al cinema peplum intitolato a nome del famoso (specialmente per i Marvel fans) dio vichingo.
Non mi pare, dall'unica illustrazione a mia disposizione, che il sandalone in questione abbia molto a che fare con la mitologia asgardiana.
Gli artisti che realizzarono le storie  furono  Cesare Solini e Carlo Cossio (così dice con cognizione di causa Aumaldo).
Qualcuno ha qualche informazione aggiuntiva?

Il compianto Sergione attribuiva erroneamente l'opera a Vittorio Cossio

12 commenti:

  1. All'epoca la Bonelli si chiamava (Nuova) Collana Araldo, e secondo Wikipedia questo Thor appariva in appendice al Comandante Mark, così come Piccolo Ranger, Grande Blek, ecc...

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  2. Grazie Gas, devo vedere se ne ho qualche storia da qualche parte...

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  3. Non mi risulta che in appendice al Comandante Mark della collana Araldo ci fosse questo personaggio. Mi ricordo Alan Mistero e successivamente una serie moderna di Tiziano Sclavi,

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  4. Thor appare in appendice a Mark in alcuni numeri a cavallo del 20, interrompendo temporaneamente la sequenza di Alan Mistero. Inoltre, se non ricordo male, questo Thor (pur essendo opera di autori italiani) potrebbe essere stato pubblicato originariamente in Francia

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  5. Una precisazione. L'autore è Carlo Cossio, non il fratello Vittorio.

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    1. Grazie per tutte le risposte Aumaldo, ho un solo dubbio...Vittorio Cossio viene nominato dallo stesso Sergio Bonelli nell'editoriale dell' Almanacco dell'avventura del 2001(Zagor) per caso le tavole di Thor sono firmate? Non è improbabile che Sergio si sia sbagliato ma vorrei sapere cosa ti da tanta certezza (per curiosità mia)

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    2. La mano mi pare proprio quella di Carlo (vedi, per esempio, il Bufalo Bill dell'Intrepido). Comunque, poc'anzi ho fatto una piccola verifica sul web ed ho trovato questo: http://www.inkonline.info/?p=267

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    3. Grazie Auma, ho comunque aggiunto la scansione del redazionale di Bonelli, anche i grandi a volte "strafalciano". E' anche vero che un appassionato a volte conosce le opere anche meglio dell'autore. E' il pregio di essere dei "fanboys".

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    4. Forse perché un appassionato resta più fedele a un fumetto di quanto faccia il suo creatore...

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    5. Per il lettore i personaggi dei fumetti sono dei miti, per un editore spesso soltanto prodotti.

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    6. Ho parlato di creatori, non di editori...

      Secondo me nel momento in cui un autore abbandona il suo personaggio, tale personaggio dovrebbe morire editorialmente, invece che essere affidato ad autori apocrifi, che spesso dimostrano di non conoscere neppure il passato editoriale dell'eroe, producendo incongruenze, assurdi cronologici, ecc...

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