25/11/13

ZAGOR SPECIALE 2-La pietra che uccide-1989-lire 4500-Bonelli Editore**1/2




Niente di che sta storiella di Marcello Toninelli, autore  che apprezzo di più  nella sua “variant” umoristica alla Superstrunz (che se ritrovo in soffitta devo recensire).

Senza infamia e senza lode, roba di routine zagoriana anche se è presente uno dei miei comprimari preferiti, quel viscidone di Digging Bill che a me è sempre parso  la versione Bonelli di un giovane (ma sfortunato) Zio Paperone Klondike-style.
I disegni sono di un maturo Gallieno Ferri, quindi  pennellatone essenziali e pochi particolari.
L’unico personaggio interessante dell’albo è il  bastardissimo Monco, una specie di Lino Banfi cattivo. 
Tutti quanti vanno alla ricerca di un grosso diamante senziente partorito da un meteorite .
Il primo a trovarlo è un  trapper di nome Mulligan, che diventa cieco per colpa delle radiazioni emanate dalla pietra preziosa.
Il povero cristo fa pure una brutta fine, menato dagli amici del Monco si spappola la testa su un masso, peggio che i barboni di arancia meccanica.
Poi ci sono i Wuwukam, che dovrebbero essere una razza di pellerossa ma sembrano selvaggi preistorici usciti dal Topolino di Gottfredson.
Nzomma , se siete collezionistivogliotuttozagor accattativillo ma la saga dello spirito con la scure ha offerto sicuramente di meglio

Disco Dance


2 commenti:

  1. "Vagamente" ispirata a "La montagna incantata" del Piccolo Ranger. ;)

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    1. non saprei dirti...quella storia del ranger non l'ho letta ma mi fido di Alex

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