29/12/14

Diabolik (Danger: Diabolik) regia di Mario Bava (1968) ****1/2



«Non sa resistere a tutto quello che può prendere, sedurre o portare via...»

Uscito nel 1968, non fu apprezzato da tutti il capolavoro pop di Mario Bava dedicato all’eroe nero per eccellenza. I primi a screditare il film furono proprio i fans della serie delle sorelle Giussani. Io non sono un grande appassionato del Diabolik a fumetti (anzi mi sta pure antipatico) quindi adoro questo gioioso caleidoscopio di celluloide che riguardo sempre con piacere sul mio Dvd Paramount preso anni fa su Play.com.
La trama dal film è ispirata al trittico di episodi a fumetti :

Lotta disperata (n.15 del 1964)


 L'ombra della notte (N.11 1965) 



e Sepolto vivo (N.8 1964 che con il n.9, intitolato il treno della morte , compone la prima storia doppia di Diabolik). 



Come al solito Mario Bava fu maestro di risparmio, uno che aveva realizzato "Caltiki il mostro infernale"  con della trippa andata a male è ovvio che con i 200 milioni delle vecchie lire di De Laurentiis realizzò una pellicola che come impatto visivo dava filo da torcere al costosissimo “Barbarella” di Roger Vadim che si girava nello stesso periodo e da dove fu prelevato John Philip Law.


A Mario avanzarono persino dei soldi..per dire. Il film è effettivamente troppo movimentato e colorato, distante dai toni cupi che aveva il fumetto Astorina, specialmente negli anni sessanta, ma la colpa fu tutta di Dino De Laurentiis che voleva passare senza problemi il vaglio della censura. Bava, maestro del brivido, aveva in testa un bel po’ di omicidi da inserire nella pellicola, ma siccome comanda chi mette i soldi il film diventò uno spy action quasi Bondiano e non un Thriller come ci si sarebbe aspettato, pieno di inseguimenti in Jaguar ed esplosioni. La pellicola è profusa di erotismo sotteso, una storia d’amore anarchica tra due soggetti che sembrano la versione buona dei  Natural Born Killers di Oliver Stone.  Eva e Diabolik fanno il bagno nelle banconote come Zio Paperone, trombano e ballano sulle meschinità del mondo, beandosi della loro gioventù e bellezza beatnik.


John Phillip Law è un Diabolik perfetto per prestanza e aderenza al personaggio, quasi come Christopher Reeve per Superman, Adolfo Celi fa come sempre il cattivo, Michel Piccoli (doppiato da Gigi Proietti) il bollito Ginko. La prima Eva doveva essere interpretata da Catherine Deneuve, ma l’algida francese non voleva girare scene di nudo e secondo Bava recitava pure male, certe tipe vanno bene soltanto per i drammoni, quindi fu scelta l’intrepida sellerona austriaca Marisa Mell, criticatissima dai fans che non la ritenevano in parte, poveri stolti ci avrebbero privato di una delle più fighe tra le bad girls del cinema.  


Strepitosa la colonna sonora di Ennio Morricone.  


Come per tutte le cose “avanti” il film venne amato e reso cult con il “senno di poi”. Un film nato “alimentare” che diventò un’icona dell’avanguardia visiva psichedelica. Meglio di una pasticca di LSD, modernissimo nel suo ricreare da zero un mito, plasmandolo per il nuovo media, togliendo le cinquanta sfumature  di  grigio dei  noiosi retini della tavola a fumetti  e trasformando il re del delitto nell’Alice nel paese dei ladri. Gli italiani, vecchi dentro da sempre, lo snobbarono (incassò soltanto 265 milioni di lire), i francesi lo apprezzarono. Bravi figli di una baguette. Film ovviamente consigliato e da acquistare in DVD per la propria collezione. In Blu Ray mi pare non sia ancora uscito...


15 commenti:

  1. Eccomi: fan di Diabolik fumetto da sempre, sono fan anche del film di Bava, che ho anche recensito qualche anno fa su una rivista di paese.
    E' un gran bel film, lontanissimo dal fumetto ma posso anche capire che fu odiato proprio per questo. Ma Bava ci sa mettere del suo, facendone un altro Diabolik. Ora aspetto la serie Sky fedele all'originale, intanto Damger Diabolik campeggia nella mia collezione di dvd.
    Ah, devo essere sincero... Eva davvero è snaturata oltre ogni limite. Non che mi dispiaccia, ma la vera Eva è molto più bad, più erotica, più signora e aristocratica. Difficile, in ogni caso, trovare attrici all'altezza del ruolo.

    Moz-

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    1. Ai tempi sarebbe andata molto bene, col suo fascino da diva ma non supponente né volgare.
      Grande Virna, ora e sempre.
      P.s. chiamami solo o Miki o Moz ;)

      Moz-

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  2. Ma davvero esiste il film di Diabolik ??? Devo recuperarlo!

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  3. Reeve e non Reeves: lapsus freudiano che rimanda a Steve Reeves, Ercole di celluloide. Chris era invece l'Ercole di Krypton. Una curiosità: Michel Piccoli, il + lontano dal suo personaggio almeno fisicamente, fu quello che piacque di + alle Giussani ed alla critica. E' notizia di questi gg che l'attore, ormai novantenne, vorrebbe continuare a recitare al cinema ed in tv, ma le assicurazioni non se la sentono di accollarsi il rischio ( dimenticando sir John Gielgud che ha recitato praticamente nudo al cinema dopo aver doppiato la boa delle 90 primavere ).
    La mia gola profonda in Sky mi ha detto che la miniserie televisiva dovrebbe avere un " taglio HBO " e stupire i benpensanti come nemmeno Emma Bovary ai tempi. L'idea è di raccontare il Riposo del Guerriero con un DK anziano e grinzoso che ricorda i bei tempi dei suoi duelli con Ginko. La trovata è nella ambiguità della storia: non è mai chiaro se non si tratti dei vaneggiamenti di un vecchio srotellato. Piccoli si è detto interessato al ruolo. Gomboli teme che la famigerata deriva Villa Arzilla ( x rubare un motto al mio amico ed ex allievo Alfredo Castelli ) possa nuocere alle vendite del mensile. Vedremo.

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    1. Grazie per il super aiuto. La storia di villa arzilla l'hai però riciclata da un tuo vecchio commento ad una mia vecchia recensione di Martin Mystere :-)

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    2. Di Reeves c'è anche Keanu...

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  4. Non l'ho mai visto, devo assolutamente recuperarlo...
    Non sono un purista di Diabolik - anzi, non sono nemmeno mai stato un grande lettore di Diabolik ; appartenevo, come ben sai, alla schiera dei kriminalofili - ma neppure a me Marisa Mell sembra tropo adatta al ruolo...sul fatto che fosse una donna a dir poco desiderabile, e be', nulla da eccepire :) ma una Eva Kant in carne ed ossa l'ho sempre immaginata dotata di una bellezza angelica, tipo Grace Kelly, o Vera Miles.
    Anche Claudia Gerini però non sfigurava, nel video dei Tiromancino.

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  5. Kriminalofilo anche io, ma per me i 4 film con i tre anti-eroi neri (Diabolik, Kriminal 2 e Satanik) sono pura spazzatura...
    Beh, come del resto il film su Tex...
    Baggio.

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    1. Quelli di Kriminal li ho intravisti ( uno c'è anche su youtube, al momento ), e sì, mi sono sembrati mediocri. Il Satanik mi manca ma a naso sarei portato ad accomunarlo ai Kriminal.
      C'è da dire che lo stile di Magnus - e degli altri autori Corno - così 'fumettistico', si presta poco a trasposizioni cinematografiche che non restituiranno mai la stessa atmosfera.
      Il Diabolik di Bava invece mi incuriosisce.

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    2. I film che avete citato non sono da considerare spazzatura, almeno secondo me, distanti si dalla controparte cartacea ma bei pezzi di cinemabis. I film di Kriminal per atmosfera giocosa si avvicinano più all'umorismo nero di Alan Ford, ma sono visivamente fantastici e con una colonna sonora spettacolare. Tex è effettivamente noiosetto, Satanik è un fil "sbagliato". Diabolik è un bel film a prescindere dal fumetto.

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    3. Non arrivo a dire che siano film orrendi...ma rimango dell'idea che siano film di routine, con un supercriminale qualunque ( e una maschera da teschio che grida vendetta !! ), interpretato da un attore, Saxson, dall'aria troppo poco 'dura'.

      Con Kriminal, ecco, ci sarebbe magari voluto proprio Bava.

      Per quanto, ripeto, quello stile fumettistico è così particolare e suggestivo da rendere problematica una qualunque resa filmica.

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  6. Finalmente l'ho visto anch'io ( preso in dvd ).
    Màh, che dire.
    Non è un brutto film, questo no, ma da Bava forse mi sarei aspettato qualcosa di diverso...questo suo Diabolik è una specie di incrocio fra i Fantomas di Hunebelle e la serie di James Bond, una pellicola che ha i suoi bei momenti visivi ma anche parti che sembrano girate da dilettanti, a tratti persino fatua.
    Come detto, pensavo che Bava ne avrebbe ricavato qualcosa di più cupo e teso, più 'gotico', un po' sul tipo de La Ragazza che sapeva troppo, un po' meno pop e "yé-yé"...
    Insomma, posso capire il disappunto dei diabolikofili del'epoca.

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