16/09/20

Vari tipi di Tom & Jerry


Il mio Tom preferito è quello del 1940 aveva qualcosa di mefistofelico ed era un bel "gattogatto". 

Il mio Jerry preferito quello del periodo 1963-67 perché ha un adorabile faccia da schiaffi. Voi quali preferite?

5 commenti:

  1. Non avevo mai notato tutte queste evoluzioni dei due personaggi, tranne nel passaggio dagli anni '40 ai '50.
    Diciamo che preferisco il Tom grigio a quello azzurro (???).

    Né sapevo della versione "kids" di entrambi relativa ai primi anni '90.

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    1. I più brutti sono quelli del 1961-62 che sembrano cartoni dell'est alla "Gustavo" che non c'entravano nulla con la morbidezza di Hanna & Barbera e nemmeno con la rigidità delle stesse produzioni TV (tipo Flintstones) degli stessi autori

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    2. "Né sapevo della versione "kids" di entrambi relativa ai primi anni '90."

      Diciamo che fu una "costante" di quegli anni proporre la versione "infanzia" dei personaggi di cartoni/fumetti, per motivi che francamente non ho mai capito.

      Pure Uderzo con Asterix rispolverò un lavoro di 25 anni prima per accodarsi (Come fu che Obelix da piccolo cadde nel paiolo del druido), ma ricordo i Muppets, i personaggi Warner Bros e Disney, e anche titoli minori come Leo O'Pard.

      Tornando a tema, concordo sulla bruttura dei personaggi 1961/62 (però, dai!, adoravo Gustavo da piccolo :-) )

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    3. Leo O'pard prima o poi ci devo fare un post.

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  2. a me piace molto il Tom del 1963-1967, ricorda un pò il tratto nervoso e un pò inquietante di Jack Manning su Topolino. Poi c'era un cartone animato in particolare dove Jerry prendeva l'ascensore dentro il frigorifero, disegnato nello stile 1963-1967 che mi inquietava parecchio da giovine.

    Le versioni "kids" - come del resto di tutti gli altri "animali bufi" a cominciare dal mondo Disney - erano una offesa all'intelligenza umana però nei primissimi anni 90 gli studi di mercato americani ce li avevano imposti in tute le salse e ogni tre per due te li ritrovavi tra gli zebedei tra le pagine dei fumetti e i cartoni in tv o sui diari e quaderni di scuola.... ci fosse stato il covid a quei tempi per portarsi via personaggi, ideatori, studiosi di marketing e direttori editoriali, sarebbe stata una benedizione divina...

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