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13/05/21

I classici del fumetto di Repubblica serie oro: Maxmagnus c'era una volta un re (2005) ...ovvero grama è la vita per chiunque venga dopo il Raviola*****



I classici del fumetto di Repubblica (la serie oro...perchè quella mignon sacrificava troppo le tavole con il suo formato) è stata un opera editoriale importante, forse la migliore in Italia riguardante il fumetto, averla completa da veramente un visione "universale" del media, tra Marvel, Dc, Bonelli, Disney, indipendenti, graphic novel, Bédé e sudamericani penso che la serie abbia pubblicato tutto quello che serve ed ad un prezzo irrisorio. 
Mettiamoci anche che la serie "I Classici" non ha valore collezionistico e quindi nelle varie librerie dell'usato i volumi costano intorno ai 2€, privarsi di questa serie è veramente da folli.
Oh potete comprare anche le recenti edizioni del MaxMagnus ma se beccate il volume che recensisco risparmiate un bel pò di dindini e siete felici lo stesso.
Leggere è più importante che spendere.

11/01/18

Le grandi sfide di Paperone di Francesco Artibani e Alessandro Perina 2017 *****


L'adorato Francesco Artibani c'è riuscito (già da un po') a fondere lo Scrooge americano con il nostro Paperone.  Lo zione di Artibani è perfetto, conserva la malvagità ed avarizia all'italiana, tipica ad esempio delle sceneggiature di un Guido Martina, ma nelle sue penne di carta c'è anche il grande avventuriero del Klondike di Barks. Questa raccoltona uscita nel dicembre del 2017 raccoglie due splendide (senza eufemismi) storie uscite a puntate sul Topolino settimanale:
Zio Paperone e l'ultima avventura (Topolino nn: 2985, 2986, 2987, 2988 del 2013) e Il Segreto di Cuordipietra (Topolino 3230, 3231 e 3232 del 2017).

05/01/18

Max Graphic Novel - Satanik: sbattito d'ali di vampiro ***


Max Bunker ha sempre creduto nei suoi personaggi e ogni tanto prova a riproporli con risultati alterni. Quest'albo uscito nel 2004 può essere considerato come un ottima lettura popolare, un "numero 232" della serie regolare. Leggendolo scopro che lo spirito di Marny Bannister aleggia ancora tra noi e la cosa non può che farmi piacere. In questa storia, non c'è Wurdalak ahimè ma ritroviamo l'altro vampirone secchiano  chiamato Mjorek che vuole impadronirsi  del ciondolo laser di Satanik per distruggere l'anima dell'antieroina.

18/09/17

Almanacco del Mistero 2004 "DOCTEUR MYSTÈRE E GLI ORRORI DEL CASTELLO MALEDETTO" di Alfredo Castelli e Lucio Filippucci****


Alfredo Castelli è il migliore autore della SBE (e non solo) in barba a tutti gli altri vecchi e nuovi arrivati. Martyn Mystère è sempre stata la mia serie preferita tra quelle edite da Bonelli, il miglior rapporto qualità prezzo in Italia, storie degne e superiori alle osannate produzioni francesi, disegni in genere ottimi e un alto tasso di rileggibilità vista l'enorme quantità di citazioni di cui è infarcita ogni singola storia del BVZM
Docteur Mystère è anche meglio, riesce a coniugare il mistero tipico delle storie standard con un umorismo alla Max Bunker dei tempi migliori.

09/08/17

Dylan Dog n.356 " La macchina umana" aprile 2016 SBE*****


Sarà che da buon travet mi è facile immedesimarmi nella storia ma posso affermare che non leggevo un Dylan così Dylan da almeno vent'anni.
Il Dylan Dog metafisico, obliquo, che non combatteva soltanto gli zombies ma anche le menzogne morali, che ci "apriva gli occhi" con gentilezza, non come i dementi che gridano sulla tastiera "sveglia" e fanno le rivoluzioni a parole sui sui social.

18/05/17

Batman: la strage degli innocenti (1996) ****



Un pugno nello stomaco di quelli fortissimi da far mancare il fiato.  
Batman: Death of Innocents pubbicato da DC Comics nel 1996 ci dona la fredda prosa di un Dennis O'Neil in stato di grazia. Le matite di  Joe Staton sono quasi ininfluenti, visto che le chine di  Bill Sienkiewicz coprono le tavole con lo stile tipico dell'originale artista. La graphic novel nasce con  l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sugli orrori dei campi minati, residui di guerre attive o terminate, che tanti piccini ed adulti hanno ucciso.

28/04/17

Recensione tripla Kolosso, Sciuscià e Nat Del Santacruz


Avrei preso volentieri Sciuscià contro l’Uomo Lupo (diamine, con un titolo del genere!) ma il rigattiere dove mi rifornisco occasionalmente di vecchi giornaletti ne aveva solo una copia in condizioni prossime all’implosione, quindi ho preferito ripiegare su altre due antichità.

23/11/16

Classici Disney prima serie PAPERCLAN 1976 500 lire****



Sotto una gioiosa copertina di Giancarlo Gatti troviamo un bel po' di storie goduriose condite come al solito dai divertentissimi (e cattivissimi) siparietti di Gian Giacomo Dalmasso e Giuseppe Perego. Che cura, signori, che cura. Il bello di questi volumetti era proprio quel prologhino che dava senso e corpo alla raccolta. Mica per caso si collezionano soltanto I Classici Mondadori, dopo Arnoldo fu il caos e l'unica cosa che accomunava il vecchio ed il nuovo corso della serie era la numerazione. Sono contento che Panini con Topostorie abbia ripreso l'idea della storia di raccordo nei volumi monotematici.

20/10/16

OLYMPUS. IL VASO DI PANDORA. COSMO POCKET N. 26. GIUGNO 2016. 5 €***



Era da un bel po' che non vedevo le bellissime tavole di Jackson "Butch" Guyce...dal tempo di X-Factor pubblicato da Play Press. Il cinquantacinquenne è migliorato parecchio e già mi piaceva negli anni novanta. Butch è diventato più fotografico ahimè, però rispetto ad altri tipi che ci stanno in giro adesso che ricalcano le Jpg delle pornostar per disegnare le supereroine si vede che mr. Guice ha solide e fantasiose matite alle spalle...specialmente quando compaiono i bellissimi mostri mitologici ottimamente tratteggiati dal bravo fumettaro. Cos'è Olympus? Non è un comic sponsorizzato, come alcuni possono pensare, dal noto brand di macchine fotografiche ma potremmo paragonarlo ad un "Lost" visto da Ray Harryhausen.

03/08/16

RECENSIONE: Nonna Abelarda: L'Impero dei robots.


Un nuovo recensore ci delizia: Florindo Fusco (Lambiek) con una bella recensione di una storia di Alberico Motta tratta da Abelarda n. 18, novembre 1972.
Copio ed incollo la lunga, dettagliata ed illustratissima mail:

16/07/16

Cyborg 009 VS Devilman (サイボーグ009VSデビルマン) 2015 ****


Che divertimento! Un Hadouken che sfonda il televisore e che ti fa zompare indietro nel tempo sino ai gloriosi "Mazinga contro Goldrake" doppiati a caso e  visti al cinema di quartiere insieme ai tuoi amichetti. Tutte le recensioni lette in giro saranno state scritte da tipi nati poco prima Evangelion , personcine che se negli anime non ci vedono i segoni psicotici dicono che non so boni. Ebbene no! Cyborg 009 Vs Devilman è un "concentrato", come quello di pomodoro, salatissimo ed artigianale che fanno ancora nell'estremo sud. Un "all can you eat" , una scorpacciata veloce di azione e botte.


20/05/16

Schiaffi e Fagioli il videogame di Lo chiamavano Trinità****


L'hanno fatto! un sogno che diventa realtà! Il picchiatutti di Bud Spencer e Terence Hill è un piccolo gioiellino programmato nel 2015 da Lochiamavanotriniteam pieno di piccole citazioni che faranno felici i fans. Già dalla schermata iniziale con Terence Hill trascinato dal cavallo e l'immortale colonna sonora di Franco Micalizzi con la fischiettata di Alessandro Alessandroni proverete qualche brividino. Ottima la scelta della pixelart rispetto ai poligoni, più consona alla tipologia di gioco e che dà quell'effetto retroniko che un omaggio del genere deve avere.

19/05/16

MISTER NO 57 ACCUSA DI OMICIDIO Febbraio 1980 lire 500 (Cepim)****


Che meraviglia questa storia di Alfredo Castelli e Franco Bignotti! Non riesco ancora a capacitarmi come sia possibile che quel carampano di Tex stia ancora in edicola ed il povero Jerry Drake non sia più tra noi. Vero è che sono un neofita di Mister No e non conosco gli albi dell’ultimo periodo, sto cercando per adesso soltanto le avventure dei primi 100 numeri e qualche speciale. Chissà se è stato così forte il calo qualitativo delle storie da mandare in fuga così tanti lettori da decretare il fallimento della testata ma  lo scoprirò soltanto continuando a leggere la serie. Non ho potuto vivere il boom dell’amazzonico eroe per motivi anagrafici, nel 1980 avevo otto anni e mi garbavano di più Disney, Alpe e Bianconi come è giusto che sia. Il mio primo Bonelli è stato Dylan Dog e fu folgorazione sulle vie di fumettasco. I miei zii leggevano Zagor e di conseguenza tra i  “vecchi” resta il mio preferito. Tornando a “accusa di omicidio” che leggo in rete scritta da Castelli anche se accreditata a Nolitta, che dire…pur essendo la riduzione a baloons del celebre Papillon di  Schaffner ha tutte le carte in regola per essere un piccolo capolavoro del fumetto popolare.

18/05/16

L'eredità della nonna (una storia degna di Cronaca Vera) di Alberico Motta e Sandro Dossi*****


Mentre sul numero natalizio del Topolino Mondadori si profondevano, sicuramente,  i soliti “buoni sentimenti”  in casa Bianconi-Metro, senza rispetto alcuno per le sante festività e con sprezzo del pericolo, sul Popeye 99 del dicembre 1989, pubblicavano una storia del duo Motta-Dossi  degna dei peggio numeri di Cronaca Vera. Siori e siori, pensavo che fosse questa la storia più cattiva di casa Bianconi ma mi sbagliavo! “L’eredità della Nonna” batte in malvagità di 100 punti la storia di Nerone. Tutto inizia con Nonna Celesta che decide di lasciare il suo gruzzoletto al bravo Braccio Di Ferro, per evitare che il vecchio bastardo ubriacone che si ritrova come figlio spenda tutto a carte, donnine, tabacco e vinaccio sfuso da osteria.

04/05/16

Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi Edizioni Cliquot 2016 ****


Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul primo libro a fumetti della casa editrice del benemerito Federico Cenci. Fisicamente l’edizione è pregevole, per la prima volta vedo parte dei maestri Bianconi stampati con il rispetto che meritano, ottima carta e copertina, fantastico l’editing grafico.
La nota particolare sta nella genesi del libro, il primo caso italiano di riuscito crowdfunding di un fumetto vintage e su una piattaforma nazionale.
Che sia questa la strada da percorrere per leggere quel che realmente vogliamo in barba ai colossi dell’editoria che ci  ripropinano ad libitum sempre le stesse carcasse dei comics lette e rilette in tutti i formati possibili?
Che ci sia la possibilità, un giorno, di far ristampare le storie che non riusciamo a recuperare, il personaggio amato e dimenticato e perché no pagare di tasca nostra i diritti di un fumetto che nessuno ha il coraggio di riproporre?
Ben venga il progresso che esalta il passato, tutti i lettori devono essere soddisfatti  e non di solo Marvel e Sbe è fatto il mondo.

18/04/16

What if the Hulk Went Berserk?! (What if? N.45 1984)*** Peter Gillis-Ron Wilson. Chi di capocollo ferisce di capocollo perisce


La Marvel collana dei What If? È sempre stata una delle mie preferite. Era bello poter immergersi in universi alternativi dove le migliori e peggiori ipotesi sul destino dei nostri super eroi, erano possibili senza dover per forza intaccare la continuity ufficiale. Era una testata parecchio sperimentale, spesso utilizzata come banco di prova per nuovi sceneggiatori e disegnatori, le ipotesi più ardite erano permesse, tanto era tutto uno “scherzo”. Peccato che non sia uno scherzo il nuovo universo Marvel ufficiale, sta cosa del Battleworld è una delle peggiori cagate nella storia della casa delle idee. Disney ti devi rassegnà, i fumetti continueranno a leggerli in pochi, inutile che azzeri, trasformi e cambi, lo zoccolo duro è quello che è e se continui così perdi pure quello. Adesso scriviamo di questa storia dell’Hulk impazzito. Direte ma l’Hulk degli anni ottanta non era folle anche nell’universo ufficiale? Come ci dice il recentemente defunto Osservatore (per chi non lo sapesse ammazzato da Nick Fury nella saga Original Sin) Hulk era un pazzo sì ma alla Van Gogh, un tipo grosso verde che parla con gli scoiattoli e che vuole andare a vivere nella baita del nonno di Heidi senza che nessuno venga a rompergli i maroni.

04/04/16

WYOMING DOLL (COSMO COLOR N° 12) di FRANZ 2014 ***1/2


Uscito come BD nel 1999 Wyoming Doll è un ottimo fumetto western. Le tavole di Franz Drappier, sono meravigliose e  piene di particolari , i colori invece risultano un po’ “impastati” e spesso coprono le splendide chine.  Una bella storia, una lezione sull’uomo-isola. Non bisogna giudicare un individuo dalla "tribù" di appartenenza, sia che porti in testa penne di corvo o un floscio cappello da mandriano, ma dallo spirito che lo anima.

15/03/16

Topolinix e lo scambio di Galli (Faraci-Ziche) 2016****


Che meravigliosa storia hanno sfornato Tito Faraci e Silvia Ziche. L'ultimo numero di Topolino (il 3146) va acquistato senza indugio. I due autori mi hanno felicemente spiazzato, utilizzando il cast di Topolinia in maniera per nulla prevedibile. 

22/02/16

Recensione GPD XD , signori la regina del Retrogaming! (e non solo) *****


Resident Evil Code: Veronica


Ho avuto praticamente tutte le console "Alternative" o "Open" (che dir si voglia) dedicate all'emulazione. Ho iniziato con un glorioso GP32 coreano che hai tempi della sua uscita venne distribuito anche nei GAMESTOP e che divorava batterie peggio dell'Atari Lynx e Sega Game Gear e poi sono passato al suo fratello maggiore GP2X che magnava stilo peggio di quello di prima. All'arrivo di Android ho acquistato un paio di JXD e Yinlips, ho provato L'Archos Gamepad (unica macchina con un boot lento come l'accensione di un server Unix degli anni 90) e finalmente ho tra le mani la macchina dei sogni. Si so che in giro c'è Nvidia Shield ma sono sempre stato filocinese, più che altro per il loro concetto "personale" dello sfruttamento dei diritti.

01/02/16

Re Di Picche edizioni Agis 1969 lire 300 (la serie) *****


Questo è stato un proficuo mese di visioni vintage, piuttosto che andare a caccia nei mercatini e totalmente insofferente alle nuove proposte del mercato ho deciso di tuffarmi nella mia soffitta-deposito come un pesce baleno a pescare a casaccio nel mio mare di carta le letture della sera. Se non ci fossero, i maledetti problemi dei diritti mi piacerebbe tanto condividere la “mia” storia del fumetto italiano. E’ triste pensare che in giro ci siano avvoltoi che non si curino per nulla delle ristampe di capolavori dimenticati e che vengono fuori soltanto nel momento in cui qualcuno si permette di riesumare, per la memoria e la gioia degli appassionati, vecchie tavole da mostrare in rete. Sono relativamente contrario al proliferare di fumetti nuovi da scaricare a scrocco, penso che quest’attività abbia inflitto il colpo finale al boccheggiante mondo dei comics italiani, ma non capisco perché non si possa liberamente condividere albi che hanno almeno trent’anni e storie che non verranno mai più ristampate, visto l’andazzo dell’editoria... chiusa parentesi parliamo di questo capolavoro di rivista che ha avuto vita brevissima nelle edicole alla fine degli anni sessanta.