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04/05/16

Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi Edizioni Cliquot 2016 ****


Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul primo libro a fumetti della casa editrice del benemerito Federico Cenci. Fisicamente l’edizione è pregevole, per la prima volta vedo parte dei maestri Bianconi stampati con il rispetto che meritano, ottima carta e copertina, fantastico l’editing grafico.
La nota particolare sta nella genesi del libro, il primo caso italiano di riuscito crowdfunding di un fumetto vintage e su una piattaforma nazionale.
Che sia questa la strada da percorrere per leggere quel che realmente vogliamo in barba ai colossi dell’editoria che ci  ripropinano ad libitum sempre le stesse carcasse dei comics lette e rilette in tutti i formati possibili?
Che ci sia la possibilità, un giorno, di far ristampare le storie che non riusciamo a recuperare, il personaggio amato e dimenticato e perché no pagare di tasca nostra i diritti di un fumetto che nessuno ha il coraggio di riproporre?
Ben venga il progresso che esalta il passato, tutti i lettori devono essere soddisfatti  e non di solo Marvel e Sbe è fatto il mondo.

17/04/13

Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****


Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare la riedizione “perfetta”. 
Il volumetto è la rappresentazione fisica di un sogno,  il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :



  1.  Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi 
  2.  Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare 
  3.  Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
  4.  Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
  5.  Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che  motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.

Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro Dossi realizzata  da Leggeri, era nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta  in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984


L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da  “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina,  della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta. 
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di Sandro, qui ai suoi massimi. 


Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,  che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche  sono piene di particolari, gli esterni sempre perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un certo  “Salvatore” pensavo fosse un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente tentatore. Il tratto era così pulito che  ho creduto  fosse una stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di matita e data e firma del  2013, da lì ho capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da complotto  illuminista il fatto che il perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?


Albo culto da conservare gelosamente  e che sicuramente, visto il bassissimo numero di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza, così infrangendo  uno dei dieci comandamenti  sarete sicuri di poter finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.

01/02/13

Il rispetto francese per i personaggi Bianconi-Abelarda brossurata-Les Aventures de la celebre Tartine un Froid de Canard-Edizioni Lar-1975*****


 


Ci sono state centinaia di pubblicazioni francesi inerenti i nostri amati eroi Bianconi e su questo blog ne avete avuto ampia dimostrazione. I galli hanno però un rispetto per le bande dessinée che in Italia possiamo scordare, chi mai avrebbe pubblicato in un brossurato (grazie Andrea Leggeri)  lussuoso di quei fumetti considerati dozzinali soltanto perché vendevano tanto e riempivano gli scaffali delle edicole?

 


Neanche lo stesso Renato Bianconi ha mai saputo valorizzare l’immenso archivio di storie di qualità che aveva a disposizione . Anche quelle piccole ristampe nostrane, che dovrebbero far rivalutare il meglio del nostro passato cartaceo, non hanno mai saputo andare oltre il semplice volume redatto alla kazdekan con storie tratte da albi quasi sempre recenti.

 


Oddio ci sono state negli ultimi anni delle operazioni che hanno avuto rispetto dell’aficionado, vedi il Classico Oro allegato a Repubblica con  storie di Geppo ed Abelarda selezionate con cura, lo strepitoso Geppo Inferno 2000 voluto da Andrea Leggeri che ospita delle tavole  di Sandro Dossi da sindrome di Stendhal, Leggeri  ha curato l’albo con  passione certosina e l’amore cola da tutte le pagine, dal colore scelto per la copertina alla costolina con il logo originale , spero che anche l’operazione E-Book di Pierluigi Sangalli oltre a recuperare il materiale recente sappia , vista la supervisione dell’autore , selezionare i prodotti migliori  ma sono fiducioso perché dalle vecchie (dolorose) discussioni l’indirizzo scelto per la testata  elettronica sembra  il glorioso passato. Mi aveva deluso il volume di Geppo dell’edizioni If per il semplice fatto che era una sorta di “Gran Geppo” da 2000 lire con copertina cartonata senza nessuna storia memorabile in indice.
I francesi hanno buon fiuto e occhio fino, sapevano che il materiale di Giovan Battista Carpi era pregiato, sapevano che Abelarda è un personaggio prezioso, i lettori apprezzavano l’amazzone con le rughe e l’editore Lar propose dei brossurati di grande formato contenenti storie lunghe che non so se vennero prodotte proprio per gli albi in questione, dal formato delle tavole che mi sembrano senza rimaneggiamenti e  dalla grandezza di alcune vignette la mia impressione è che Carpi le abbia disegnate direttamente per il grande formato. “Un Froid de Canard” è una sorta di classico Disney alla vecchia maniera, contiene anche storie di Nicola del Principe ed è stata creata ad hoc una trama di fondo che lega le varie avventure , mancano soltanto i raccordi disegnati da Giuseppe Perego (che qui doveva essere  per diritto  Mario Sbattella) sostituiti da didascalie  . 

 

Alcuni giornalini giganti speciali vennero pubblicati anche da Bianconi in Italia ma chissà se vennero pubblicate tutte le storie prodotte per il mercato francese o chissà se abbiamo  delle storie abelardiane di Carpi e Del Principe che non sono mai state pubblicate nel belpaese. Io ad esempio alcune avventure  stampate  su  questo “LIBRO” (chiamiamolo per quello che è) non l’avevo mai lette. Purtroppo non ho una conoscenza del francese che va oltre quello scolastico e non potuto apprezzare perfettamente l’opera ma quello che trasuda questa collana è “Rispetto”. Io un albo prodotto in questa maniera, con storie lunghe o brevi ma di grande qualità, pur se appena di 52 pagine lo acquisterei a prezzi ragionevoli (10 €?) e senza pensarci due volte.

 

Peccato che  i diritti dei personaggi Bianconi siano tra i più incasinati del mondo di carta, colpa di una legislazione dell’arte disegnata aleatoria e priva di basi concrete. In un mondo perfetto tutti i diritti dei personaggi  sarebbero rimasti agli eredi di Bianconi  che dopo il fallmento avrebbero potuto  vendere in blocco le loro creature ad un coraggioso  editore con la voglia di riproporre i nostri beniamini di carta nella loro forma migliore. Ovviamente sceneggiatori e disegnatori in questo ipotetico Comics Wonderworld avrebbero avuto pagate sontuose royalties ad ogni ristampa. Ma siamo in Italia e credo che Soldino, Saruzzo e compagnia bella dovremo cercarli nei mercatini forever…

 

Qui trovate tutti gli altri albi usciti nella collana :


 

22/11/12

Nonna Smeralda risolto! Grazie Andrea Leggeri!

Da If. N.9

La versione anni 90 di Abelarda disegnata da Giovan Battista Carpi.
Trovata da Andrea Leggeri e passata via FB.


il bellissimo dito reggente  è di Andrea Leggeri.