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23/09/23

Recensione: Vintagerotika sexy pocket all'italiana (Annexia)*****

In altri siti ci sarebbe una recensione tecnica del saggio di Luca Montagliani, ci si soffermerebbe sulla qualità fisica del tomo, bellissimo cartonato con carta di grammatura di lusso, alla quantità di informazioni inserite, al prestigio degli ospiti che sono intervenuti, allo spropositato numero di illustrazioni...ma io non sono un newser, non mi paga nessuno, non devo venderlo ed ho la libertà di pensiero ed opinione del lettore. Sono praticamente ubriaco, pieno di soddisfazione. Quando compriamo qualcosa, specialmente noi maledetti geek pretenziosi, ci soffermiamo più sui difetti, gli errori e le mancanze che alle qualità di quello che stiamo leggendo.
Beh sto libro non ha difetti, lo dico quasi con rabbia.
La  rabbia nasce dal fatto che Luca Montagliani non è ricco ma meriterebbe di esserlo, perché la mancata esposizione di certe perle da parte dei portaloni, le inique miserie del mondo del fumetto, la scarsa intraprendenza degli editori impedisce che libri come Vintagerotika abbiano la distribuzione che meritano. Siamo pieni  di cataloghi collezionistici che sembrano album di figurine, gente che pubblica storie a caso di eroine del passato con scarnissimi editoriali e senza un briciolo di cuore, saggi asettici ed editori improvvisati pieni di sorrisi come se vivessimo ancora in un mondo a cui fotta qualcosa del vintage, come se ci fosse una generazione che ha curiosità del passato. L'ipocrisia, il nepotismo e l'incuria dilagano. Sto libro di Luca è onesto. È quello che aspettavi, come volevi che fosse scritto e che ti viene proposto da un amico, uno che ama il fumetto quanto te e sa cosa vuoi quando compri un saggio.

25/11/16

Chiu pilu pi tutti! I remakes Annexia del fumetto erotico anni settanta!




La pecetta l'ho messa io perché se no Google si arrabbia

Leggete il messaggio alla nazione di Luca Montagliani :

VINTAGEROTIKA - EVILSEX
POP-HARD D’AUTORE BY ANNEXIA
C'era una volta, tanti tanti anni fa, un regno oscuro che popolava gli
angoli bui di mezza Europa. Femmine diaboliche abitavano i pensieri
proibiti degli uomini e delle donne più smaliziate e golose, i tetri anfratti
delle case e i salotti dei barbieri.
I loro nomi sono scolpiti sulle polverose lapidi della memoria: vampire
senza vergogna, amanti morte, figlie del diavolo, streghe oscene e
meretrici d'oltretomba stanno per risvegliarsi ed esaudire le vostre voglie
più torbide e peccaminose.
Solo la vostra insaziabile lussuria, il vostro perfetto feticismo potranno
resuscitarle dall'oblio nel quale sono cadute, in un sonno profondo,
avvolto dalle nebbie dell'abisso infernale.

27/04/15

Messaggio alla Provincia



Luca Montagliani: "Abbiamo quindi deciso che TUTTI I FILE DEI VOLUMI FATTI FINO AD ORA VERRANNO DISTRUTTI e chi vorrà, in seguito, fare nuovi volumi di Giorgio col materiale pubblicato in questi otto anni e fischia da Annexia, dovrà farsi il mazzo come ce lo siamo fatti noi a pulire migliaia di tavole e orchestrare il tutto."

Giorgio Rebuffi: "DIRE SEMPRE QUEL CHE SI PENSA, MAI CAGARSI ADDOSSO...!

Continua su OTTAG 

23/04/15

Annexia non c’è più…


Questa  è una storia triste. Ieri su Facebook il buon Luca Montagliani ha postato nel suo stato le vicissitudini che hanno portato alla chiusura della migliore casa editrice dedicata al vintage che si sia mai avuta nel Belpaese. Alla morte del grande Giorgio Rebuffi, i parenti dell’artista hanno fatto richiesta di rientrare in possesso (tramite avvocato) dei diritti e lavori del papà di Pugacioff. A nulla sono valse le parole di Luca, i ricordi, i progetti e le serate passate con Giorgio, che più volte ha contribuito alle spese della casa editrice, che a detta del Montagliani era senza fine di lucro. Bisogna crederci se a livello nazionale soltanto 50 copie dell’ultimo libro su Cucciolo sono state richieste dalle fumetterie. Si capisce che quel che muoveva Annexia era soltanto la passione, il dovere di fare storia e ricordare Giorgio. Il mio sconforto nasce dal fatto che l’unica casa editrice che abbia mai soddisfatto le mie “pretese” di ristampa sia stata soltanto Annexia.  Niente carta patinata, niente orrende copertine lucide, prezzi bassi rispetto alla mole del volume ed una selezione seria delle storie. Quando un piccolo capolavoro non aveva lucidi in buone condizioni, Luca, Giorgio e Marco Mastro Pugacioff andavano alla ricerca dell’albo e restauravano, perché per loro era importante il contenuto e non la forma dello stesso.

13/12/14

ANNEXIA: Cucciolo & Dintorni*****



Come per tutti i volumi prodotti da Luca Montagliani ci troviamo di fronte ad un capolavoro editoriale. Capolavoro aldilà del contenuto, pregiato e tutto ad opera di Giorgio Rebuffi. Quello che viene proposto da Annexia, sempre, è il sogno di ogni collezionista, nulla viene lasciato al caso, cronologie, redazionali, storie, restauro, persino il tipo di carta rendono i libri della casa editrice opere perfette, che mai e poi mai saranno rivendute dal felice possessore. 432 orgogliose pagine vendute a  15 €, meno di una cagagraphic novel moderna, quelle con due tavole in croce disegnate con la tavoletta grafica da qualche allucinato osannato dai webberboys. Poi dice che c'è la crisi ed i volumi costano troppo perchè la carta è cara, la promozione, gli "artisti" devono magnà caviale e tutte ste robe così di cui ci impregnano la testa nei social network. Se si vuole fare una cosa bella e venderla a poco "SI PUO' FARE!", basta che ci sia amore e passione.

01/01/14

Recensione di Gaspare Pero: Tiramolla in "Abbacchio con pistacchio" di Alberico Motta


Anno nuovo, recensione nuova! E, come si conviene durante le partite a carte consuete in queste feste in famiglia, "scendo con un carico" (tipo asso a briscola): la recensione di una storia di Alberico Motta per Tiramolla!
La scelta di redigere una piccola scheda sull'unica storia di Motta non è stata per sottrarre gloria agli altri autori presenti in queste antologie fumettosa (Renzi e Rebuffi su tutti), ma perché la storia in questione mi ha particolarmente sorpreso oltre che divertito.Verso la metà del libro "Tiramolla 60+1", la sequenza di storie firmate Renzi e Rebuffi fa una pausa, proponendo "Abbacchio con pistacchio", nella quale Motta esalta la golosità del figlio della gomma e della colla facendolo cedere innanzi a una porzione multipla di abbacchio al pistacchio, cibaria inclusa nel menù del giorno di un ristorante della sua città. 
Il tutto, beninteso, dopo confronto di Tiramolla con se stesso, tradotto genialmente in duplicazione del personaggio invece che in una più banale riflessione didascalica...
 

Va da sé che all'abbuffata faccia seguito un sonno travagliato, nel quale un Tiramolla gonfio come un otre fa sogni bizzarri che lo catapultano qua e là... Sogna di essere un'annoiata pompa di benzina che decide di farsi un giro entrando nel serbatoio dell'ultima auto cui viene fatto il pieno, ritrovandosi a vivere una contorsionistica esperienza che forse omaggia un po' "Tempi moderni" dell'immenso Charlie Chaplin... 

21/11/13

Il Tiramolla dell'Annexia secondo Gaspare Pero


Posto la mailrecensione di Gas75 con qualche aggiunta*:

Ieri, uscito dal lavoro, sono andato in fumetteria a ritirare i due volumi dell'Annexia dedicati a Tiramolla.
Sono davvero due balenotteri, di oltre 300 pagine ciascuno, con una copertina stampata su una apparente "carta povera", che tuttavia rende pienamente la passione dei curatori *(Luca Montagliani per sua maestà Giorgio Rebuffi ) di queste antologie nel raccogliere queste storie oramai antiche e rarissime, oltre a svariati contenuti extra (copertine originali, articoli,...); storie ristampate non attraverso tavole originali (in molti casi introvabili), ma ripulendo scansioni di collezioni private (non sta scritto esplicitamente, lo deduco), sacrificando i colori ma ottenendo un bianco e nero pulito che sa tanto di riuscito "restauro" di queste opere d'arte.

19/02/13

Il fantasma Aiace e altre storie-Giorgio Rebuffi -Edizioni Annexia*****






Finalmente metto le mani su un volume Annexia.

La cura riposta nel redarre queste perla cartacea, frutto di un ostrica tenace e preparata come Luca Montagliani,  commuove i miei occhi luccicanti che grondano lacrime come quelli di Candy Candy.
La prima cosa che balza all’occhio è che queste qui non sono le solite pippette che ogni tanto ci elargiscono i grandi editori quando hanno la possibilità di stampare fumetti vintage. I volumi mainstream di solito propongono  le solite storie recenti di personaggi noti, le pallosissime origini che ogni fan avrà letto in tutte le versioni possibili e redazionali fatti con copia ed incolla da Wikipedia. Il volume che da titolo al post è un  vero  tesoro riscoperto. Come  un pirata  il novello Pepito De La Vega  scova i forzieri nascosti nel maniero del MAGNIFICO Giorgio Rebuffi.
Mi sono letto 352 pagine di botto, senza tregua, come se non avessi mai letto comics nella mia vita mentre  un sorriso tirava l’altro … assaporavo ciliegie Rebuffi, un gusto unico privo di conservanti e additivi.
Quanta invenzione, quanto genio , quanta libertà…eco di un passato “irripetibile” come scriverebbe il buon Luca Boschi.
Rebuffi  è un Picasso in casa Bianconi, la morbidezza e la maniera dei classici scardinata dal “Guernica” Giotto Bassotto.
Aiace, padre innaturale del ben più modesto e banale Eugenio,è un  fantasma che desidera soltanto il riposo eterno. missione  impossibile perché rovinata da maiali umanoidi (Tom Porcello è invero disturbante, pare di vedere Beppe con in testa una maschera da rapinatore stile “Killing Zoe” di Roger  Avary).



Incredibile che siano storie scritte e disegnate negli  anni 50/60  è una gioia  veder crescere la perizia e la sperimentazione grafica di Rebuffi nell’arco di una manciata di tavole, più vai avanti e più immagini le mani prima rigide e precise sul foglio che in seguito si agitano nell’aria come la bacchetta di Mago Merlotto spennellando fogli volanti dove i personaggi iniziano ad agire di vita propria.
Molto interessanti visivamente le soluzioni grafiche, germinali per alcuni cartoon moderni,  adottate nelle storie del suino Torquato, personaggio deliziosamente irritante , testardo e deficiente, un antieroe nelle cui storie si parteggia per le povere vittime comprimarie, si spera sempre che qualcuno lo riduca a salamelle. 



Nel Gorilla Artemidoro  vedo l’embrione del Bongo di Colantuoni e cose Pugacioffiane.



L’orso Agamennone amante dell’operetta, Angelo il Bulldog tenore,  lo stonatissimo misantropo Ermenegildo (figlio di un gaio rapporto tra Dinamite Bla e Barbaspina) …la musica ritorna sempre nell’opera di Giorgio Rebuffi, ghirigori come chiavi di violino.





Scopro per la prima volta l’andypandoide dai piedi di scimmia Lucky Loris personaggio furry preso di peso dalla tradizione “per bambini” che nelle storie di Rebuffi mi pare quasi fuori posto, spero sia stato divorato dal Luposky della steppa.


 


La parte migliore del volume , secondo me è quella relativa alle avventure di Giotto Bassotto, avevo letto qualche avventura in  alcuni vecchi albi di Soldino, ma era tra le ultime dove l’estro di Giorgio era forse stato ridimensionato dall’editore. I primi fumetti di Giotto sono da sturbo. Pura  follia anarchica… non ho mai visto padroneggiare meglio il media comic , vignette nate sul momento disegnate dal protagonista della storia, intrusioni di altri personaggi  e di altri autori , cose viste fare di recente solo a quel folle di Edikà  su Fluide Glacial (in italia su Totem Comics) con Arzach di Moebius che plana sulle tavole erotocomiche  dell’umorista francese. Guardate qui sotto: Giotto, Abelarda, Il Western di Pini Segna in uno dei folli cross over  architettati da Re Giorgio.









Curiosità: l’invasione degli Ottag era già iniziata, nel volume felini total black in incognito muovevano i primi passi…
Curiosità numero 2: un altro famoso personaggio dalla faccia di maiale, oltre il su citato Tom Porcello, si trova nel fumetto erotico PIG edito da Barbieri dove si raccontano le avventure  di un porco mannaro.







Queste tavole,  rare ed introvabili,  vengono condivise da Laca  agli annoiati  abitanti di fumettolandia  a prezzi da miseria (meditate novelli Grifagno Sparagno)  e devono essere acquistate.