Visualizzazione post con etichetta anni settanta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta anni settanta. Mostra tutti i post

01/10/19

Quando andava via la luce...


Capitava spesso da noi in Sicilia negli anni settanta, bastava un temporale e si ritornava ai tempi di Giatrus.

24/07/19

Distruggere formicai con le Autobang della Sebino negli anni 70



Tutti a dargli addosso a sti poveri bambini moderni, stanno sempre davanti a Youtube, sono smartphone dipendenti e si rincitrulliscono con Fortnite. Ma noi genitori, che l'unica cosa elettronica che avevamo a disposizione negli anni settanta era la calcolatrice che serviva a scrivere 07738 135 (girate il monitor al contrario per leggere sei bello) eravamo tanto migliori? NO!

05/01/15

15 assurdi prodotti venduti per corrispondenza dalla Honour House Prod. Corp. negli anni settanta

Honour House Prod. Corp. era una delle sorelle americane della nostrana Same Govj, ma i prodotti venduti sui giornalini U.S.A. battevano per follia e pericolosità le cialtronate che erano pubblicizzate su Diabolik ed il Monello. Partiamo con questa carrellata di follie che ho trovato su "Magilla Gorilla" n.2 del 1971 pubblicato da Charlton.


Avete sempre pensato che Xavier sia più figo di Gambit? Questo è quello che fa per voi, Skin Head Wig, ottimo per fare il cosplay di Edi, l'aiutante di Archimede Pitagorico, alla prossima Lucca Comics.


Lo spam con Raoul Bova che vi promette di guadagnare un fantastiliardo al giorno è roba per utonti. Eccola qui la vera soluzione alla "crisi". Il Money Maker. Infila un pezzo di carta bianca e dall'altro lato della macchinetta esce un bel dollarone.


Joy Buzzer, le origini di Electro


I sempre classici occhiali a raggi X, l'invenzione più desiderata da tutti gli uomini della terra e che gli scienziati si rifiutano di produrre. Se esistessero sul serio penso sarebbero l'oggetto più venduto di tutti i tempi in barba agli smartphone.

12/12/13

Anni settanta: L'amore é...di Kim Casali


Chi non ricorda queste icone pop che imperversavano su miliardi di gadget?
Con i due hippies nanetti nudisti credo di avere avuto anche qualche t-shirt (da bambino ti veste la mamma incurante delle sberle che possono darti i bulli della scuola elementare) .
Credo che insieme al simbolo "peace" rappresentino un decennio rivoluzionario e mentre li ritenevo melensi già da poppante ora m'ispirano tenerezza e speranza.
Sono prodotti commerciali ovvio, però il messaggio d'amore che veicolavano, adesso, sembra qualcosa di lontanissimo e irrealizzabile.

11/04/13

Gatto Silvestro Implacabile Maldestro...I Looney Toons dei fratelli Pagot..."Oh no! Su De Rica non si può!"


Partita negl anni sessanta e durata per una decina d'anni , questa serie di "Carosello" realizzata  per i prodotti "De Rica" era realizzata  dallo studio di  Toni e Nino Pagot, gli stessi  di Calimero e Grisù. La resa è strepitosa ed il tratto ricorda quello di Fritz Freleng (per Gatto Silvestro) mentre Titì sembra una versione anemica del pulcino nero creato (almeno così la buonanima ha sempre affermato) da Carlo Peroni.
Il tormentone felino era “Oh no! Su De Rica non si può!” , esclamato dopo rocamboleschi inseguimenti che finivano sempre in zona "spot".


Godetevi questo spot del 1976 preso da  Youtube: