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07/02/18

Kenzo Kabuto in una storia Bonelli



Stavo leggendo Storie di Altrove del novembre 2002 e ti trovo sto popò di citazione. Il Professor Kenzo Kabuto, papà di Koji e del Grande Mazinger che discute di micenei con il Watson di Sherlock Holmes e il Signor Cole di Altrove. L'idea è di Carlo Recagno con i disegni di Colombi e Dante Spada.

24/06/13

Speciale Tv Junior - I Cartoni animati giapponesi visti dagli artisti italiani! Capitan Harlock, Bia, Tom Story, ecc...

Sabato sera, passeggiando in quel di Paratico noto una bancarella che vende qualcosina che fa luccicare i miei occhioni verdi, un bel lottino di Tv Junior della ERI (Edizioni Rai) con numeri sparsi tra il 1979 e il 1982.
Potevo non acquistarlo?
Adesso vi porgo una bella carrellata di "esperimenti" italiani sui nostri amati anime degli eighties.
Premetto subito che non ho beccato tutte le mani al lavoro sui personaggi e se qualcuno può dare un aiutino è sempre il benvenuto.
Tanto per cominciare non ho idea chi abbia disegnato questa storia di Capitan Harlock



14/03/13

Mazinger Z The Arcade Game-Banpresto-1994 ****


  
Nell’agosto del 1994 la Banpresto, nota casa software giapponese, realizzo un sogno per tutti gli appassionati dei robottoni di Go Nagai.
Immaginate uno shoot'em-up dove potete scegliere tra Mazinger Z, Great Mazinger e Ufo Robot Grendizer ( i nostri Mazinga Z, Il Grande Mazinga e Goldrake) con una grafica per i tempi eccellente.
Il plot ricalca i filmoni usciti al cinema negli anni 70 , l’armata robotica della saga Toei che combatte contemporaneamente contro il Dottor Inferno, Il Generale Nero e Re Vega.


 Si possono utilizzare quasi tutte le armi dei giganti d’acciaio, dall’alabarda spaziale al raggio termico.

GRANDE BOOMERANG!

Meravigliosa la colonna sonora con le basi prese dalle serie originali  e i piloti che annunciano con le loro vere  voci  l’uso delle armi.

FULMINE LASER!

 Selezionando la versione giapponese si hanno anche delle scene d’intermezzo ben animate che riguardano i protagonisti degli anime.
Molti cameo si hanno durante il gioco con il Boss Borot che fa capolino a Tokio e Power up che comportano attacchi con l’aiuto di Venus Alpha,  Dianan A o il Delfino Spaziale.
Epico da giocare in coppia , un doppio colpo composto  da fulmine laser e tuono spaziale erano cose orgasmiche.
Il gioco è composto da otto livelli che devono essere finiti due volte per gustare il finale.

 

Alcuni boss finali sono stati creati ad hoc per il videogame, ad esempio a New York abbiamo un incazzatissima statua della libertà


  nell’ambientazione aerea un prototipo di Mazinkaiser ancora più demonico


 a Tokyo  versioni pompate dei classici Garada k-7 


 ed il mitico King Gori che riusci quasi a distruggere quello sborone di Goldrake.


Io ho avuto la fortuna di giocarlo per la prima volta in sala giochi (dove arrivò con notevole ritardo)  e ricordo la mascella che toccava il pavimento alla vista della mitica intro con tutte le fasi di agganciamento di piloti e robot, accanto al coin op c’era persino in bella vista Soul Blade della Namco con il suo strepitoso (per l’epoca) 3D ma non lo cagavo nemmeno di striscio.

RAGGIO TERMICO!

Ringraziamo quel genio di Nicola Salmoria ed il suo Mame, grazie al quale è possibile rifare un salto in sala giochi senza muovere le chiappe dal divano. Salmoria ha inventato il teletrasporto e la macchina del tempo contemporaneamente.


23/02/13

Made in Japan- Bracciozinga contro Timozilla arriva dalla France! Un grazie a Fred Andrieu! Storia di Sauro Pennacchioli e Disegni di Sandro Dossi.****

Finalmente la soluzione a questo post!
http://retronika.blogspot.it/2013/01/qualcuno-trovi-questa-storia.html

Un grande recupero di Fred Andrieu, fan francese  dei fumetti Bianconi , che ha ritrovato questa storia scritta da Sauro Pennacchioli, illustrata da Sandro Dossi e tratta da Braccio de Ferro n. 245 del 1990.

Sauro Pennacchioli , che abbiamo l'onore di avere tra i nostri lettori (grazie per i commenti!)  ha scritto su Facebook che nell'ultimo periodo bianconiano si andava alla ricerca della qualità, oltre alla pressioni del King Features Syndicate per adeguare graficamente i personaggi a quelli americani si cercava di dare più tempo agli autori per dare un prodotto più competitivo.
Peccato che gli sforzi furono vani e nonostante l'impegno le nostre amate testate metro sparirono dalle edicole.
Questa che recensisco è un delle storie più sperimentali e folli che abbia mai letto in una albo  Bianconi.





Innanzitutto Dossi e Pennacchioli  si concedeno  un pizzico di erotismo dimostrandoci che Pisellino in realtà a gli stessi problemi del compianto Gary Coleman, non è più un bambino nonostante l'altezza e subisce l'effetto di certe robe...



Anche Braccio in questa vacanza si da da fare, ne ho visto poche di limonate così passionali nella saga di Popeye.




Il Timozilla è il tipico Mechasaurus nemico del Getter Robot di Go Nagai.

Il Gip ritorna ad essere magico e non più il cane da compagnia a cui lo aveva declassato la scuola milanese.

La Trama:

Braccio di Ferro, Olivia e Pisellino fanno una vacanza a Pearl Harbor, un commando di terroristi giapponesi decide di rinverdire i fasti dell'attacco storico avvenuto durante la  seconda guerra mondiale ma si trovano contro il nostro Popeye.



In realtà dietro tutto questo c'è Timoteo che impadronitosi di uno del robot più potenti costruito dagli scienziati  Giapponesi l'ha ribattezzato TIMOZILLA!.


Il losco figuro tiene i giapponesi sotto scacco perchè ha nascosto una bomba atomica dentro un vulcano e minaccia di farla esplodere se non riuscirà a conquistare il mondo.




Dopo una serie di peripezie Braccio si trova faccia a faccia con la Bomba H e non sapendo come disattivarla , dopo aver ingerito una sana  scatola di spinaci, mangia l'ordigno...trasformandosi in BRACCIOZINGA!


Lo scontro è scontato , Bracciozinga usa tutte le armi a disposizione, l'alabarda spaziale non c'è ma  tronco d'albero va bene lo stesso per la citazione d'obbligo a Goldrake.


Storione (non il pesce) forte e folle, lo stile di Pennacchioli si vede che non è quello della Old School e apporta un pò di freschezza nelle sceneggiature, le tavole di Dossi sono dettagliatissime e i suoi Timoteo e Gip all'americana non hanno nulla da invidiare alla produzione statunitense.

Divertentissima.

21/01/13

Qualcuno trovi questa storia! Bracciozinga verso Timozilla!

Ho trovato questa immagine su Deviantart.
Informazioni  Facebookiane di Sandro Dossi e Alex Principato: la storia è disegnata  da Sandro Dossi  e sceneggiata da Sauro Pennacchioli e dovrebbe essere degli anni 90, adesso la mia curiosità è alle stelle.
Qualcuno ne sa qualcosa di più ?


14/05/12

Daniele Bergamini Gallery- Adriana D da Mazinger Z el robot de las estrallas

del Berga avevamo gia scritto QUI

Questa volta si è lasciato ispirare dalla compagna del Mach Baron alla valenciana (vedi  qui)


il disegno d'origine è stato "completamente"
 ridisegnato con
separazione del nero, vettorializzazione, ricolorazione
 e diversi passaggi di image processing.
dettaglio



12/04/12

Mach Baron - Mazinger Z, le robot de las estrellas


Credevate che il massimo dello squallore fosse stato raggiunto da Golzinga?  Che ci fossero robottoni con nemici più ridicoli di quelli di Kazonga? Che i coreani con il robot trenino Mazinga 7 avessero raggiunto la poesia trash?
None...c'è di peggio.
I giapponesi , tra le migliaia di serie tokusatsu (che non sono film erotici siciliani) con pauarangie, uomoragni e insetti motorizzati ne avevano trasmessa una su un robottone rosso che vagaaamente somigliava a Mazinger Z. In tempi di diritti aleatori e bieche manovre commerciali in Spagna pensarono di ribattezzare la serie di Mach Baron in Mazinger Z, le robot de las estrellas che sicuramente aveva più presa sui paquitos in fregola nagaiana e che non aspettavano altro che la realizzazione dei propri sogni, la serie live action del robottone per eccellenza.
I telefilm jappo erano nella media delle produzioni dell'epoca , ma la serie a fumetti gonzalesca era qualcosa d' improponibile.


Benvenuti nella rassegna dei più buffi freaks robotici che abbiate mai visto.

Iniziamo con il terribbbileeee Lasser 85 che infiamma le chiappotas del Mazinger  rosso che non è evidentemente fatto in super lega z e si butta in acqua scordando di non saper nuotare ed è vergognosamente salvato dall'annegamento  da Rodas II, il  robot del babbo.



















Si continua con l'accozzaglia di viti  segaiola KH-99  presentata da una versione super sayan del Dr. Infierno.


Come dimenticare gli accessori meravigliosi scartati dal professor Shiba , che alla dignità del figlio Hiroshi ci teneva sia ben chiaro, come questo bellissimo paio di sci o lo scudo anti abbronzatura.


Armi che servono a combattere perigliosi nemici come il   temibile cavallo a dondolo spaziale H-71!



Non poteva mancare l' Afrodite-A della situazione ecco a voi Adriana-D con le labbra siliconate come Nina Moric!
con il reggiseno criss cross e le corna donate da Fabrizio Corona

Terminiamo con un bel fritto misto di ferraglia , colorata come le uova di pasqua Dolfin e potente come le scorregge di Alvaro Vitali.





     Perchè il robot Robe di Kappa si spara da solo sui piedi e ride ?

Cercatelo in giro sulla rete che qualcosa trovate.

28/10/10

KAZONGA...finalmente!


Dopo anni finalmente un immagine della copertina di KAZONGA la parodia erotica dei robottoni.
Supplemento a Superlando n. 23 dell'edifumetto.


09/03/09

GOLZINGA!



Ebbene si , negli anni 70 è uscito anche questo.
L'Epierre nell'aprile 1979, per cavalcare l'onda della prima animemania, crea la collana Telefumetto diretta niente popò di meno che da Alfredo Castelli.
Albi mensili relizzati dallo Staff di If.
Tra i dieci numeri pubblicati spicca l'orrido GOLZINGA disegnato da Benito Naselli.