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22/03/11
Sturmtruppen: The Videogame-Idea Software 1992-Amiga e C64**
Anche le Sturmtruppen di Bonvi nell'era Commodore avevano avuto il loro Videogioco . Idea software nel 1992 aveva sviluppato il game basato sulle strisce dei soldatini tedesken per Commodore 64 ed Amiga.
Il gioco non fu considerato un capolavoro (e non lo era), aveva ricevuto punteggi bassi su quasi
tutte le riviste di settore (al di sotto del 50%).
Un pò di campanilismo si poteva notare nell'imparità di giudizio di alcune recensori italiani che
probabilmente erano anche fans del fumetto.
L'amiga fu sottosfruttato , gli effetti sonori erano inesistenti e la musica "chippica" era ripetitiva.
Nel gioco si controllava uno "Sturmtruppen", che utilizzava una discreta varietà di armi e guidava alcuni mezzi come moto, carri armati ed aerei, praticamente un Metal Slug alla modenese.
Tra Metal Slug della Snk e Sturmtruppen passava però la differenza tra Apocalypse Now e Quattro marmittoni alle grandi manovre.
I nemici dell'eroe del gioco erano altre Sturmtruppen ... chissà mai perchè?...un traditore filo
americano? Il prode Galeazzo Musolesi camuffato e corrotto? Lo spirito vendicativo di Sigfrid Von Nibelunghen?
La versione Amiga del videogame era su due floppy e in allegato aveva un manuale con cinque strisce incomplete del Bonvi. Il finale di ogni striscia era la schermata finale di ogni singolo livello.
Il gioco viene considerato molto raro e non ho idea delle quotazioni che possa raggiungere nel
mercato degli estimatori.
Solo per appassionati.
Purtroppo la versione C64 non è mai stata completata.A quanto dice la leggenda,pare che il programmatore (che era anche il capo redattore di Zzap!) ,dovendo scontare i 12 mesi di naja,abbandonò il progetto a metà e quando terminò il servizio di leva il C64 aveva tirato le cuoia,motivo per cui la Idea cassò la pubblicazione già annunciata (su Zzap! erano stati pubblicati alcuni screencaps come preview) . Peccato .
RispondiEliminaNon andò esattamente così. Qui maggiori dettagli:
RispondiEliminahttp://ready64.it/articoli/leggi/idart/88/intervista-a-roberto-la-ragione