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28/09/13
Il vero nome di Braccio di Ferro è Celestino, le origini del Popeye Bianconi****
Questa storia disegnata e sceneggiata da Pierluigi Sangalli con le chine di Sandro Dossi dovrebbe essere utilizzata come prefazione ad un eventuale antologia del famoso marinaio.
"L'Ancoretta Tatuata" è la prova che il guercio italiano vive in un universo alternativo all'originale, le stesse origini del personaggio, mai dettagliate così precisamente da Segar o Sagendorf, indicano parentele ed affinità che sono discordanti ed incoerenti con quelle del character U.S.A.
La trama: La famiglia Di Ferro festeggia il nonvantanovesimo compleanno di Nonno Trinchetto, Pisellino è incuriosito dai tatuaggi di famiglia e quindi il vegliardo narra al piccino la storia degli stemmi.
Nonna Celesta in questa storia è la moglie di Nonno Trinchetto , ipotesi smentita anche nei giornalini italiani successivi dove prende il giusto posto di madre del vecchio ubriacone, la Strega Bacheca è invece la vicina odiosa del giovane papà di Braccio che è un esperto contadino e muratore privo di vizi.
Il piccolo Popeye viene battezzato dai genitori come "Celestino".
Il poppante ha i superpoteri come i kryptonani, odia il latte ed adora gli spinaci che gli conferiscono la super-forza, le verdure non hanno gli stessi effetti per gli altri appartenenti della famiglia, invece nei fumetti originali chiunque mangi le foglie magiche diventa un Ercole (specialmente nel periodo Sagendorf).
La megera riceve dalla cicogna il terribile Timoteo, ma impaurita che in un futuro Braccio di Ferro possa sventare i suoi piani criminosi rapisce il bambino e lo tiene con se ben tre anni trattandolo peggio di Cenerentola , tenendolo lontano dagli amati vegetali e facendolo menare ogni giorno dal proprio cattivissimo figlio.
Trinchetto a causa di una sovraproduzione di spinaci costringe Bacheca ad accettarli in dono.
Celestino divora avido il cibo mistico ed ecco che distrugge tutto quello che gli capita a caso, sgrugnando per la prima volta la fattucchiera con relativa prole.
Da quel giorno diverrà Quel Rissoso, Irascibile BRACCIO DI FERRO!
Questa avventura l'ho trovata su Braccio di Ferro Story n.52 dell'aprile 1982 (Edizioni Metro) ma è un ovvia storia degli anni sessanta visto il tratto dettagliato e morbido di Sangalli.
Ah beh... questa poi... Che mi venga...!!! :D
RispondiEliminaDaterei la storia attorno al 1966...
Sono d'accordo... fine '65 o '66...
RispondiEliminaCredo di avere l'originale.. appena ho un pò di tempo lo cerco!
RispondiEliminaBeh, dopo quattro anni e mezzo l'hai trovato?
EliminaUn'altra storia epica che non conoscevo!
RispondiEliminaCerto che Braccio di Ferro si sparava certi pezzi da paura :)
Difatti, questa storia la vidi per la prima volta su un POPEYE tascabile (quelli di piccolissimo formato) che girava tra compagni di classe quando andavo in seconda elementare. L'ho ritrovata più volte nelle raccolte e sempre l'ho rilette volentieri. Papà Trinchetto con i baffoni poi è fantastico!
RispondiEliminaDifatti, questa storia la vidi per la prima volta su un POPEYE tascabile (quelli di piccolissimo formato) che girava tra compagni di classe quando andavo in seconda elementare. L'ho ritrovata più volte nelle raccolte e sempre l'ho rilette volentieri. Papà Trinchetto con i baffoni poi è fantastico!
RispondiEliminaRicordo questa storia! Credo quasi sicuramente di averla letta su un "braccio story" inizio anni '80.
RispondiEliminaQuesta storia è stata pubblicata in Francia in aprile 1965. C'era sempre un spostamento di alcuni mesi tra la pubblicazione originale italiana e le pubblicazioni francesi. Penso che la pubblicazione originale data di 1964 o inizio 1965...
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