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22/06/14
La Betty Boop di Bruno Lubrano
Come richiesto da Lord Crios nel post precedente ecco un paio di tavole della dignitosissima Betty Boop pubblicata su Paperotti e disegnata da Bruno Lubrano. Ai testi c'era un team non indifferente: Francesco Artibani, Alessandro Bottero e Silvano Caroti. Non era niente male ne come resa visiva ne a livello di sceneggiature. Credo sia l'unico fumetto italiano prodotto con la bella protagonista dei cartoons dei fratelli Fleischer che ha avuto l'onore di battezzare Popeye al cinema.Nella penisola le storie originali sono state viste poco, un volume: Betty Boop Superstar fu pubblicato nel 1985 da Editori Del Grifo, Il Club anni 30 le dedicò una piccola serie di anastatiche nella Collana Grandi Avventure, qualcosa si vide sull'Eureka dell'Edizioni Corno, sul Linus Rizzoli e nella Grande Avventura Dei Fumetti De Agostini
Vincenzo Mollica ha pure varato il Boopismo, corrente pittorica che consiste nel ritrarre Betty Boop!
RispondiEliminaComunque questo Paperotti, almeno dal punto di vista dei disegni (vedi anche e soprattutto il precedente post sul BdF "adulterato"), non era affatto male.
Sono albetti da un euro l'uno e su ebay si trovano facilmente. Sono tentato di completare la serie.
EliminaMai visto in vita mia, ma devo dire che è disegnata egregiamente!
RispondiEliminaIdem come sopra: belle tavole.
RispondiEliminaIo ho avuto il piacere non solo di conoscere il giornalino PAPEROTTI, ma in alcune occasioni anche di acquistarlo in edicola! Ha ragione Lorenzon: non era affatto male! Come non lo era nemmeno il Tiramolla dell'operazione "rilancio" (quello di Vallardi). Entrambe le testate ricalcavano un po' le orme del Topolino. Devo dire con molta sincerità che sfogliando il "Topolino" dei giorni nostri, se oggi fossero ancora in edicola "Paperotti" e "Tiramolla" di certo il divario qualitativo tra il primo e gli ultimi due sarebbe decisamente ridotto rispetto a vent'anni fa. Il Topolino di oggi evidenzia una scarsa continuità qualitativa: storie eccellenti si alternano ad altre trascurabili e che non lasciano il segno, anche tra un numero e l'altro. Non c'è paragone con le storie degli anni 60-70 (ma anche degli anni 80) che si rileggono più volte ancora con piacere. "Paperotti" era molto eterogeneo, con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto resistere fino a oggi, alternando i classici Popeye, Betty Boop e Pantera Rosa con altri personaggi (licenze permettendo) come i Looney Tunes, i Puffi, magari gli stessi Geppo e Abelarda che ci sarebbero stati molto bene...
RispondiEliminaSono d'accordo con tutto quello che hai scritto. Comunque è strano che Topolino non abbia più nessun concorrente diretto, il sorcio ha fatto veramente tabula rasa di tutti i competitor. Non che non apprezzi i fumetti Disney ma mi piacerebbe avere almeno una possibilità di scelta.
EliminaQuando temi la concorrenza...eliminala? Bè forse non è stato veramente così, ma quando una Mondadori o una Disney Italia inizia a riempire le proprie pubblicazioni di "gadgets" (tipo la Jeep di INDIANA PIPPS) e un Bianconi su questo non poteva certo camminare alla pari, la concorrenza automaticamente rimane al palo.
EliminaMa come ho fatto a saltare questo post.
RispondiEliminaGrazie grazie grazie e ancora grazie.
Prego prego prego e ancora prego :-)
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