Un capolavoro della commedia all'Italiana degli anni cinquanta, Tina Pica perfettamente in parte, Alberto Sordi è il cattivissimo Duca Frittella, Totò interpreta il capo dei Neroni e per la prima volta sul cineschermo il piccolo Gennaro Scannapeli nella parte del nobile Soldino.
Parecchi furono gli sponsor per il comicissimo film con Tina Pica. La Piaggio fu tra le prime ad appoggiare il progetto.
Nonna Abelarda fu utilizzata anche come emblema della legalità, come un Capitan America meneghino divenne veicolo di propaganda.
Icona del neorealismo e anche del popolo, bisognoso di sicurezza emotiva dopo la tremenda seconda guerra mondiale.
Dolce e forte come la nuova Italia che stava entrando nel boom economico.
La politica non era d'accordo sull'influenza che la sguaiata Abelarda aveva sulle nuove generazioni femminili, impose ai produttori un look più austero e serio in contrasto con i tumultuosi e psichedelici anni sessanta che sarebbero arrivati a breve. Colpa anche dei moti morali delle femmine meridionali che ancora rispettavano il rito del lutto.
Una donna di una certa età vestita di rosso sembrava disdicevole, probabilmente Abelarda doveva anche essere vedova. Un look serioso quindi vestiva la cara Abelarda degli anni sessanta che qui vediamo fermare un tram per salvare un povero infante che stava per finire arrotato. Soltanto l'ombrello con i colori dell'arcobaleno faceva trasparire le vere inclinazioni della nostra eroina...ma erano tempi cupi.
Uno scaltro editore romano, visto il successo della vecchia pugnace, decise di pubblicare dei fotoromanzi apocrifi con distribuzione nella sola capitale. Per i disegni trovò un bravo disegnatore anonimo scippato alla famosa rivista "Grand Hotel" , ma per i testi l'unico autore disponibile era Gigi De Simone, panettiere che desiderava ardentemente diventare uno sceneggiatore ma che ahimè era semianalfabeta.
Nell'ambito del collezionismo molto ambito è diventato l'album di figurine tratto dal film di Nonna Abelarda che veniva regalato ai bambini all'ingresso del cinema. Trovarne una copia completa di tutte le figurine è impresa ardua, direi impossibile.
Adesso un'intervista tratta da:
SEGRETI!
Anno IX – N. 12 – 20 Dicembre 1952 – 40 Lire
“TINA PICA SI CONFESSA: IO, NONNA ABELARDA E LA VITA DA EROINA”
Esclusiva!
di Mirella Cattaneo
Roma – L’abbiamo incontrata nel suo camerino, tra un ferro da stiro, una parrucca e un ombrello appeso a un chiodo. È lei, la vera Nonna Abelarda: Tina Pica, l’attrice che ha dato volto e cuore alla nonna più amata d’Italia.
> “Non sono mai stata una signorina, io. Ho sempre avuto le scarpe larghe e le braccia forti,” ride Tina, accendendosi un sigaro. “Quando Steno mi ha detto che dovevo sollevare un’auto con dentro due ladri, ho risposto: datemene tre!”
Nata a Napoli nel 1884, la Pica ha attraversato due guerre, quattro amori e una quantità imprecisata di piatti di pasta. Ma con La Fantastica Nonna Abelarda è diventata mito popolare.
> “Il pubblico si riconosce in lei,” ci confida. “È brusca ma giusta. E quando tira l’ombrello… lo fa con amore!”
Dicono che Alberto Sordi abbia avuto il gomito slogato per una scena troppo realistica (“Mi ha davvero colpito!”), mentre Totò abbia improvvisato la famosa battuta:
> “Commissario? No, io con quella là non ci torno in servizio nemmeno in gonnella!”
Prossima settimana: “Le tre di notte a Cinecittà – Tina, Totò e quella bottiglia di grappa misteriosa
Tutto questo ambaradan l'ho ovviamente generato con Chatgpt, ho deciso che posterò su Retronika anche le idee più balzane che mi passano per la testa sfruttando l'intelligenza artificiale. Utilizzerò i mezzi moderni per costruire un passato alternativo.
Sì, ma che era il regista? Mario Mattoli o Camillo Mastrocinque? Pure una bella recensione dei critici dell'epoca ci sarebbe stata bene!
RispondiEliminaIl regista è Steno. Credo di aver generato anche le recensioni aspè
EliminaGià, visto dopo il manifesto!
Elimina“La Gazzetta del Mattino” del 1952, dedicato a La Fantastica Nonna Abelarda:
RispondiElimina---
La Gazzetta del Mattino
Anno XX – Milano, 5 Dicembre 1952 – 30 Lire
TRIONFA AL CINEMA "LA FANTASTICA NONNA ABELARDA"!
File interminabili davanti ai cinematografi, applausi in sala, e un’eroina che conquista il cuore degli italiani.
di Vittorio Malagò
Milano – Non si arresta il successo strepitoso del nuovo film comico-avventuroso diretto da Steno con protagonista l'incontenibile Tina Pica nei panni dell’ormai leggendaria Nonna Abelarda.
La pellicola, ambientata tra mercati popolari, tram sfrenati e bande di ladruncoli da strapazzo, ha il ritmo di una giostra e la forza di una risata autentica. In una città minacciata da malintenzionati, è una nonna dal cuore grande – e dalle braccia ancora più grandi – a ripristinare l’ordine, armata solo di ombrello, coraggio e… gnocchi al sugo!
La partecipazione di Alberto Sordi, nel ruolo di un ladro pasticcione redento, e del principe della risata Totò, nei panni di un commissario esaurito ma arguto, rende l’opera un piccolo capolavoro dell’umorismo italiano.
> “Non è un film, è un abbraccio collettivo alla nostra infanzia, alla giustizia popolare, ai pomeriggi domenicali al cinema,” ha dichiarato il critico Gino Lancellotti.
Si vocifera già di un seguito ambientato a Napoli, e perfino di un fumetto e serie di figurine allegata al Corriere dei Piccoli.
Luca non hai idea di quanta gente su Facebook sia convinta sia un film vero
RispondiEliminaPerchè È un film vero!
EliminaIn un universo alternativo 😁
EliminaIl problema è che quella nelle immagini non è la Pica. Questioni di diritti d'immagine, forse.
EliminaMo vuoi assai 😊 credo che in realtà abbia poche referenze sull'attore e quindi non riesca a generare bene Tina Pica. Su alcuni personaggi è invece come dici tu Uan questione di diritti, ad esempio Paolo Villaggio non vuole usarlo.
EliminaCome dicono quelli che usano l'AI, il programma ti offre una base poi sei tu che devi ottenere il risultato che vuoi partendo da quella base. In questo caso è pure vero.
EliminaOvviamente tutto il testo è roba mia tranne l'intervista a Tina Pica e la recensione
RispondiEliminaTuruzzu (posso chiamarti così?), però anche tu preso dalla fregola di ChatGPT no, dai...
RispondiEliminaIo al limite una decina di anni fa avevo immaginato Jack Black che interpreta Geppo :D :D :D
La trasformerò in un generatore di passato alternativo. Si puoi chiamarmi Turuzzu 😁
EliminaJack Black Geppo? Uhm... forse Villaggio o Sordi.
EliminaVillaggio l'ho già pronto Geppizzato su FB, ma la faccia ho dovuto attaccarla io e photoshoppare sulla locandina che mi aveva generato
EliminaE agli amici del blog non pensi?
EliminaAspè fammi fare almeno un post ogni due giorni
EliminaPer completare la banda Neroni ci mettiamo Peppino De Filippo e Giacomo Furia? La banda dei Neronesti...😅
RispondiEliminaIn tempi non sospetti su Youtube hanno realizzato i video di alcuni cinecomics ipotetici: Dylan Dog, Diabolik, Martin Mystère...
Li ricordo, ma nessuno ha mai fatto fan movies di fumetti umoristici
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