Ho avuto l'onore in una di queste serate di leggere questo "Vedo Nudo" di Sam Cobean. Anche il rispettabilissimo Aldo Garzanti, ahimè, per vendere qualche copia in più dovette inchinarsi ai titoli pruriginosi acchiappa pubblico in voga negli anni settanta. Il titolo originale é un più ambiguo "The Naked Eye" ma siccome nel 1969 era uscito in Italia il film con Nino Manfredi "Vedo Nudo" probabilmente Garzanti approfittò di questa similitudine forzata per attirare gli italiani che dovevano prendere il treno, avevano fretta e agguantavano la prima cosa vagamente "sensuale" in edicola per poterla leggere in viaggio.
Il pocket del caso invece é (forse) l'unico volumetto italiano dedicato ad un cartoonist di cui sono sicuro di aver visto e letto le vignette in molte riviste vintage.
Sam Cobean (1913-1951) è stato un'artista americano molto popolare negli anni quaranta e cinquanta.
Prima della Seconda Guerra Mondiale aveva lavorato a Hollywood presso gli studi Walt Disney e Warner Brothers.
Alla Disney aveva lavorato al film di successo "Biancaneve e i sette nani"
Cobean durante la seconda guerra mondiale operò come disegnatore tecnico e faceva parte delle army signal corps, mi pare che anche Charles Schultz iniziò con qualcosa del genere ma non mi va di googlare.
Le sue vignette in seguito apparvero regolarmente su riviste come il The New Yorker, Collier's, Look e Playboy.
Cobean non disprezzava affatto la rappresentazione dell'erotismo anche se il suo stile così delicato che era stato paragonato a quello di Charles Addams, era totalmente privo di volgarità.
Realizzò anche illustrazioni pubblicitarie per l'acqua tonica Schweppes nel 1950
Devo ammettere che ho sorriso di gusto con alcune vignette, c'è classe da vendere e mi pare che il senso dell'umorismo di Cobean sia invecchiato bene.
Ad esempio la sequenza della donna con la borsetta qui sopra mi ha realmente spiazzato.
Purtroppo l'artista morì a soli 37 anni in un incidente stradale ma nonostante la sua breve vita lasciò il segno nella storia delle vignette umoristiche.
Quest'ultima sequenza mi pare il riassunto di tutta Internet.
Il volumetto é muto e lo finite in un quarto d'ora ma mi pare che in giro si trovi a poco poco e quindi Ve lo consiglio.
Per una serata elegante sorseggiando un brandy.
Bella segnalazione, non lo conoscevo.
RispondiEliminaImmagino che le 174 vignette promesse dal titolo siano i singoli disegni e visto che le gag si sviluppano anche in dieci "vignette" o più di materiale non ce n'è poi tanto... Che cuturdo, Garzanti.
Un vero Cuturdo. Comunque ci sono anche molto vignette singole quelle in sequenza saranno una cinquina.
EliminaAh, cuturdo ma non così tanto.
EliminaNon ho capito a che servisse un disegnatore tecnico in una radio...
RispondiEliminaNon lo so nemmeno io, é un'informazione che ho fatto tradurre a Google e così l'ho trascritta.
EliminaHo corretto faceva parte delle army signal corps
EliminaComunque anche nell'adattamento dei titoli dei film stranieri in quegli anni si "giocava sporco" buttandola sempre sul sesso, fra "avventure erotiche/piccanti" e simili dove la pellicola al massimo arrivava a qualche donnina in reggiseno e mutandine
RispondiEliminaTira più ...
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