Ho riletto questa mail di Alberico Motta e la commozione mi ha devastato. Lacrimo come un bambino con le ginocchia sbucciate :-(
Era il mio allenatore, il mio spirito guida:
"Amico mio,
sappi che anch'io sento spesso la mancanza della nostra corrispondenza.
Comprendo benissimo il tuo stato d'animo riguardo al tuo libro
bianconiano: vuol dire che lo senti pulsare come un cuore nelle tue
mani e devi farlo vivere, curarlo, perfezionarlo... è ciò che provano
quelli che rispettano il proprio operato, che si sentono strumenti e
non protagonisti in prima persona. Come l'artista che dipinge un
quadro o il musicista che compone un pezzo e infine, per tornare tra
noi, quello che scrive qualsiasi cosa in cui ci ha messo l'anima... e
che vorrebbe mettercene ancora un po'.