La Bianconi difference. Qui vediamo il partigiano Geppo contro "Hilter". Altro che l'oscar dato a Benigni per "la vita è bella". La storia I CANNONI DI LEGNO è sicuramente scritta da Alberico Motta e pregevolmente illustrata da Sandro Dossi. Ringrazio C Lillo Siracusa per avermi regalato Geppo 71 del 1980 e Luca Laca Montagliani per aver stimolato la mia atavica pigrizia invitandomi a postare la storia su FB. Mò tornate leggervi Topolino e Tex.















Al di là dello shock value per argomenti ora inaffrontabili nel fumetto per ragazzi (che tanto non esiste più) la storia è molto carina e divertente. Grazie, Salvatore, e grazie anche a Laca che ti ha ridestato!
RispondiEliminaIl problema vero é che il mondo reale esige che io lavori per potermi sfamare.
EliminaFottuto mondo reale :(
EliminaMa anche fottuto Blogspot che non mi ha ancora messo questo tuo post nel blogroll! Per fortuna mi arrivano gli avvisi dei nuovi post via mail.
EliminaMa tanto i miei post durano minimo na cinquina di giorni, prima o poi " spuntano"
EliminaResta comunque la seccatura di capire perché succede.
EliminaForse perché posto quasi sempre di pomeriggio?
EliminaBoh, mistero.
EliminaPurtroppo fatico a leggere i dialoghi, ma la storia l'ho riconosciuta, è stata ristampata su Geppo Story n° 9.
RispondiEliminaNotevole.
Allarga le immagini e scaricatela sul PC Gas
EliminaNon mi riferivo al post ma ai fumetti fotografati in genere da leggere su monitor, ultimamente. Comunque avendo la storia, posso rileggerla comodamente in formato "nativo". 😉
EliminaPS: paradossalmente, da smartphone dove sono ora, l'ingrandimento è nitido e non "sgranato" come su pc. 😮
Eliminanon so perché il blogroll mi ha riportato il pezzo solo oggi...
RispondiEliminacomunque, storia stupenda! Lo ripeto sempre, ma è incredibile come all'epoca si potesse scherzare liberamente quando c'erano ancora famiglie devastate dai nazifascisti e dalla guerra in generale (nell'80, quando uscì, erano passati "appena" 35 anni dai fatti narrati: immagino che fosse pieno di gente che aveva perso un padre o un fratello in guerra... o nipotini che leggevano queste storie comprate dai nonni che a loro tempo erano fascisti convinti)... e oggi, che per fortuna non c'è quasi più nessuno che ha dovuto passare queste cose orribili (e quindi in teoria ci si potrebbe scherzare più liberamente!) sono diventati invece argomenti off limits! bah!
La storia visto il tratto di Dossi mi pare più vecchia, sarà degli anni settanta e ristampata
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