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12/11/18
Recensione Geppo 140 - Maggio 1986
Gaspare Pero ha frugato nella cantina che è stata "territorio" del padre, e ci ha trovato uno scatolone con buona parte di quei fumetti che lamentava di aver perduto nel corso di un trasloco quasi trenta anni fa... Tra questi la collezione quasi completa del Pepito Bianconi (manca il n° 1 recuperato su Ebay in tempi recenti), vari Cenisio, qualche Tutto Cucciolo, Braccio di Ferro... e un Geppo. Questo albo di Geppo, Gaspare lo recensisce perché un pezzo da collezione per il livello delle storie che contiene, tutte di Sandro Dossi.
22/03/17
Quando Nonna Abelarda incontrò Satana...ovvero come sarebbe stato Geppo disegnato da Tiberio Colantuoni?
Abelarda decide di concedersi un'avventura interplanetaria e si costruisce nel giardino di casa un razzo (a suo dire meraviglioso). Appena avviato, però, il razzo resta fermo scaraventando la vecchia verso il basso... Lei crede di essere giunta su un lontano pianeta ma, dopo essere stata legata con delle catene che neppure lei è in grado di rompere, viene condotta al cospetto di Satana, dove le è finalmente chiaro di essere scesa all'inferno. Satana intende tenere Abelarda con sé, dato che ostacola continuamente le malefatte di Nik e Nok, delle cui anime si dichiara proprietario, ma lei riesce a liberarsi facendosi martellare il callo del piede, dal cui dolore riesce a strappare le catene, pestare Satana e tornare in superficie.
08/12/16
Cross Over Bianconi! Il diavolo rapinatore di (Sandro Dossi 1986)
L'albo in questione è Braccio di Ferro 461 del 1986, periodo nel quale, devo dire, il nostro marinaio non era raro a carognate e giochi sporchi di gelosia nei riguardi del "collega di testata" Timoteo... In questo caso, ne "Il diavolo rapinatore" di Dossi, il figlio di Bacheca deve trovare un modo per campare dopo che quella strega di sua madre gli ha tagliato i viveri.
31/01/15
La gioventù di Geppo e Fiammetta "Un Matrimonio Impossibile" di Sandro Dossi****
Se c'è un motivo perchè il mio Geppo preferito è quello del Dossi è perchè Sandro è quello che ne ha curato più il background. C'è molto da dire se il vero autore di un personaggio sia quello che ne ha inventato la fisionomia o quello che lo ha amato a tal punto da renderlo vivo. Ci sono casi come quello di Popeye o Paperone, dove Sangendorf nel primo caso e Don Rosa nel secondo, venuti dopo Segar e Barks hanno approfondito quel che avevano lasciato i creatori. Nel caso di Geppo il creatore aveva lasciato ben poco. Carpi aveva dato una traccia, un diavolo buono, ma non aveva approfondito più di tanto le origini, l'indole e le caratteristiche di Geppo. Sangalli fece tanto, il pantheon infernale, l'evoluzione grafica di Satana, Salvatore, Caligola e chi più ne ha più ne metta, ma Pier Luigi è un artista d'azione, le sue storie erano piene di randellate, scherzi e risate.
07/03/14
Migliaia di morti in un fumetto Bianconi: "Circolazione Infernale" di Sandro Dossi****
Ma siete proprio sicuri che il Satana dell'inferno di Geppo sia così innocuo e simpatico?
In questa storia trovata su Geppo n.73 del 1981 il cornutone provoca morti su morti perchè l'inferno è in crisi, la gente è troppo buona e mancano le anime dannate...come provvedere?
30/04/13
The Evil (le radici della paura)-1978-U.S.A.-Regia di Gus Trikonis-DVD Terminal Video***
Produttore Terminal Video-v.m. 14
anni- Durata 78-Titolo Originale "The
Evil"
Attori Andrew Prine -
Emory Souza - Victor Buono
- Robert Viharo -
Richard Crenna - Milton Selzer
- Lynne Moody -
Joanna Pettet - Galen Thompson - Ed
Bakey -
Cassie Yates - George O'Hanlon Jr. - Mary
Louise Weller
Produzione Terminal video italia
srl U.S.A. 1978
Formato 4:3 - 1.33:1
Lingue e Audio Italiano Dolby
Digital 2.0 Mono
Un classicone misconosciuto pieno d’atmosfera.
La trama riguarda il professor
C.J.Arnold psicologo che con la compagna Caroline acquista una grande villa per trasformarla in una sorta
di S.E.R.T. Come da tradizione horror una bella casa in California che costa
poco non è mai un affare.
29/04/13
I disegni dei lettori: Il Geppo di Fabrizio Mazzotta
Fabrizio Mazzotta ha ritrovato una vecchia prova di una tavola di Geppo che fece più di trenta anni fa.
Lo stile era acerbo ma riconoscibilissimo.
Lo stile era acerbo ma riconoscibilissimo.
20/02/13
Geppo n.9-Settembre 1971 -Edizioni Bianconi -Lire 120****
Copertina di Pierluigi Sangalli |
Geppo ritorna siore e siori. Ieri mi sono fatto coraggio e un po’ intimidito ho chiamato al
telefono Pierluigi Sangalli. E’
stata una bella esperienza, si è fatta
una gioviale chiaccherata piena di anedotti bianconiani che mi hanno deliziato.
Ho chiesto spiegazioni approfondite sulla situazione del diavolo buono e mi ha
rassicurato che posso tranquillamente continuare a recensire le storie e gli
albi che più mi aggradano, riconoscendo
anche lui che la retropromozione può soltanto fare del bene al personaggio e
gli autori coinvolti. Ho spiegato quali erano le ragioni del cancellamento dei
post…quando si mettono in mezzo a discussioni da fan storie di avvocati e diritti è lecito che
insorga un po’ di cagotto…io non sapendo ne leggere né scrivere in giuridico avevo censurato le geppitudini per
salvaguardarmi. La mia speranza è che un giorno venga prodotto qualcosa di
nuovo dai nostri autori preferiti e non soltanto ennesime ristampe e
glorificazioni del passato. Non basta storicizzare , Sangalli , Dossi e Motta
hanno secondo me ancora molto da dire ed
ho sempre avuto l’idea che i personaggi classici con nuove sceneggiature
ambientate nel mondo moderno e con storie rivolte agli adulti potrebbero avere
un rinnovato successo commerciale. E’ giusto che gli autori traggano guadagno
anche economico del loro operato e non soltanto gloria.
La fortuna più grande che mi ha concesso questo angolo di
web è stata proprio quella di poter comunicare in maniera diretta con i miei
idoli , cosa che mi ha portato un affezione diversa rispetto a quella che avevo
da solo lettore, ho conosciuto bellissime persone di una professionalità ,
passione, cultura , dedizione e modestia che difficilmente si possono
riscontrare. Gli autori sono migliori anche di alcuni blogger che ormai credono
di avere in mano il potere divino del giudizio.
Ho chiesto anche che se alcune delle storie che recensisco
sono state ristampate su gli ebook prodotti da Tiziano Radice lo stesso Tiziano se vuole può indicare l’albo
digitale dove è avvenuta la ristampa così se qualche appassionato è interessato
ad acquistarlo sa che è possibile rileggere per intero la storia nella nuova
pubblicazione. Sono prodigo di buone intenzioni per tutti ma è bene che sappia
chi mi legge che questo blog non è il più letto della rete, ha la fortuna di
essere forse il preferito da molti “secchioni” come me approfonditori e groupie
dell’umoristico italiano ma penso che si se voglia pubblicizzare direttamente
con maggiore riscontro di pubblico nuove
idee e pubblicazioni sarebbe meglio rivolgersi a portali più visitati e
blasonati. Qui si è tra amici. Il coso del copyright ormai è vergato lì in alto
vicino alla testata del blog (come mi ha
consigliato il buon Gaspare Pero) e se qualcuno ha qualcosa da ridire mi manda una
mail ed io tolgo quel che non è di gradimento. Fatto sta che la base ideologica
in cui intendo muovere i nuovi post su Geppo è quella della completa democrazia
e sarà dato spazio agli autori in base alla qualità e quantità del prodotto.
Intendo recensire quando prima quel capolavoro che è Geppo
Inferno 2000 scritto e disegnato da Sandro Dossi con la produzione eccellente
effettuata da Andrea Leggeri, albo che secondo me rappresenta la perfezione per
quanto riguarda l’eventuale prodotto da libreria, curato all’inverosimile in
uno splendido bianco e nero (i bianconi devono essere al massimo in quadricromia
, lasciamo photoshop all’edulcorata Disney) . Mi sono sentito anche con Sandro
(non è la prima volta…poveretto quando stiamo al telefono non lo mollo più) che
mi ha divertito molto quando mi ha raccontato perché Alberico Motta è passato
alle sceneggiature, ho immaginato la scena e mi sono scompisciato. Alberico era
precisissimo è voleva dare un prodotto di massima qualità , mentre gli altri
producevano tavole a manetta , Pierluigi,ad esempio, mi ha raccontato divertendosi che a volte è riuscito a produrre
anche 200 tavole in un mese. Il Motta
usava il pennello con una dovizia che a Renato Bianconi sembrava eccessiva.
Praticamente le tavole venivano strappate di mano dal disegnatore cosi: “Uè è perfetta, basta mollala che per i bambini va
bene …dobbiamo andare in stampaaaa”. Alberico si proposa allora e fu promosso a sceneggiatore, lì era veloce e
divertentissimo e per questo le sue storie disegnate negli anni si diradarono ,
ahinoi, sempre di più.
Sia Sangalli che Dossi hanno più volte celebrato le doti
grafiche di Mario Sbattella che ebbe un trattamento contrario a quello di
Motta. Sbattella era il più veloce e per questo fu utilizzato per “riempire”
gli albi, un discorso relativo , diceva
Sangalli, anche all’utilizzo delle
macchine tipografiche che erano
tarate e pagate per produrre un tot di
pagine mensili e quindi serviva più materiale possibile.
Quando si aveva tempo si andava a ripescare negli immensi
archivi di Renato con produzioni eccellenti di Chierchini, Carpi o Gatto , quando il tempo non c’era si
utilizzava il velocissimo Sbattella.
Scusate le divagazioni
ma dubito che i lettori di questo blog non siano interessati agli
anedotti.
Passiamo all’albo che è un perfetto compendio di par
condicio in cui troviamo tutti Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Sandro Dossi
e l’ormai mitico Mario Sbattella.
Premetto che l’albo, pur restando un ottima lettura, a mio
avviso non è dei migliori, Il Geppo dei primi anni settanta non era ancora
stato plasmato a dovere e le storie erano ancora leggerine e divertenti, si era
ancora lontani dalle meraviglie di sceneggiatura che ci avrebbe fornito Sandro Dossi composte
da più livelli di lettura e in cui
confluivano satira , analisi psicologica dei dannati come trasposizione
spirituale del penitenziario, i
metafumetti con cross over bianconiani tra autori e personaggi e gli scontri tra un simpaticissimo Satana e un noiosissimo esercito angelico che stava
tutto il santo giorno a canticchiare gospel come le zie di paese sull’orlo
della fossa improvvisamente redente.
Materiale che intendo riproporre se il clima resta disteso.
Come scriveva Mark Twain,
“preferisco il paradiso per il clima ma l’inferno per la compagnia”.
Geppo: Un Dannato
Traditore-sceneggiatura Alberico Motta-Disegni Sandro Dossi****
Violentissima storia dove il diavolo buono viene pestato a
sangue più volte perché fornisce gazose
ai dannati. La colpa e dell’infame demone infiltrato Giuleppe spione e bastardo. Geppo per
la prima volta reagisce in maniera violenta e spatascia il cranio al fetentone
con una mazza ferrata.
Eugenio: Il trisavolo
pirata–disegnatori: TUTTI***
Nonostante non ami le storie patchwork realizzate da Mario
Sbattella devo ammettere che la sceneggiatura di questa è molto gradevole. Il
trisavolo pirata, casinista che mette a ferro e fuoco la città alla ricerca di
dobloni da depradare era un personaggio più simpatico dello stesso Eugenio.
Peccato che lo spettro corsaro non sia stato riesumato per qualche altra
avventura perché sarebbe stato un ottimo comprimario di testata.
Caligola: Caccia ai
Pesci-sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli , chine di Sandro Dossi***
Mi è sempre piaciuto il gattaccio Caligola, strano che non
si sia mai pensato , visto l’amore risaputo di Renato Bianconi per gatti e
paperi, di dedicare una testata al cattivissimo felino. Il gatto di Satana
aveva personalità da vendere ed era più originale dei tanti cloni di Tom e
Silvestro che avevano avuto l’onore di testate personali di scarso successo.Caligola è subdolo, selvaggio e anaffettivo
caratteristiche che lo rendono moderno. Questa qui è la tipica storia
del “terzo che gode” canovaccio usato spesso in storie popeyche con Poldo o
Trinchetto. Satana sbafa i pesci di Geppo mentre Caligola nonostante ripetuti
tentativi resta a bocca asciutta. Efficace ed essenziale.
Rotella: carissimi
vicini- sceneggiatura e disegni Pierluigi Sangalli, chine di Sandro Dossi****
Effetto chicca! Rotella
è per me una “novità” e ne sono stato piacevolmente colpito. Un comprimario
meteora di cui non so quante storie siano state prodotte. Alla base del
personaggio ho l’impressione che ci sia
il Professor O.G. Wotasnozzle del Sappo di Elzie
C. Segar con un pizzico dell’Archimede
Pitagorico disneyano. La storia invece ricorda gli esilaranti scontri tra vicini di Paperino ed Anacleto
Mitraglia. Se avete altre notizie su questo personaggio sono qui gradite.
Salvatore: un
pagliaio che scotta-sceneggiatura Alberico Motta,disegni Sandro Dossi***
Storia carina ma di routine. Il serpente Salvatore è un altro di quei
personaggi che man mano che passava il tempo veniva utilizzato sempre meno
nelle storie di Geppo. Il rettile tentatore d’ispirazione biblica, vecchio come
l’Eden prova a tirar fuori un briciolo di malvagità del demone per caso ma chi
conosce le “vere” origini di Geppo dovrebbe ricordare che puro caso il
protagonista divenne diavolo, infatti fu colpa di una cicogna distratta che portò il piccolo angelo all'inferno piuttosto che in paradiso (grazie a Gaspare Pero e Sandro Dossi) . Sandro
Dossi è stato forse l’unico a scrivere una genesi del personaggio.
Geppo ha avuto un impennata collezionistica non da poco e
per quanto personaggio famoso non ha avuto la quantità di ristampe del
vendutissimo Braccio di Ferro.
Sino ad un paio di anni fa quest’albo poteva essere
acquistato ad un singolo € ma nell’ultimo periodo un Geppo degli anni 60/70 non
te lo porti a casa , a meno che non si trovi l’occasione in qualche
mercatino, a meno di 3€..
Altro discorso va fatto per le pubblicazioni degli anni
80/90 ma anche quelle stanno accrescendo il loro valore.
Geppofili cari a mio
avviso in questo lustro avete quasi triplicato
il valore della vostra collezione.
Bonus :
retrocopertina con un bel Provolino di Pierluigi Sangalli:
e se volete mettere dindini da parte per iniziare una collezione di Geppo costruitevi questo portamonete a forma di mangianastri "Castelli"
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