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30/08/12

YETI: Il Gigante del XX Secolo Italia - 1977 - di Frank Kramer [Gianfranco Parolini]***




Sarò troppo buono, ma l'unico kaiju natalizio italiano merita più del giudizio globale della rete.
Considerato uno dei più brutti film mai girati della storia del cinema per gli  strafalcioni inerenti gli effetti speciali e per i livelli di recitazione manuelaarcuriani questo Spaghetti-King Kong, tenendo conto dell'anno e dei soldi investiti (pochissimi come al solito)  merita se non una visione almeno rispetto per le intenzioni.





Oddio qualche momento trashissimo c'è , strangolamenti con l'alluce, cabine telefoniche volanti, gambe trasparenti, capezzoli giganti che si restringono, lische di pesce usate come pettine,ecc... ma Mimmo Crao versione gorilla-muflone che barrisce come un elefante ha la sua dignità ,  le movenze al ralenty non lo rendono inferiore all'Hulk di Lou Ferrigno ( per fare un paragone con un altro mostro fatto con due dollari).






 Il bestione di cartapesta realizzato dai partecipanti  al  carnevale di Viareggio non sfigura in confronto a certi miei amati gommoni giapponesi. La colonna sonora è epica ed è forse la cosa più bella del film ,  i richiami alla Carmina Burana di Orff sono  evidenti ma The Yetians compongono qualcosa di Hollywoodiano .







Sul tubo lo trovate completo, cercatelo così avrete modo da apprezzare i gusti sessuali del mostro che sceglie come partner la bellissississima Antonella Interlenghi.

15/12/10

Nick Carbone



Si da poca importanza al fumetto breve serializzato, tipico di riviste come Skorpio, Lanciostory , Intrepido et similia.
Ci si scorda sempre che molti autori "alti" nascono da questi magazines con racconti brevi.
Certi personaggi meriterebbero anche una testata autonoma per quanto ben tratteggiati e definiti.
Oggi scrivo di Nick Carbone creato da Renata Pfeiffer ed Enrico Bagnoli nell'anno 1977 per BOY MUSIC (ex Corriere dei ragazzi e Corrier boy).
Il tratto di Enrico Bagnoli dovrebbe essere noto a chi collezionava o soltanto leggeva i multifumetto popolari.
Il disegnatore non s'ispira o cita (bonelliamente) degli attori ma effettua la diretta trasposizione dei volti del cinema nel fumetto.
Nella specificita' di Nick Carbone abbiamo Robert Mitchum che interpreta il solito investigatore privato Chandleriano, duro come la roccia.
Nick e' Nato a Little Italy,New York,ereditando delle conoscenze nel mondo della mala (cosa che a volte torna utile nelle sue indagini).
Una volta era un agente dei servizi segreti , poi si ribello' al capo degli stessi e ne rimedio' come trattamento di fine rapporto tre pallottole al braccio sinistro.
Le pallottole furono sparate da un "amico" che finse' cosi' di ucciderlo donandogli una malinconica liberta' di cui non riesce a far buon uso.
Nick con le donne ha le doti del noto "Califfo" romano ma il suo cuore batte soltanto per Lorna,
una bellissima e dolcissima infermiera di colore, a cui nonostante la scorza da uomo navigato non riesce a dichiarare il suo amore.
Renata Pfeiffer riesce nelle poche pagine a sua disposizione a ricreare l'atmosfera noir dei grandi romanzi a cui s'ispira, ed essendo una donna riesce anche a descrivere l'anima meglio di altri pulp artist.
Se qualcuno adorava il Philip Marlowe interpretato dal grande Mitchum sa adesso cosa andare a cercare nei mercatini, fumetterie e aste virtuali.
Buona lettura.