27/10/14

5 personaggi Disney che mi piacerebbe ritrovare sul Topolino settimanale



Al primo posto il mitico Pennino, nipote di Paperoga creato nel 1982 dal brasiliano Waldyr Igayara de Souza. Ricordo che compravo il Mega Almanacco soltanto per le sue avventure e per quelle di Paperbat, Noi siamo i migliori nelle saghe lunghe ma, secondo me, per quanto riguarda le storie brevi ho sempre pensato che i brasileiros avessero una verve che non ho mai trovato nei Disney italiani. De Souza  inseriva una quantità di gag enormi in ogni singola storia, mai banale...una risata continua.



Moby Duck, personaggio dei cartoons di  Ward Kimball portato ai fumetti alla fine degli anni sessanta da Vick Lockman e Tony Strobl. Il papero marinaio è stato sottosfruttato ed effettivamente era protagonista di storie un po incolori, però con la sua potenzialità popeyesca in mano ai grandi autori italiani potrebbe essere protagonista di belle storie avventurose. Infatti ho apprezzato la saga "Le storie della baia" di Alberto Savini  e Stefano Turconi che parti nel Topolino 2380 del 2001. Mi pare che non faccia capolino sulle testate Disney italiane dal 2005.



Millie e Melody Mouse, scapestrate nipotine di Minnie, scomparse pure dagli albi americani, furono create nel 1964 da Jim Fletcher. La loro ultima apparizione è stata  nei cartoni animati per bambini in età prescolare intitolata "La casa di Topolino" (Mickey Mouse Clubhouse) quella di "...E tic e tac e tichititac, il nostro ballo è proprio bello...e tic e tac hip hip urraaaaaà e tic etac e tichititap..."  



Ok Quack...Il Mork di Giorgio Cavazzano e Carlo Chendi, la più bella invenzione Mondadori degli anni ottanta, personaggio alieno che non si fa vedere in giro dal Topolino 2234 del 1998. I siparietti con l'arcigno Paperone resteranno per sempre nel mio cuore.


Lupo Ezechiele, Lupetto, I  Tre porcellini, Comare Volpe e Compare Orso, Fratel Coniglietto e tutta la cricca della foresta. Personaggi usati pochissimo dagli autori italiani che erano protagonisti di belle storie bucoliche, un bel restyling tipo Dylan Dog, con il Lupo con lo smartphone e Compare Orso che va in pensione non sarebbe male...

61 commenti:

  1. Pennino me lo ritrovo su un vecchio Topolino in una storia di Paper Bat, fa giusto un'apparizione per dire una battuta o due. L'ho scoperto e apprezzato sul Mega Almanacco 343 (albo perduto...) nella storia a episodi "La tranquilla settimana di Pennino".

    Moby Duck su Topolino fa una comparsa in una storia di Super Pippo, e un paio d'altre volte (sempre comprimario) su qualche raccolta di storie ristampate... Piuttosto anonimo direi...

    Millie e Melody me le ritrovo sui Grandi Classici Disney n° 100, dove tra le altre cose c'è la ristampa di alcune storie del Topolino n° 100. La vignetta in questione è tratta da una di quelle storie.

    Ok Quack grandioso! Purtroppo nella mia collezione appare solamente nella storia doppia "Zio Paperone e la piramide capovolta" (attorno al Topolino 1462...).

    Ezechiele, ai nostri tempi, era ben presente, mediamente una storia al mese: meglio lui di Bambi...

    Personaggi che segnalo io (e che non so se ora sono presenti, non leggendo Topolino inedito da una generazione!):
    - Paperetta Ye-Ye, fa la sua bella figura nelle Fantaleggende, una sorta di Eowyn...,
    - Pippo XII (cuginetto di Pippo, combina guai tipo Pennino,
    - Paperinik, l'originale però!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimenticavo: Cuordipietra Famedoro! Chi ha letto la saga paperonica di Don Rosa approverà che il vero rivale storico di Paperone è lui! ;-)

      Elimina
    2. Vero, Cuordipietra (Flintheart Glomgold) creato da Carl Barks è, se non ricordo male, un miliardario sudafricano (!!!) carogna e criminale più di Paperone, e che negli anni 50 rappresentava il sanguinoso conflitto economico sterlina-dollaro... Per me Flintheart si "civilizza", come lo stesso Paperone, ed evolve naturalmente in Rockerduck.
      Rispetto tantissimo il lavoro di Don Rosa, ma se passa (è già passato?) il concetto che vada preso come una Bibbia in un'idea di continuity stile Marvel mi tocca bruciare "Storia e gloria della dinastia dei Paperi", e storie così ce le sogneremo.

      Elimina
    3. Paperetta Ye Ye credo che ancora si faccia vedere come giornalista del Papersera, Paperinik mi pare che ancora faccia qualche comparsata (ma le storie classiche sono inarrivabili), Pippo XII non lo ricordo, Cuordipietra è un sempreverde e mi pare che gli americani ogni tanto lo ritirino fuori, dagli Yankee Rockerduck non viene molto preso in considerazione.

      Elimina
    4. La saga di Don Rosa, per me, è millemila volte meglio della "Storia e Gloria..."

      Elimina
    5. Sia pure, ma non è questo il mio punto... Esprimevo solo la speranza che non vengano messi paletti alla creatività, magari con direttive "aziendali"...

      Elimina
    6. Paperone evolve, ma Rockerduck è un altro personaggio, non un'evoluzione di Cuordipietra...
      In fatto di creatività non mi pare che in Disney si siano mai messi particolari paletti narrativi, al massimo finisce nel dimenticatoio qualche personaggio (qualcuno ha presente il cane Ottoperotto dei Bassotti, o il gatto Malachia di Paperino?) ma le incongruenze la fanno da padrona...

      Elimina
    7. Almeno all'inizio, era di Paperino, ed era anche terrorizzato da Paperoga che gliene faceva di tutti i colori (ovviamente senza cattiveria, solo per "pasticcioneria"). Poi pare che sia finito proprio con Paperoga (ceduto? adottato?)

      Elimina
  2. Io Topolino non lo leggo più da un bel po' per tanti motivi...
    Essendo più vecchio di compar Orso mi piacerebbe sapere se ancora vivacchiano due personaggi a cui ero affezionato: Filo Sganga (credo di Scarpa) e il dottor Zantaf (credo di Bottaro?)... su quest'ultimo ho poche speranze...
    Pennino e paper Bat mi piacevano, una delle ultime cose che ho apprezzato. Oh, e anche il Terribile Giocattolaio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Filo Sganga da un po è ritornato , Zantaf di Bottaro manca anche a me, Fico pure il giocattolaio :-)

      Elimina
  3. Ho sempre inserito Pennino, ammettendo di sapere chi è e di averne letto solo qualche sparuta storia del ciclo "Il Diario di Pennino", nel grande calderone dei "nipoti di complemento"; magari per mia impressione, ma a un certo punto non vi era personaggio Disney cui non inventassero un nipote, oltre i classici. Per cui Paperoga ebbe Pennino, Gastone l'altrettanto insopportabile fortunello Gastoncino, Rockerduck il borioso Pepito, i Bassotti i teppistelli in erba Bassottini, Archimede il geniale Edison... e credo di non essermene dimenticato nessuno, se non Bruto detto Gancetto, però figlio adottivo di Gancio il Dritto.

    Su Moby Duck confermo lo stile anonimo delle storie di un tempo (e mi accodo sui giudizi positivi riguardo il riutlizzo ne "La Saga della Baia"), spesso un mischione di vari universi Disney. Nell'unica che mi ricordo con un certo piacere, Moby Duck doveva trasportare lo Specchio Parlante e durante il viaggio vigilare sugli attacchi predatori di Malefica e Amelia; la prima riesce anche a entrare in possesso dell'oggetto magico ma non può utilizzarlo. Infatti, in precedenza lo sprovveduto mozzo Paperotto (questo sì completamente scomparso, anche nella Baia) aveva posto la domanda su chi fosse il più bello del reame, con una variante: elencare tutti coloro che fosse più attraenti di lui. E lo Specchio aveva cominciato a snocciolare nomi su nomi, in perfetto elenco alfabetico, e fintantoché non aveva completato la risposta non era utilizzabile.
    Probabilmente a Moby Duck nuoce il suo mestiere di baleniere, ormai incompatibile colla politica editoriale "buonista-ecologista" (e sul tema, ve ne sarebbero da raccontare sugli autentici misfatti operati sulle storie del passato ripubblicate)

    Millie e Melody sono delle autentiche sorprese: non ne sento la mancanza perché ne ignoravo l'esistenza.

    Ok Quack non mi ha mai preso più di tanto, e forse è stato sfruttato a sufficienza (a proposito: ma è poi riuscito a recuperare il disco volante cammuffato da moneta?); lo metto sullo stesso piano di Little Gum.

    Mi giunge invece nuova che non fossero più pubblicato nulla dell'universo "BOsco"; non tanto per Fratel Coniglietto, le cui storie era a volte diseducative (specie quando compie furti facendola franca e/o addossando la colpa ad altri), quanto per Ezechiele, Lupetto, Gimmi, Timmi e Tommi, con a fianco Compar Orso e Compare Volpone (fortunatamente dopo anni si sono accorti in Italia che non fosse proprio "azzeccato" chiamarlo ancora Comare Volpe)

    Per gli altri citati nelle risposte, so che Paperetta Yè-Yè (pur rientrando nel novero delle "nipoti di complemento") figura nelle rubriche sui reportages del settimanale, Pippo XII non so manco chi sia (ai nipoti di Pippo mi sono fermato a Gilberto) mentre Paperinik ormai sarà in crisi d'identità, avendo conosciuto ben 4 diverse tipologie di storie :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche Gilberto non mi pare che sia tanto presente...eppure era un bel personaggio

      Elimina
    2. Il nipote di Archimede mi risulta si chiami Newton.

      Elimina
    3. Vero: non Edison ma Newton. Sorry :-)

      Elimina
  4. Che bel ricordo la storia dello specchio... Ce n'era un'altra con Moby che da buon marinaio si fa fare un tatuaggio sul petto, ma è un tatuaggio... ipnotico (una spirale). erano storielline americane mediocri, un po' come super Pippo ma gradevoli come riempitivo fra le storie "portanti". E Gancio era sempre fantastico. E le storie ripubblicate e "aggiornate" fanno piangere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gancio invece non l'ho mai sopportato...chissà perche...sono gusti.

      Elimina
    2. Gancio a me sta simpatico, anche se non si capisce mai di dove è di casa... A volte abita con Topolino (il quale a volte ospita Tip e Tap, altre no...), altre con Pippo...

      Elimina
    3. In realtà Gancio è nato come animale domestico di Pippo: era proprio un pennuto sul trespolo, per intenderci. Poi pian piano si è evoluto diventanto una doppia anomalia dell'universo Disney; infatti:
      - è l'unico che ha cambiato "natura" (per intenderci, è come se Pluto pian pianino diventasse.. un altro Pippo)
      - pur essendosi antropomorfizzato, mantiene alcune pecularietà animali come il volare (p.es.: Paperino non vola, o meglio svolazza, e, come ricorda Bisio, non si pone problemi a mangiare tacchino e pollo arrosto)

      A casa di Topolino, che io mi ricordi, vi risiede solo Gancetto, non Gancio.

      Elimina
    4. Buondì!
      Me ne son venuti in mente due che non sopportavo: Topolino Kid e Pippo-sei-colpi, non veri e propri personaggi ma la versione western di T e P (forse loro antenati?) Volevano forse essere la versione "parodistica" delle situazioni texiane, ma non mi facevano ridere...
      E allora mi son detto: chissà se a Salvatore, invece, piacevano... :-)

      Elimina
    5. Li han ricicciati fuori di recente, con tanto della coyote mascotte Susanna!

      Elimina
    6. Ah, non me lo aspettavo. Avrei pensato che i bimbi di oggi non fossero molto in sintonia con l'immaginario western...

      Elimina
    7. A me piacevano Topolino Kid e Pippo sei colpi...ma soltanto perchè erano disegnati dal grande Giovan Battista Carpi :-)

      Elimina
    8. @ Rado: quindi Gancio e Gancetto sono due personaggi distinti?

      ---

      Di Topolino Kid e Pippo Sei Colpi ho solamente la storia con Jack la Vaporiera: non mi dispiacciono. Vorrei recuperare il recente volume dei Tesori Disney dedicato a loro, ma come arretrato non esiste e chi lo vende spara prezzi assurdi.

      Elimina
    9. @Gas: sì, dai ... Gancetto (lo ha già detto Rado) è il soprannome di Bruto, il figlio adottivo di Gancio il Dritto. Il quale Bruto, saltuariamente va in visita da Topolino, che in quelle occasioni lo ospita. Un po' lo stesso che accade per Tip e Tap, saltariamente ospitati (anche per lunghi periodi) dallo "zio" Topolino (tralasciando qui o dettagli, perchè in realtà Tip e Tap sono orfani e sono anche sopravvissuti a un sacco di loro "fratellini")

      Elimina
    10. Non lo sapevo! Nelle storie che ho c'è sempre quello col berretto al contrario, le mani nere (senza i tipici guanti Disney), che a volte è chiamato Bruto, altre Gancetto, altre Gancio il Dritto! Booh!

      Elimina
    11. Quello col cappello al contrario è Bruto, Gancio invece porta un baschetto blu (e ha il becco un po' più appuntito). Ma è davvero difficile distinguerli, a meno di vederli insieme :-)

      Elimina
    12. Eccoli qua: http://www.romanoscarpa.net/wp-content/uploads/2014/08/tutto-scarpa-32.jpg

      Elimina
    13. Ancor meglio: http://coa.inducks.org/hr.php?image=http://outducks.org/webusers/webusers/2008/02/it_cd_0116f_001.jpg&normalsize=1

      Elimina
    14. Ok, ho fatto un controllo su Inducks: nelle storie che ho, il comprimario delle storie di Pippo protagonista è quasi sempre Gancio (il Dritto), mentre quando il protagonista è Topolino si tratta di Bruto.
      In effetti a Gancio il berretto manca sempre ma credevo fosse una licenza del disegnatore...

      Beh, Retronika serve anche per imparare! ;-)

      Elimina
  5. Curiosità: perchè Pennnino, nell'immagine di apertura, è giallo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perchè nelle prime storie Brasiliane era proprio di quel colore

      Elimina
  6. Dato il mio abbandono di Topolino verso la metà dei '70, dei citati conosco direttamente solo Moby Duck ed Ezechiele e Compagni ( anzi, Compari ! ). Sarei dell'età giusta per conoscere anche le nipotine di Minnie, ma sinceramente non le ricordo...in genere quel tipo di storie non lasciava traccia ( poi ero, e sono rimasto, più un paperista ; spesso le storie topistiche le saltavo a pie' pari, quindi è anche possibile non abbia mai letto una storia con le due ).

    Gli altri - Pennino e OK Quack - li conosco solo di fama, per averne letto in rete ecc.

    Moby Duck era una presenza simpatica in sé - non mi sembra però che avesse tanti punti di contatto con BdF - ma concordo sul fatto che le storie fossero piuttosto sciape, non memorabili ( quelle dei miei tempi, perlomeno ).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Con Popeye aveva poco da spartire in effetti ma graficamente mi pare "ispirato"

      Elimina
    2. @ galerius: compravi Topolino ma saltavi le storie dei topi? Che senso ha, compravi un altro fumetto e facevi prima.
      Io ho mollato definitivamente Topolino quando mi capitò un albo in cui di Topolino non c'era la minima traccia! Uniche storie senza paperi avevano protagonisti Pippo e Minni.

      Elimina
    3. Che senso ha ( aveva ), dici ? Semplicissimo, la presenza dei Paperi.
      Se non ci fossero state le storie papere avrei probabilmente fatto come mi suggerisci :P

      Elimina
    4. Chiamandosi "Topolino" la rivista, mi aspetto che chi lo legga sia interessato al titolare... :-)

      Elimina
    5. Be', ai fumetti Disney di solito ti iniziavano in tenera età i genitori o qualche altra persona più grande, non è che un bambino di quattro/cinque/sei anni andava in edicola e sceglieva in base al titolo :D
      Dopodiché, una volta 'iniziato', sviluppavi precise preferenze. Io ho sempre preferito i Paperi, ma se li volevo leggere dovevo per forza comprare un libretto chiamato "Topolino".

      Di Topolino amo le storie classiche di Gottfredson e qualche storia del grande Scarpa, ma quando ero ragazzino Gottfredson non c'era - l'ho scoperto in seguito - e le storie topistiche erano, in buona percentuale, giallo-poliziesche, genere per il quale all'epoca nutrivo una vera e propria allergia.

      Elimina
    6. Anche io saltavo le storie del sorcio, il Topolino investigatore mi è sempre stato antipatico, amo soltanto il Mickey in mutandoni rossi dei cartoni vintage e quello di Gottfredson

      Elimina
    7. Quello di Gottfredson era un "working class hero" (infatti fa diversi mestieri), diciamo espressione di un'America rurale. Poi si imborghesisce... ogni bravo bimbo anarchico non può che preferire i paperi...Era insopportabile il Topolino detective infallibile, quello che capisce tutto, che fa saltare le serrature spezzando una matita per togliere la grafite e mischiarla col "mitico" salnitro grattato dalle pareti ottenendo polvere pirica, il Topolino "precisino" come dice qualcuno... Ma tante storie degli anni 50-60 con Topolino detective meno "precisino" non sembrano affatto male. Ne cito una per tutte: "Topolino e la città cavia" (1966) di Bottaro. E' anche vero che a quei tempi il grosso del lavoro (comico) lo faceva Pippo. Io non saltavo le storie del topo per non perdermi la follia di Pippo, che rifulgeva ancor di più accanto al sorcio...
      Alcune storie poi erano obiettivamente molto belle come quella "hitchcockiana" dove lui soffre di vertigini e nausea rivivendo un trauma della sua prima infanzia...

      Elimina
    8. Non dico che fossero sempre brutte le storie italiane di Topolino, concordo con te che il topogott fosse un eroe popolare, selvaggio e simpatico. Mi pare che nell'ultimo Topolino ci si sia allontanati un po dalle storie giallissime per Mickey, adesso si gioca un po di più con Topolino con storie che virano al divertente. Paperino è però sempre Paperino...

      Elimina
  7. Vero!
    Ricordo l'ultima apparizione di Ok Quack: era uno scugnizzo all'epoca... sono passati quasi quindici anni!

    RispondiElimina
  8. Non dimentichiamoci di Buci (Bucky Bug) un personaggio letteralmente sparito da più di sessantanni se non avessi avuto la fortuna di possedere un paio di numero di Topolino risalenti all'infanzia di mio padre neanche conoscerei un personaggio con un grande potenziale per storie tipo puffi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello il maggiolino Buci, mi pare che in Italia non sia mai stato utilizzato da nessuno, solo storie americane...un antesignano dell'ape maia televisiva (il romanzo dell'ape maia di Waldemar Bonsels è del 1912)

      Elimina
  9. Per chi l'aveva citato prima: Gilberto è apparso nel n. 3055 del Topo in edicola a giugno 2014 (prima dei Mondiali, insomma).

    RispondiElimina
  10. Visto che questo è diventato un bellissimo post-fiume su topi e paperi ne approfitterei per chiedere il vostro parere su un libro che tanti anni fa (anni novanta) ho consumato con gli occhi a forza di leggerlo, quasi una "bibbia" per me: "Introduzione a Paperino: fenomenologia sociale nei fumetti di Carl Barks" di Paolini - Marovelli - Saccomano (Sansoni, 1974).
    Mi è venuta questa curiosità perchè mi sembra che ultimamente sia piuttosto "odiato" su Internet. Chi di voi lo ha letto e cosa ne pensate? Non picchiate troppo forte, ho appena mangiato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ogni appassionato di Barks dovrebbe avere questo volume, se non altro per il fatto che è, credo, l'unico saggio sistematico sul cartoonist ( io l'ho preso all'epoca della sua uscita, nel '74, o '75 ).
      Certo, appartiene in pieno alla sua epoca...e certe interpretazioni sembrano davvero un po' forzate ( voler ad esempio "arruolare" Barks nella famiglia marxista, quando è chiaro che Barks fa semplicemente della satira disincantata e universale ).
      Però c'è una tale messe di analisi, notazioni, riassunti, elenchi che è sempre un piacere riprenderlo in mano e sfogliarlo.

      Elimina
    2. Chiedo scusa, mi devo correggere : c'è anche un altro saggio dedicato a Barks...pubblicato da Prospettiva Globale Edizioni, si intitola "Carl Barks il Signore di Paperopoli". Autore Thomas Andrae.

      Elimina
    3. Ti ringrazio galerius, è più o meno come la penso io.
      Grazie a gas75 comunque, ho scoperto che c'è almeno un errore nel libro.
      Gli autori affermano che Cuordipietra e Rockerduck sono lo stesso personaggio, perché confondono la prima storia di Rock (ZP e la superbenzina) con l'ultima storia di Cuordipietra (ZP tutto per la concessione). Grazie gas75!
      PQR il marxismo, credo sia una delle cause per cui oggi questo libro è poco amato, ma è uno sbaglio perché in realtà i tre autori, introducendo la differenziazione fra marxismo e "barksismo"), smontano alcune interpretazioni precedenti, quelle sì campate in aria.
      Per esempio i Bassotti non sono più, per loro, "membri delle classi oppresse che reagiscono spontaneamente", ma fior di delinquenti, felici di esserlo!
      Altre loro chiavi di lettura (il Gongoro, le autorità di Duckburg) sono secondo me molto abili.
      Grazie ancora a tutti!

      Elimina
    4. "Nell'ultima sua storia Rockerduck appare ringiovanito, è un insipido elegantone, un businessman di pretta marca inglese"...
      E' vero, grossa cantonata da parte dei nostri, che hanno pensato a un restyling :)

      A me già allora la cosa sembrava strana, anche perché avevo letto una storia italiana - disegnata da Carpi mi sembra - con Cuordipietra, che risultava chiaramente un altro personaggio rispetto a Rockerduck.

      Elimina
    5. GRAZIE galerius!
      Ho fatto ricerche e ho visto che la storia che citi è "paperino e i candidati al CIAO" e dovrebbe essere in "Mondo papero", uno dei pochi classici paperinici che non ho mai avuto.
      Mi sembra di averlo visto proprio giorni fa da un bancarottolaio, e sai che c'è? Domattina LO VO A COMPRARE !
      Scommetto che lo pagherò il doppio, perchè iniziano i Comics, ma il Flintheart di Carpi lo voJo, mamma !
      Comunque, errore perdonabile quello dei tre visto che i nomi erano tantini: Polidoro Orifiamma, Rupedor, ecc.
      Sull'onda logorroica - emozionale, sto rileggendo Introduzione a P. ... Quanto romanticismo e poesia nella loro analisi a "Donald duck in old California", altro che marxismo... forse Barks la pensava davvero così.
      E comunque grande onore, per avere fatto il primo serio tentativo di dare a Barks la statura autoriale che merita in un tempo in cui tanti "intellettuali del fumetto", compagni o meno, lo consideravo un povero bischero sottopagato che disegnava paperi...

      Elimina
    6. Sono contento di questa fortunata coincidenza, che bello quando capitano !
      E' proprio su quel vecchio classico che devo averla letta anch'io, la copertina mi è familiare.
      Non ho più avuto modo di rileggerla da allora, ma ho il ricordo di una storia piacevole, e poi Carpi, e be'...assieme a Scarpa è er mejo der mejo.
      Il vecchio Pietrino era disegnato con assoluta fedeltà a Barks, mi pare di ricordare...

      Elimina
    7. Mannaja ho più di 30 classici prima serie ma Mondo Papero no. Urge recupero.

      Elimina
  11. Alcune storie poi erano obiettivamente molto belle come quella "hitchcockiana" dove lui soffre di vertigini e nausea rivivendo un trauma della sua prima infanzia...

    Topolino e la collana chirikawa: non a caso di Romano Scarpa. Segna, fra l'altro, l'esordio di Zia Topolinda e di Trudy. Per quest'ultima, se sapesse che in USA al suo Pietruccio hanno affiancato la madre di Pj :-)

    RispondiElimina
  12. Εu sou regular visitante, сomo está todo mundo?
    Іsto n Postado neste local é realmente agradável .

    RispondiElimina
  13. great points altogether, you simply won a new reader.
    What would you suggest in regards to your put up
    that you made a few days in the past? Any positive?

    RispondiElimina
  14. Eu estou indo avisar minhas irmãs que leiam seu site regularmente para
    que estejam sempre atualizados com as noticias mais recentes
    !

    RispondiElimina
  15. Muito bom Teu ponto de vista. Eu gosto bastante deste tema e procuro ver sempre
    que posso. Acabei de colocar Teu weblog nos meus favoritos,
    irei acompanhar tuas novas postagens. Grato!

    RispondiElimina
  16. Nom officiel : Le Dojo Manga - Site perso.

    RispondiElimina