Se c'è un motivo perchè il mio Geppo preferito è quello del Dossi è perchè Sandro è quello che ne ha curato più il background. C'è molto da dire se il vero autore di un personaggio sia quello che ne ha inventato la fisionomia o quello che lo ha amato a tal punto da renderlo vivo. Ci sono casi come quello di Popeye o Paperone, dove Sangendorf nel primo caso e Don Rosa nel secondo, venuti dopo Segar e Barks hanno approfondito quel che avevano lasciato i creatori. Nel caso di Geppo il creatore aveva lasciato ben poco. Carpi aveva dato una traccia, un diavolo buono, ma non aveva approfondito più di tanto le origini, l'indole e le caratteristiche di Geppo. Sangalli fece tanto, il pantheon infernale, l'evoluzione grafica di Satana, Salvatore, Caligola e chi più ne ha più ne metta, ma Pier Luigi è un artista d'azione, le sue storie erano piene di randellate, scherzi e risate.
28/01/15
Il bellissimo Popeye di Sergio Ponchione
Una bella chiaccherata in quel di Bergomix l'ho fatta anche con il bravissimo fumettaro astigiano Sergio Ponchione, che mi ha lusingato dicendo di essere uno dei lettori di Retronika. Il motivo?
Anche lui, come noi ama Popeye in maniera viscerale e tutto il fumetto classico. Si è parlato di Segar, Zaboly, Sagendorf, London, Eisman e di tutti gli altri disegnatori di Braccio Di Ferro. Sergio era contento di essere accanto al mostro sacro Dossi, anche lui era un fan Bianconi ed ha comprato persino un paio di tavole originali e, l'ormai rarissimo, Geppo Inferno 2000. Sono rimasto affascinato da questa fantastica splash page che Ponchione ha realizzato per un volume celebrativo dedicato dai francesi al marinaio . Il titolo dell'albo è "Revoilà Popeye" ed è stato stampato da Onapratut nel 2012. Sergio mi raccontava che in Francia non si sono posti molti problemi di diritti per realizzare il volume, basandosi sulla famosa leggenda (?) del web che il Popeye in Europa ha i diritti scaduti e volendo si possono realizzare cose nuove, chissà perchè in Italia di Braccio invece non si vede più nulla.
27/01/15
Un pomeriggio con Sandro Dossi.
Ormai con Sandro ci si vede spesso, grazie all'Associazione Culturale Bergomix. Dossi è stato il mio primo contatto Bianconi, da sempre presente su Facebook è stato una sorta di "mentore" di Retronika ed ha spesso colmato le mie lacune e perplessità in relazione a storie e disegnatori.
Penso che non andrò mai a Lucca Comics, preferisco cose locali e casarecce come le manifestazioni di Leonardo Monzio Compagnoni, per il semplice fatto che c'è sempre tanta gente ma mai caos , un'occasione per una bella chiaccherata con gli autori, senza bisogno di prendere il numerino e con un'atmosfera da caffè e pasticcini in salotto che meglio si presta alla mia indole. Da anni raccolgo gli aneddoti del buon Sandro e questo capitolo di "un pomeriggio con..." si apre con gli esordi di Giorgio Cavazzano.
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"Quasi" tutti i personaggi disegnati da Dossi |
Non molti sanno che il maestro Disney (che tutti copiano a nostre spese, nessuno è pari all'originale...sia detto), come mi raccontò anche Alberico Motta in una mail, esordì come assistente dello sfortunato Luciano Capitanio.
25/01/15
La recensione di una recensione ovvero la stima che provo per Fumetti Di Carta
Orlando Furioso, un omone immenso degno del nome che porta, secondo me uno dei miglior Blogger di fumetti esistenti sulla piazza, ha la capacità di interessare, dote non di tutti. Non è come me, che a volte porgo dei post di due righe per il solo piacere di farlo e condividere una passione o una idea, ma è analitico e preciso. Sviscera un albo e trasmette le sue emozioni con semplicità. Mi ha fatto acquistare robe che non avrei mai tenuto in considerazione e devo dire che non sono mai andato in contrasto con le sue idee. Pane al pane e vino al vino, se Fumetti Di Carta scrive che una cosa è bella, lo è, punto. Quando ieri ho letto la sua recensione di "Da Braccio Di Ferro a Provolino" ho provato un moto d'orgoglio misto a commozione, mi ha fatto capire che la mia deliziosa fatica, non è stata una cosa rivolta soltanto a me stesso e alle mie voglie e passioni, ma che alcuni attendevano il libro e sono stati felici di venirne in possesso.
23/01/15
10 cose che mi piacerebbe (ri) trovare in fumetteria
So stufo della solita fuffa e quando leggo il Preview invidio gli americani. E' mai possibile che si debbano ristampare ad libitum Alan Ford, Tex, Topolino e Kriminal? So stufo pure della Marvel e della Dc che ogni paio d'anni azzerano la continuity e non mi danno il tempo di affezionarmi ai nuovi personaggi che...taaac..morti ammazzati. Rimpiango un po le edicole degli anni novanta quando arrivava di tutto, anche le cose più di nicchia come Lady Death, Shi, Faust e Luther Arkwright. Cosa mi piacerebbe leggere mo?
Presto detto:
1) Le saghe godzillesche IDW, scritte e disegnate benissimo e dove fanno capolino tutti i mostroni della TOHO. Un Gojira cupo e divino, vera forza della natura che ha anticipato come atmosfere il film del 2014, anche se nelle fattezze il rettilone ricorda quello visto nel bel "Millenium" uscito una quindicina di anni fa.
3) Le storie di Barney Bear e Benny Burro di Carl Barks. Dei due personaggi ho letto tante avventure sugli albi Cenisio degli anni sessanta/settanta di Tom & Jerry ma mi piacerebbe sapere quali sono state realizzate da Mr. Calisota. Mi sto rendendo conto, tenendo conto dei primi 3 volumi indicati di volere un IDW Italia.
Presto detto:
1) Le saghe godzillesche IDW, scritte e disegnate benissimo e dove fanno capolino tutti i mostroni della TOHO. Un Gojira cupo e divino, vera forza della natura che ha anticipato come atmosfere il film del 2014, anche se nelle fattezze il rettilone ricorda quello visto nel bel "Millenium" uscito una quindicina di anni fa.
2) Una bella integrale di Li'l Abner (IDW) del grandissimo Al Capp, un autore che ha le stesse qualità di Eisner e Frazetta ma che sulla carta d'identità è indicato come umorista. Le storie divertentissime di questi montanari non le leggo dai tempi del fantastico LINUS "dei fumetti" e senza inutile politica
22/01/15
Sandro Dossi per voi il 24 e il 25 Gennaio al centro commerciale Le Due Torri di Stezzano.
Il caro maestro sarà disponibile in quei due giorni, come al solito prodigo di sketch per tutti gli appassionati. Saranno disponibili tavole originali per l'acquisto. Tutto questo sempre grazie all'Associazione Culturale Bergomix
20/01/15
Domani sto in tv
Domani pomeriggio sarò ospite di Riccardo Catani nella trasmissione "CIAO GENTE" (17:30-19:00) per parlare un po del libro "Da Braccio di Ferro a Provolino il fumetto umoristico dimenticato". Canale Seilatv , 216 del digitale terrestre Lombardo.
19/01/15
Un pomeriggio con Pier Luigi Sangalli.
Grazie all' Associazione Culturale Bergomix ieri pomeriggio presso il centro commerciale Le Due torri di Stezzano c'è stato un incontro con l'autore Bianconi. La cosa che mi ha più colpito è la quantita di gente che si è fermata interessata e che tutti gli ultratrentenni ricordavano Geppo, Abelarda e Braccio di Ferro con affetto, la stessa Elisabetta (figlia di Pier Luigi) mi ha detto che hanno venduto più materiale originale lì, nel centro commerciale, che non a Lucca Comics, il che fa pensare a quanto fossero orgogliosamente "Pop" i nostri amati giornalini comici per ragazzi, che i loro luoghi non saranno mai quelli delle librerie d'essai e che, con piacere, non saranno mai scambiati per le odiose e tronfie "Graphic Novels" con cui si impastano la bocca quelli che si vergognano di dire FUMETTO (tutto maiuscolo). E' stata un ottima opportunità per una lunga chiaccherata con il più prolifico, insieme a Nicola Del Principe, tra gli autori della famosa casa editrice. Pier Luigi, nonostante l'età e ferreo come il Popeye italiano che ha portato avanti per migliaia di tavole, sin dalla prima storia e fino alla fine della serie avvenuta ormai 15 anni fa. Aneddoti a non finire che in base ai ricordi del lungo colloquio tenterò di trascrivere, a mò di appendice di "da Braccio di Ferro a Provolino", è mia idea integrare, se possibile,le informazioni "a posteriori" sul Blog. Spesso mi hanno rimproverato di aver dato poco spazio alla storia dell'Edizioni Bianconi ed ai suoi autori nel mio libro, ma è stata soltanto una questione di "spazi", quella era una piccola enciclopedia dei personaggi ed avevo a disposizione soltanto 150 pagine (poi diventate 164) e per poter fare qualcosa di semicompleto, con storie consigliate e cronologie ho sacrificato un po di "romanzo". Sarebbe bello un giorno poter scrivere qualcos'altro incentrato soltanto sui ricordi degli autori, con la loro collaborazione, speriamo che qualcuno sia interessato e proponga la cosa, io sto qua sulla riva del fiume di dati. Iniziamo con qualche chicca aneddottica. Avete idea di quanto fosse diventato ricco grazie ai fumetti Renato Bianconi? Molto. Sia Sangalli che Dossi e Motta mi hanno raccontato di quella volta che, stanco della visuale occupata , Renato Bianconi decise di far "piallare" un colle che nascondeva il panorama davanti alla terrazza della sua villa. Renato poteva a suon di dindi e riuscì persino ad riacquistare con gli anni, bonificare e ristrutturare tutte le proprietà che aveva perso la sua famiglia.
16/01/15
Popeye the Sailor Meets Sindbad the Sailor (1936) *****
Forse il più bel cartone animato dei fratelli Fleischer. Non mi stancherò mai di vederlo su Youtube dove ultimamente sono apparse versioni video restaurate e con una bella risoluzione che ci fa godere appieno dei meravigliosi colori di un opera strepitosa del 1936. Al cinema, in italiano, ricordo di averlo visto ad appena 4 anni, con il mio babbo, nel film compilation "Le nuove avventure di Braccio Di Ferro" del 1975. Come scordare la meravigliosa caverna tridimensionale di Sindbad? Tutto era "vero" realizzato con miniature e le "cells", animate con pazienza a passo uno, passavano su di un pannello di vetro tra lo sfondo e la telecamera.
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Siamo sicuri che il digitale sia sempre meglio di pennelli, plastilina e olio di gomito? |
14/01/15
Piogge di maiali e cigni vigilantes sotto "L'occhio dell'intrepido" le retronews di Alvaro Mairani del 1959
Era d'obbligo, in quasi tutte le riviste degli anni cinquanta e sessanta, inserire come ultima copertina una bella illustrazione di artista dotato. Negli Albi dell'Intrepido questo compito era affidato all'eccellente Alvaro Mairani scomparso nel 1996. Ecco una carrellata di folli retronews dell'anno 1959.
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Bugs Bunny |
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Chissà cosa avrebbero fatto i Yoruba se al posto del leopardo ci fosse stato il video "Anaconda" con Nicki Minaj |
Pier Luigi Sangalli per voi il 17 e il 18 gennaio 2015 a Stezzano (Bg)
Il maestro Bianconi sarà presente, invitato dal gentile Leonardo Monzio Compagnoni, patron dell'Associazione culturale Bergomix, presso il centro commerciale Le Due Torri di Stezzano.
Io spero di esserci.
13/01/15
Lupin VIII, manga e serie animata (1982)
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Poster Promozionale |
Eccolo qui il pronipote di Lupin III, targato 1982. La storia si svolge cinque generazioni dopo quella della serie originale e precisamente nel 22° secolo, all'incirca nell'epoca Doraemon. La cosa più sconvolgente è che Lupin in questa serie non è più un criminale ma un timido investigatore privato. Jigen ha le pistole di Capitan Futuro e Goemon, indossando un costumino alla "5 Samurai". utilizza una spada laser come gli Jedi
11/01/15
La Brioche presenta Zuzzurro & Gaspare "Salve...sono il Titolo" disegni di Silver (1988) ***1/2
Pubblicato da Rizzoli, questo è il secondo libro con i deliziosi Zuzzurro e Gaspare disegnati da Silver. Ahimè non sono invecchiate benissimo le gags pubblicate nel volume, troppo legate al periodo di produzione. Le battute sono troppo eighties, riguardano spot, manie, programmi televisivi di quel periodo e molte non sarebbero capite da un lettore giovane. Io che son vetusto, invece, ho apprezzato questo viaggio nella memoria comica. Silver tratteggiava perfettamente sia Nino Formicola (Gaspare) che il compianto Andrea Brambilla (Zuzzurro), sembrava li avesse creati lui, in alcune tavole fanno anche la comparsata i personaggi della fattoria McKenzie in ruoli diversi da quelli usuali interpretati nel mondo di Lupo Alberto.
09/01/15
Ugo Pirro: Soltanto un nome sui titoli di testa (i felici anni Sessanta del cinema italiano) - Einaudi Tascabili 582 - 1998****
Per sapere chi era Ugo Mattone in arte Pirro fate un salto su Wikipedia.
Mai titolo fu più forviante per un libro. Tutto erano tranne che felici gli anni sessanta del nostro cinema, fortemente politicizzato e come adesso in mano ad una casta forte e gelosa. Un periodo in cui il Neorealismo era per il cinema italiano una prigione stilistica dalla quale non si poteva fuggire e dove era complicato poter produrre un film che parlasse male dell'esercito italiano e gli orrori perpetrati in Grecia dai nostri soldati durante la seconda guerra mondiale, in barba al plasticoso Mediterraneo di Salvatores. Scoprirete che molte pellicole accreditate a taluno non lo erano realmente. Ci sono Fellini nascosti, il flop degli esordi cinematografici di Alberto Sordi. Si parla di Vittorio De Sica, della Magnani, Zavattini, Monicelli, Pasolini e la Mangano.
07/01/15
Devilman Saga, le prime immagini del nuovo lavoro di Go Nagai.
Se avevate dubbi sul fatto che Go Nagai terminerà o no Grendizer Giga, rafforzateli. Sul primo numero 2015 del nipponico Big Comic è iniziata una nuova saga del "Grande Uomo Diavolo".
06/01/15
Luca Montagliani, cosa ne pensa di "Da Braccio Di Ferro a Provolino"...(e tante altre cose sul fumetto umoristico italiano)
Avevo fatto uno scambio "culturale" con il buon Laca, il mio libro Bianconi in cambio del Cucciolone di Rebuffi. Mr. Annexia ha colto tutto lo spirito ed il cuore di queste operazioni per noi custodi del ricordo:
"Oggi ho letto per intero il volume “Da Braccio di Ferro a Provolino”. Di sottofondo i primi dischi di Pino Daniele, doveroso omaggio alla sua indispensabile, ironica malinconia. Ho passato un bel pomeriggio. Ho sorriso diverse volte e scoperto diverse cosette curiose.
Il libro di Salvatore Giordano è necessario.
Necessario per diversi motivi. Nel marasma del fumettomondo (si si, lo chiamano così da diversi anni), pieno di sparate, urla, graphic novel e centinaia d’indispensabili capolavori (opinabile, soggettivo, ironico?), un volume del genere bisognava farlo. Doveva esistere. Un piccolo grande lavoro d’archivio, scritto di stomaco e di cuore, senza la pretesa di essere esautivo o illuminato saggio di millemila pagine.
05/01/15
15 assurdi prodotti venduti per corrispondenza dalla Honour House Prod. Corp. negli anni settanta
Honour House Prod. Corp. era una delle sorelle americane della nostrana Same Govj, ma i prodotti venduti sui giornalini U.S.A. battevano per follia e pericolosità le cialtronate che erano pubblicizzate su Diabolik ed il Monello. Partiamo con questa carrellata di follie che ho trovato su "Magilla Gorilla" n.2 del 1971 pubblicato da Charlton.
Avete sempre pensato che Xavier sia più figo di Gambit? Questo è quello che fa per voi, Skin Head Wig, ottimo per fare il cosplay di Edi, l'aiutante di Archimede Pitagorico, alla prossima Lucca Comics.
Lo spam con Raoul Bova che vi promette di guadagnare un fantastiliardo al giorno è roba per utonti. Eccola qui la vera soluzione alla "crisi". Il Money Maker. Infila un pezzo di carta bianca e dall'altro lato della macchinetta esce un bel dollarone.
Joy Buzzer, le origini di Electro
I sempre classici occhiali a raggi X, l'invenzione più desiderata da tutti gli uomini della terra e che gli scienziati si rifiutano di produrre. Se esistessero sul serio penso sarebbero l'oggetto più venduto di tutti i tempi in barba agli smartphone.
Avete sempre pensato che Xavier sia più figo di Gambit? Questo è quello che fa per voi, Skin Head Wig, ottimo per fare il cosplay di Edi, l'aiutante di Archimede Pitagorico, alla prossima Lucca Comics.
Lo spam con Raoul Bova che vi promette di guadagnare un fantastiliardo al giorno è roba per utonti. Eccola qui la vera soluzione alla "crisi". Il Money Maker. Infila un pezzo di carta bianca e dall'altro lato della macchinetta esce un bel dollarone.
Joy Buzzer, le origini di Electro
I sempre classici occhiali a raggi X, l'invenzione più desiderata da tutti gli uomini della terra e che gli scienziati si rifiutano di produrre. Se esistessero sul serio penso sarebbero l'oggetto più venduto di tutti i tempi in barba agli smartphone.
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