Per chi non lo sapesse Federico Cenci ha aperto una casa editrice e da un tipo come lui non ci si poteva aspettare altro che il recupero di almeno una parte dei personaggi bianconiani.
Vi copio ed incollo il comunicato stampa appena arrivatomi:
Squillo
di trombe! Rullo di tamburi!
Cliquot
è lieta di annunciare il ritorno di
PINOCCHIO
di
Sandro Dossi e Alberico Motta
nella
collana Segni n.1
Alberico Motta (Monza,
1937) inizia l'attività di fumettista nel 1952, ancora studente, collaborando
con l'Editrice
Dardo dove ha occasione di crescere professionalmente realizzando copertine di
Blek e Miki, fino a esordire
con storie comiche su Cri-Cri e Chicchirichì. Firma poi alcune storie di
Cucciolo e Tiramolla per l'Alpe
prima di accasarsi stabilmente presso le Edizioni Il Ponte di Bianconi. Per
l'editore milanese Motta crea
suoi personaggi (Pierino, Napoleone Sprint, Nerone, Ursus e altri) e scrive
sceneggiature per innumerevoli
personaggi, da Geppo a Braccio di Ferro, da Soldino a Trottolino, da Felix a
Tom e Jerry, lanciando
successi come Provolino e Pinocchio. La sua ultima creazione per Bianconi è la
serie di culto Big Robot.
Negli anni Ottanta collabora con la Disney per Topolino e altre testate,
realizzando poi anche fumetti per
l'estero (Fix und Foxi) e collaborando a varie testate di giochi ed
enigmistica.
Sandro Dossi (Monza,
1944) ha iniziato la carriera di disegnatore nei primi anni Sessanta
inchiostrando le tavole di Pierluigi Sangalli per l’editore Bianconi, passando poi a
realizzare storie del Gatto Felix. A partire dal 1966 diventa uno degli autori
di punta
di Braccio di Ferro e Geppo, collaborando contemporaneamente a innumerevoli
altre testate della casa editrice milanese, da Chico a Pinocchio, fino a Tom e
Jerry. Nel 1980 entra nello Staff di If, tramite il quale inizia a lavorare per
le pubblicazioni
Disney, collaborazione terminata nel 2006 dopo circa 200 storie a fumetti.
Negli anni Novanta ha disegnato per Il Corriere dei Piccoli, Tiramolla, Topo Gigio,
Prezzemolo. Più recentemente ha realizzato albi gioco per l'infanzia per DeAgostini,
Play Press e altri editori.
Un
incontro con Napoleone, una gita a Venezia, un viaggio in un futuro
popolato da robot… Se siete ultraquarantenni probabilmente ricorderete
le avventure incredibili e anche un po’ bislacche del
Pinocchio
a fumetti dell’Editoriale Metro, altrimenti… non potete immaginare
quello che combinerà il burattino di legno assieme agli altri
celeberrimi personaggi collodiani.
Se
volete scoprirlo, però, potete partecipare alla raccolta fondi per il volume
di 192 pagine che raccoglie le migliori storie fra quelle pubblicate
nella metà degli anni Settanta dalla compianta casa editrice
di Renato Bianconi (la stessa di Braccio di Ferro, Geppo,Felix),
selezionate direttamente dai due autori Sandro Dossi e Alberico
Motta, e curata da Federico Cenci e Andrea Leggeri, con la prefazione
di Luca Boschi. E
oltre al volume cartaceo, potete anche scegliere l’edizione ebook
limited
con 2 storie extra, e prenotare disegni con dedica e tavole originali!
Dal
23 settembre su www.produzionidalbasso.com
Info
e dettagli su www.cliquot.it
email
redazione: cliquot@cliquot.it – email ufficio stampa: ufficiostampa@cliquot.it
Un
approfondimento sul personaggio
— C’era una volta...
— Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.
— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di
legno.
Questo
l'incipit del più celebre testo della letteratura italiana per ragazzi, anche
se al Pinocchio di Carlo Collodi questa etichetta sta decisamente stretta.
Perché se il noto burattino ha superato i confini nazionali vantando
centinaia di traduzioni in tutto il mondo e innumerevoli trasposizioni
cinematografiche, teatrali e televisive (a cartoni animati e
non),
divenendo una vera e propria icona per il mondo dell'infanzia, l'opera
di Collodi è un romanzo dagli infiniti livelli di lettura, fotografia di
una poverissima Italia preunitaria in cui fame e miseria segnano l'esistenza
delle classi più umili, in cui il Potere con la P maiuscola è
spesso
tiranno e in cui i sogni e la speranza sono talvolta tutto ciò a cui ci si può
aggrappare. Anche
il Pinocchio a fumetti firmato da Alberico Motta e Sandro Dossi, pur
essendo stato realizzato espressamente per un pubblico di ragazzi negli
anni Settanta, offre un intrattenimento non privo di spunti apprezzabili
dal lettore adulto che può cogliere, tra le pieghe di un racconto
fatto di avventura e comicità, cenni di critica sociale e politica sull’Italia
di allora accanto a tematiche universali quali il confronto tra il mondo
dell'infanzia e quello degli adulti, le difficoltà dell'educazione e della
crescita in una realtà quasi mai a misura di bambino. Fu
l'editore Renato Bianconi (lo stesso di personaggi umoristici molto popolari come
Geppo, Braccio di Ferro, Provolino, Soldino, Felix e tanti altri) a portare in edicola Pinocchio nel 1974, affidandone la realizzazione ai principali autori della sua
scuderia. Oltre ai citati Motta (che firmò tutte le sceneggiature) e Dossi (disegnatore
di moltissimi episodi) ricordiamo Tiberio Colantuoni (che definì graficamente
il personaggio), Pierluigi Sangalli e Umberto Manfrin, più Nicola Del
Principe che qualche anno più tardi, su volere dell'editore, mutò radicalmente lo
spirito e la linea grafica della serie. Quello
proposto in questo volume è il Pinocchio bianconiano più autentico, quello che coniuga
uno sguardo disincantato sul reale a un sano “ribellismo giovanile”, quello
capace di trasportare il protagonista in luoghi ed epoche lontane dal contesto
originario del romanzo mantenendone intatto lo spirito libertario, anzi
esaltandolo
agganciandolo a temi attuali tanto negli anni Settanta quanto oggi.
Abbiamo
scelto 9+2 storie firmate da Motta e Dossi tra le più significative nella loro
vasta produzione, per proporre una selezione apprezzabile sia dai bambini di
oggi che da quelli di allora. Ristampare
il Pinocchio delle Edizioni Bianconi nel 2015 significa
riportare alla vita editoriale un fumetto assente dalle edicole
da oltre vent'anni, ricercato dai collezionisti (che hannoriscoperto
negli ultimi tempi altri eroi di culto dell'editore come Geppo
e Nonna Abelarda), mai proposto prima in veste libraria. Cliquot
lo fa, coerentemente con la sua linea editoriale votata al recupero
e alla riproposta di gemme letterarie del passato, con un
volume in bianco e nero di 192 pagine di formato leggermente
più ampio dell'originale, per meglio apprezzare iltratto
degli autori (tutte le tavole sono state scansionate e restaurate
da Motta e Dossi partendo dagli originali dell'epoca), arricchito
da un ampio apparato storico-critico, testimonianze degli autori,
illustrazioni, riferimenti bibliografici.
Bentornato, Salvatore!
RispondiEliminaCominciavo a preoccuparmi.
ci sono ci sono, la vita ed il lavoro reale hanno preso il sopravvento (il che non è un male). Piano piano vedo di rimettermi in riga.
EliminaBella notizia!
RispondiEliminaBentornato anche da parte mia !
RispondiEliminaIl Pinocchio Bianconi non l'ho mai letto, ma ogni riproposta è comunque la benvenuta, specialmente se c'è un lavoro certosino di recupero dietro.
Ciao! E' un crowfounding, speriamo bene per Motta e Dossi.
EliminaNoi ci siamo sentiti privatamente durante l'estate, comunque bentornato online. ^_^
RispondiEliminaSul Pinocchio della Bianconi non ho granché da dire, non essendo mai stato tra le mie letture... -_- In ogni caso qualunque ritorno cartaceo di questi personaggi è benvenuto!
Magari un giorno stampassero un libro "malloppone" (tipo quello uscito oggi dedicato a Mister No) con le storie preferite e scelte da noi e non soltanto quelle recuperate o scelte da autori o editori.
Grazie Salvatore per il post.
RispondiEliminaIl progetto è partito, si trova al sito https://www.produzionidalbasso.com/project/pinocchio-di-sandro-dossi-e-alberico-motta/
Ora lo so che voi una copia la prenotate di sicuro ;) Grazie di cuore, ma fareste un dono grandissimo a me e agli autori anche se ci aiutate a spargere la voce il più possibile, di persona, nei social e ovunque potete!!
Una bacchetta magica per "Un mondo migliore" l'ebbe in mano anche Provolino, prima o dopo Pinoccho? Stessi autori? Tornando a Pinocchio, qual'era il titolo dove si parlava di Colpo di Stato?
RispondiEliminaGrazie, complimenti. Ciao.
Viva.Carraxera
Prima Provolino, come scrivo qua: http://retronika.blogspot.it/2014/05/storia-completa-pinocchio-in-un-mondo.html
EliminaGrandi auguri al progetto :-)
RispondiEliminaNel mio blog (sì, ho scritto un nuovo post!!) ho raccontato la storia che mi ha portato fin qui al crowdfunding di Pinocchio :)
RispondiEliminahttp://chico-fumetti.blogspot.it/2015/09/pinocchio-di-sandro-dossi-e-alberico.html