15/03/16

Topolinix e lo scambio di Galli (Faraci-Ziche) 2016****


Che meravigliosa storia hanno sfornato Tito Faraci e Silvia Ziche. L'ultimo numero di Topolino (il 3146) va acquistato senza indugio. I due autori mi hanno felicemente spiazzato, utilizzando il cast di Topolinia in maniera per nulla prevedibile. 

Io, privo di fantasia, mi sarei aspettato che in questo omaggio ad Asterix il sorcio facesse coppia con un Pippobelix, invece no, nel ruolo del baffuto sgranocchiacinghiali troviamo il perfido Gambadilegnix che si comporta sanamente da "Pietro", mentre l'allampanato Goofy fa la parte del druido. 




Le gag non sono per nulla scontate anche se sono ovvie le storie-riferimento di Asterix che Tito ha preso come spunto, le battute migliori persino di quelle del nuovo acquisto Sio (devo dire però che il youtuber ha dato una bella scossa all'immoto mondo Disney, ci voleva il suo recente apporto) e il tratto della Ziche non è pesantemente citazionista come sarebbe stato quello di un disegnatore classico a caso che avrebbe rubato a man bassa dalle tavole di Uderzo


Il dinamico duo è riuscito persino a rendermi simpatico Topolino, impresa che ritenevo impossibile. 
Le citazioni non si fermano al meraviglioso mondo delle BD, quando Pippix prova a realizzare la pozione della super-forza come ingrediente chiede anche degli "Spinaci", cosa che mi ha fatto sorridere di gusto.


Perfettamente a suo agio Macchia Nera nei panni di ufficiale Romano, in parte Sgrinfia nel ruolo di emulo di Assurancentourix e persino Basettoni come capo del villaggio gallo degli animali antropomorfi pare interpretare il ruolo della sua vita. Coraggiosa l'idea di Tito Faraci e Silvia Ziche di non aver utilizzato gli abitanti di Paperopoli per questa avventura. I pennuti sono più avezzi a parodiare e di solito con ottimi risultati, però, trattandosi Asterix di un personaggio comico era forse più originale prendere la gang dei "gialli", cosa che hanno fatto gli artisti Disney coinvolti.




"Topolinix e lo scambio di Galli" non merita lo spoiler ed è storia che va goduta, ammetto di averla letta la prima volta a "scrocco" da un amico ma stamattina sono passato subito in edicola per far mio l'albo di Topolino di questa settimana che non andrà in soffitta come i suoi fratelli ma prenderà posto nella libreria insieme alla altre "parodie" contenute nei Classici della prima serie Mondadori.
Bravi! Bravi! Bravi!  

22 commenti:

  1. Che entusiasmo, Salvatore, mi hai fatto venire voglia di prenderlo.

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    1. Come scrivo sopra Faraci e Ziche mi hanno molto divertito e in maniera originale :-)

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  2. Non mi sfagiola quel " sono ironico " che ricorda il Topo saccente e secchioncello che tratta quel tontolone di Pippo come Steve Jobs potrebbe trattare Forrest Gump, ma Tito Faraci - si veda l'omnibus Einaudi con il suo Topolino Noir di qualche annetto fa che raccoglieva le sue storie disegnate da Ziche, Celoni e Cavazzano tra gli altri - è stato proprio l'autore che ha ripreso il Topo x la coda e lo ha restituito alla caratterizzazione del tempo in cui , disegnato da Floyd Gottfredson , si batteva contro la Spia-Poeta, Macchia Nera o sostituiva Re Sorcio. Faraci naturalmente aveva letto anche le bellissime storie di Romano Scarpa.
    I paperi di Barks sono eterni, ma alla ns latitudine abbiamo troppo ma troppo ed ancora troppo l'abitudine di sentirci nella pelle dell'Alberto Sordi di turno, anche quando si chiama Verdone o Zalone. Siamo fieri dei ns difetti come un John Bull filtrato dalla sensibilità di un JD Carr e diffidiamo da chi canti un altro tipo di protagonista a meno che sia sornione ed auto- ironico come il Marcello nazionale o amletico come il primo Dylan Dog.
    Il Vero Topo è un ragazzo sveglio e curioso che si diverte un mondo nel cacciarsi nei guai e ne esce solo per rituffarsi in un altro ginepraio. Un momento è nella Dimensione Delta e quello dopo scopre chi si traveste da dea Kalì per le strade di Topolinia.
    Non so come sia la sua versione gallica - a parte le tavole postate - ma spero che altri autori nel segno titofaracico dicano ai ns bimbi - non tanto al mio che è perso nel mondo Lego per Playstation e temo sia irrecuperabile - che una mezzaporzione di tipo con la luccicanza nello sguardo e sempre pronto a partire è un modello altrettanto valido del tizio sornione che aspetta nella sua amaca a Manaus l'arrivo del prossimo cliente.
    Mai la fine.

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    1. A me la storia è piaciuta proprio perchè Topolinix non è "Topolino", sgarra, sbaglia ed un cialtrone come tutto il gruppo :-). Eppure io un fumetto su di animale antropomorfo emulo di Albertone lo comprerei volentieri. Visto che in giro per ora c'è il Jeeg Robot di Trastevere...perchè no?

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    2. Albertone è stato il taxista pulotto di un annual di Nick Raider. Non ricordo altre occasioni in cui l'atore sia stato fumettato. Io sono triste e cupo e mi piacerebbe un Sordi gigolo triste e cupo in balere x signore sole e raggrinzite - il suo Gastone, non a caso, ebbe meno successo di altre sue caratterizzazioni - in una Roma post moderna e stilizzata e " cinque minuti nel futuro ". Mini di sei. B/n. Disegnata in stile Jae-Lee-chiamato-all'ultimo-momento-x un fill-in - su due numeri di Ultima Fantastic Four -e così rimedia a tutto con campi e controcampi del Magnus "Mainstream" di Kriminal e Satanik .

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    3. Il secondo episodio di Docteur Mystère, quello coi marziani: il fidanzato della occasionale dame in distress ha l'aspetto di Alberto Sordi. Ma chissà in quanti altri fumetti comparirà. Ferrandino ad esempio aveva fatto delle versioni Ultimate dei Neri ispirandosi ad attori anni '50/'60 ma non mi ricordo Albertone tra i volti.
      Mi stupisco che proprio tu non ricordi la tua definizione Tex/Albertone coniata per la copertina a colori di un Tex centenario a tempera galeppiana. Dietro la lavagna, di corsa.

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    4. Il Tex temperato del numero cento è Bogey preso di peso dalla locandina di un film. Sono lusingato del fatto che ricordi il mio parallelo tra Aquila della Notte della maturità galepica e Sordi. Non credo che fosse nelle intenzioni del cartoonist, ma non si sa mai.

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    5. Ho montato x anni i poligoni in cui Gianluigi Bonelli amava scaricare la sua colt. You never know. Ero in una buca davanti alle sagome di Piccolo Sceriffo, Grande Blek e Pecos Bill e sui miei piedini cadeva una pioggia di bossoli. Quel Tizzone di Inferno ( espressione che GB ha preso di peso dai Promessi Sposi - si veda il docu Non Son Degno di Tex ndr )aveva capito che tutto quel baccano mi terrorizzava e poi avevo fatto l'errore di esprimere il mio entusiasmo x il lay out delle tavole del cowboy con la frezza nei capelli ed il lazo e quindi si divertiva un mondo nel replicare il bombardamento di Dresda. Io avevo scelto quella via x strappare segreti al dinamico duo e scrivere un saggio da rivendere ad un editore specializzato in bio di leggende. Galep non amava le armi e passava il tempo al bar del poligono a tentare e ritentare di disegnare girls che avessero una espressione meno severa di quella di Tiger Jack. Una sera mentre scendeva il crepuscolo mi sono avvicinato con due birre e le bistecche alte tre dita sommerse dalle patatine e ho azzardato la considerazione che Tex ultimamente ricordava il Nando di Kansas City.

      Ho guadagnato la porta inseguito dagli spari. Sembrava una sequenza di un qualsiasi Cico Inopportuno con il simpatico panzone che corre tra gli zip delle pallottole gallienoferriche.
      Cattivi.

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    6. In un magazzino di ciarpame sabato scorso ho visto un Lanciostory del 77 con una storia di Alamo Kid dove c'era un tizio con la faccia di Franco Franchi (nella storia, non nel magazzino). Non l'ho preso perché cercavo solo episodi con Biondo e Rampino ...

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    7. Probabilmente ce l'ho ma non me lo ricordo. Montanari aveva più il vizietto di ricalcare i disegni altrui che copiare le foto, però.
      In Biondo e Rampino come forse sai già troverai qualche "vaga assonanza" coi disegni di Del Castillo.

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    8. Albertone è comparso di sicuro in alcuni "fumetti" in rima che parodiavano cinema e tv nel monello degli anni 50 e 60. poi ubc fumetti Nando

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  3. Ho visto oggi la copertina la copertina su FB.... che dire... WOW :D
    Corro subito a comprarla!

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  4. Quindi NON è Gambadilegnix quello che scolpisce i menhir(s)? ...

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  5. Lo stile pupazzoso proprio della Disney italiana ormai da lustri non mi va a genio...la Ziche, comunque, è già una di quelli dal tratto più morbido, e mi divertono questi fumetti rifatti in altri fumetti :)
    Un precedente con altri personaggi 'francofoni' - in quel caso Tintin, diventato Denden - è Bum Bum e l'artista liberato di Mastantuono, nel lontano 2003.

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  6. Albertone? Questo? http://www.favolefantasia.com/wp-content/uploads/2014/05/Albertone.jpg . Scherzi a parte, il testo di Faraci ricorda molto da vicino quelli di Goscinny ma è divertente e con dei dialoghi ben curati; i disegni di Silvia Ziche (che apprezzavo come autrice completa su "Comix") invece mi piacciono di meno, specie Orazio. Ma poche pagine più in là inizia la storia di Casty, forse il miglior fumettista italiano vivente, che ancora di più non fa rimpiangere i soldi spesi.
    Pessima la carta, e manco ci sono più Isidoro e Sansone ...

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    1. Tralaltro nel mare di ristampe ho letto anche alcune storie recenti, ed ho notato come talvolta Gambadilegno venga "normalizzato" facendolo diventare quasi buono (e persino i Bassotti).

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  7. Bentornato, avevo timore che avessi ormai abbandonato il blog. Credo proprio che recupererò questo numero di Topolino, sono curioso di leggere la storia...

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    1. Retronika non verrà mai abbandonato. Capitano i periodi in cui sono oberato dal lavoro ed impegni familiari vari e allora Retronika riposa. Mica mi pagano per tenerlo in piedi, il blog è e deve restare un piacere. :-)

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