27/07/20

Antonio Terenghi: Pedrito El Drito incontra la mano rossa (1995)****



Ieri ho letto per la prima volta questo supplemento a Cronache di Topolinia molto divertente, nonostante l'età del Terenghi la sua verve non si era per niente smorzata. Antonio era un autore completo e bravo ed  i suoi personaggi anche se edicolamente anziani erano rimasti sempre gli stessi senza rimodernamenti e trasformazioni (non so cosa sia successo a Secchi per esempio, per me è morto e lo hanno clonato come Paul McCartney).
La storia principale sbeffeggia il mondo del collezionismo e vengono citati un sacco di danarosi collezionisti italiani dei 90s  quando Lucca era ancora "comics", la mano rossa è ovviamente una citazione della prima storia di Tex Willer, l'eroe Bonelli fa anche la sua comparsata ma il colpo al cuore mi è venuto quando ho rivisto Rio Mendoza . Mi è piaciuta però di più la seconda storia che è un cross over con i personaggi di Terenghi Caribù e Teddy Sberla. Di Terenghi se ne parla sempre troppo poco.

5 commenti:

  1. Che piacere rileggerti, Salvatore! Il volume sembra interessante per il suo aspetto "meta-" ma francamente Terenghi non mi ha mai esaltato, ho diversi fumetti suoi sui vecchi "Monello" e non mi sono sembrati questo granché (Pedrito el Drito compreso). Di certo con una produzione così vasta e variegata come la sua avrà realizzato delle ottime cose che non conosco, e sicuramente è uno di quegli autori che hanno creato personaggi entrati nell'immaginario di un paese.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Luca, il Tarzanetto di Terenghi per me è un capolavoro del fumetto umoristico per bambini ad esempio, di una cattiveria improponibile al giorno d'oggi. Pedrito non mi ha mai fatto impazzire ma è il personaggio più famoso di Antonio e per questo forse il più usato. Terenghi in casa Alpe ha fatto cose secondo me più carine come Caribù (l'indianino con la testa d'acciaio), Mac Caron o Teddy Sberla. Il volume recensito è una figata per vari motivi la principale è che è una perculata di tutti i collezionisti storici tipo il sommo Tamagnini. Terenghi poi descrive Lucca comics come un covo di invasati, ci sono quelli che sborsano centoni come se fossero caramelle e le standiste bone che irretiscono i clienti. Ci sono un sacco di Cameo: Tex, Il grande Blek, Miki, ecc...
      Terenghi leggo nell'introduzione che ha fatto tutto gratis tra parentesi.

      Elimina
    2. Ecco, Tarzanetto mi manca... Il volume deve essere proprio una citata da come lo descrivi.

      Elimina
  2. Purtroppo di Terenghi non ho mai letto nulla, ben sapendo che Tarzanetto comunque non mi piacerebbe...

    RispondiElimina