23/06/23

Quando Satana era bellissimo: le altre origini di Geppo (Motta e Dossi)


A volte penso che alcuni fumetti non possono essere più pubblicati...per robe innocenti come la rappresentazione di una fede religiosa piuttosto che ultraviolenza, sesso e sangue. 
Per un editore è più facile ristampare Gore Scanners o Sorchella che le candide  e "cattoliche" storie di Geppo. 
Per assurdo l'editore ideale per una riedizione di Geppo  sarebbe  edizioni San Paolo che ha i soldi e i mezzi per una cronologica del diavolo buono...ma dubito che sia interessato  a mettere un demone sulla copertina del Giornalino.
Pare impossibile che descrivere un dio buono ormai sia screditante per l'autore che automaticamente viene bollato come bigotto, retrogrado e fuori dal tempo, soltanto se descrivi massacri alla Devilman puoi parlare di angeli e demoni, eppure sino agli anni ottanta i fumetti italiani per bambini erano pieni di santi e madonne, i Bianconi sicuramente più di quelli Alpe. Gli americani mi pare che nei fumetti umoristici non abbiano mai (o quasi) inserito figure religiose, forse avevano ragione loro, inserire Gesù in un comic di Bugs Bunny è un po' come la storia di Zelensky a Sanremo, nei luoghi (anche virtuali) del divertimento non bisogna riflettere ma ridere.
Torniamo alle origini di Geppo, un'altra versione sempre disegnata da Sandro Dossi, più recente di quella pubblicata in questo post la trovate nel link qui sotto:


La mia idea è che la storia della genesi del cornuto paffutello degli anni ottanta sia tutta frutto di Dossi , le storie di Sandro erano già disneyane prima che lo stesso andasse a lavorare per zio Walt, racconti più buoni e probabilmente più adatti ai piccini, che in effetti erano il target della serie Bianconi.
Questa storia invece con ali spennate, angeli malvagi e vulcani infernali mi pare farina di Alberico Motta.
Però se volessimo fare i fanboys , la storia qui presentata viene raccontata da Geppo dopo una martellata in testa data dal diavolo psichiatria, quindi potrebbe essere un falso ricordo?
Siccome non siamo fanboys accettiamo il fatto che i personaggi dei fumetti possano avere tutte le origini che vogliono e ci godiamo le storie senza seghe mentali...lasciando le stesse ai cultori dei supereroi 









La storia è stata pubblicata su Geppo n. 6 del 1974, del quale qui sotto abbiamo la copertina di Pier Luigi Sangalli 



 

9 commenti:

  1. Era proprio questa la storia delle origini di Geppo che ricordavo! E di cui pensavo di aver parlato nell'altro post che hai linkato ma vedo che invece non ci sono miei commenti. Eh, l'età.

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    1. Ne avevamo probabilmente parlato in un'altro post

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    2. Può essere. Se così non fosse, grazie per esserti "ricordato" un post apposito per salvarmi dall'umiliazione del rincoglionimento! :D

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    3. Era una storia che avevo letto anch'io tempo fa, ed erano anche per me le "vere origini di Geppo", ho avuto la fortuna di trovare la storia su Facebook, in cartaceo non l'ho più

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  2. A me Lucifero, oltre che malvagio e incazzoso, sembra pure un po' ... come dire ... meglio che non si levi il camicione, ecco.
    Ma è inutile discutere sul sesso degli angeli.

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  3. Ignoravo questa versione, ho tuttavia da qualche parte un'altra storia di Geppo in cui si parla di Lucifero.
    Tendenzialmente preferisco le origini definite una volta per tutte, senza rimescolamenti di carte, anche se qui ci sarebbe la scusante della martellata in testa.
    Anche di Pisellino esistono più versioni sulle sue origini, sebbene tutte rispettose dell'idea di Segar di farlo erede di un titolo nobiliare.

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  4. ahahahahah! oddio, che perla!
    grazie per averla riportata alla luce!

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