10/12/25

Il Natale

Il Natale... strano come la festività che più aspettavi da piccolo, quando il tuo unico pensiero era abbuffarti, goderti i regali e giocare con i cuginetti diventi man mano che passi il tempo un periodo per certi versi triste, nostalgico. Ti rendi conto che i nonni che ormai non ci sono più...  li vedevi vecchi ma  avevano meno dell'età che tu hai adesso. Le lunghe tavolate hanno sempre meno commensali, non ci sono bambini, o se c'è ne qualcuno spesso gioca da solo. Il dialetto e i piatti tipici sono scomparsi, nessuno ha più la pazienza dei tuoi nonni e genitori per preparare ragù che cuociono ore o la voglia di farcire il pollo. La componente religiosa è ormai inesistente, il Natale è ormai  l'ennesima festa consumista dove la  banca ti manda gli auguri soltanto per proporti qualche investimento. Lo so che sono io, non è il mondo che è cambiato ma il regalo più bello che potrei ricevere è fare un salto breve nel tempo, un paio d'ore...per potermi sedere nel tavolo dei bambini mentre tutti i miei cari, giovani, forti ed allegri ridono sguaiatamente brilli

5 commenti:

  1. Il regalo migliore l'ho già parzialmente ricevuto, visto che Blogger non ha ancora messo questo tuo post nel blog roll ma almeno Hotmail me l'ha segnalato nella posta in evidenza e non in "altra". È già qualcosa.
    Che dire, caro Salvatore... credo siano cose a cui abbiamo pensato un po' tutti arrivati a una certa età. Da me però dialetto e piatti tipici sono ancora ben vivi. Forse ricordandoci il passato tendiamo a mitizzarlo e a dimenticarci delle cose brutte che sicuramente c'erano all'epoca. Vedila così...

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    1. Sicuramente ma inforcare gli occhiali dell'innocenza farebbe tanto bene al cuore

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    2. Vero, però anche nella consapevolezza ci sono soddisfazioni (ma può sembrare un discorso da cuturdo).

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  2. Io sono sempre stato vecchio, anche da bimbo, ma devo dire che il tempo che passa ha cambiato la mia percezione del Natale, anche se le persone a tavola sono meno, e mi piace trovare l'atmosfera natalizia anche lontana dal mese di dicembre. Vivo da decenni in un quartiere popolare di Milano dove le pizzerie gestite da egiziani già molti anni fa usavano le lucette da albero di Natale per incorniciare le loro vetrine anche in estate . Negli USA ho visto la pubblicità di un posto che vende alberi e luminarie natalizie tutto l'anno. Tutto questo mi piace tanto. Una idea per Claudio Chiaverotti e Alberto Lavoradori: sei Babbo Natale disoccupati si ritrovano in un bar di periferia a Ferragosto, giocano a carte, sono arruolati da una vecchia armata di scopa che chiede loro di recuperare una pentola piena d'oro alla fine dell'Arcobaleno. Fuori inizia a piovere. Temporale estivo. Poi la luce comincia a disegnare un arco. E' il momento. Mai la fine. Ciao

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    1. Poi vengono attaccati da un'orda di leprecauni comandati da Paperon de Paperoni e che portano come stendardo il simbolo del biscione.

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