Ho preso questa storia da Voci d'Oltremare del dicembre 1961, una rivista dei frati missionari di Parma che veniva curata da Renato Bianconi contemporaneamente (e anche poco dopo) il lancio delle prime testate "Il Ponte". Più che per la qualità della storia "religiosa" ho voluto omaggiare Nicola che quando aveva voglia e tempo era uno dei più grandi fumettisti italiani. Pochi sono stati eclettici e versatili come il maestro di Pescasseroli che ha spaziato dal fumetto per bambini, all'erotico a quello d'azione mantenendo sempre un tratto riconoscibilissimo. La cura dei suoi primi lavori su Abelarda, Trottolino ed i personaggi secondari era lontanissima dal tratto cartoonesco e essenziale del periodo prima del tracollo bianconiano. Paragonate questa perla con i Soldino o Pinocchio degli anni ottanta e noterete che non sempre l'evoluzione è un bene, sembra come passare dall'architettura di una chiesa medievale a quella specie di ufo che sono le cappelle moderne. Come mi piacerebbe poter postare tutto il mio materiale su Retronika per mantenere il ricordo di qualcosa che sta realmente sparendo, decine e decine di personaggi umoristici ed autori stanno andando verso l'oblio e molte cose non saranno, ovviamente, ristampate mai più. Se ci fosse una legge che dopo cinquant'anni puoi postare tutto su Internet senza problemi di diritti riverserei su Retronika tutta la mia soffitta, a mò di museo, per il piacere di tutti i visitatori...ma così ahimè non è.