Dopo
La maschera di Frankenstein il cinema dell'orrore non è stato più lo stesso.
Pochi realizzarono al momento l'effetto dirompente ed innovativo che il film avrebbe avuto sul genere. Con un piccolo budget di circa 250.000 dollari e un
calendario riprese di appena sei settimane, Terence Fisher ebbe la responsabilità
di far esplodere l'Hammer film nel mercato americano con il primo film di
Frankenstein a colori. Quando iniziò a scriverne la sceneggiatura, Jimmy Sangster tentò di rimpiazzare nell'immaginario di tutti il
leggendario film della Universal, diretto da James Whale nel 1931, con
l'indimenticabile Boris Karloff.
Per
iniziare si pose maggiore enfasi sulla parte scientifica, come nella storia
originale di Mary Shelley. Sangster rileggendo il romanzo, osservò che c'era
molto più potenziale nello sviluppare il carattere del Barone Victor Von
Frankenstein che rifarsi al classico script con il mostro al centro della narrazione. Vera protagonista della pellicola divenne infatti l'imponente
presenza scenica di Peter Cushing, che interpretò l'ossessionato scienziato.
Cushing
era talmente bravo che fece scomparire la creatura, interpretata da Christoper
Lee nonostante il curato e barocco makeup di Phil Leakey. I critici
americani massacrarono il film ritenendolo troppo sanguinolento nel periodo
d'uscita, per quanto difficile possa essere da capire per il pubblico moderno, la
maggior parte della indignazione era stata motivata dagli effetti gore, roba mite se vista con gli occhi di oggi.
La
maschera di Frankenstein ebbe un successo travolgente in tutto il mondo,
incassò ventotto volte l'investimento iniziale, il sangue in Technicolor e
l'atmosfera gotica fecero scuola. Il patron della casa cinematografica, James
Carreras era entusiasta, in una sua vecchia intervista commentò: "Siamo
nel business per fare soldi, non per vincere Oscar. Se il pubblico dovesse
decidere domani che vuole film sul valzer di Strauss, faremo film sul Valzer di
Strauss!". L'elegante regia di Terence Fisher comunque rende questa
pellicola una di quelle che migliora con il tempo.
Il regista disse all’epoca: "Devo ammettere dirigere il
film è stato un colpo di fortuna pura, ho cercato di dimenticare la classica
idea del cinema dell'orrore quello della tradizione. Volevo che il film fosse
fatto da veri attori, ben recitato e poco importava degli effetti speciali
". La coppia Cushing-Lee, mattatori di un’epoca, infatti, nacque proprio
sull'intuizione di Fisher. I due divennero anche buoni amici. Il bel DVD italiano è uscito nel dicembre 2013 per la Sinister Film in collaborazione con
CG Home Video.
Sorprendente la tua capacità di riportare alla luce (di riesumare direi in questo caso) le cose "belle" della mia vita.
RispondiEliminaNon tanto Frankenstein, che in fondo è il mostro che amo di meno, ma proprio gli Hammer Horrors (in primis Dracula), i loro epigoni "poveri" come gli Horror della Amicus (La casa che grondava sangue, con Lee; La bottega che vendeva la morte, con Cushing), l'ironia inglese senza buffonate, il gotico violento senza splatter. Da riscoprire e diffondere.
Mai visto... ma mi hai messo addosso molta curiosità!
RispondiEliminaNon l'ho visto nemmeno io.
RispondiEliminaDevo confessare che i film con Dracula e Frankenstein non mi 'acchiappano' troppo ; forse perché i personaggi sono un po' senza sorprese, sai fin da subito cosa aspettarti. Sono un po' come maschere della Commedia dell'Arte, o come i 'cattivi' fissi del Catch.
Va comunque riconosciuta alla Hammer una notevole eleganza di messa in scena ( penso a cose come Lo sguardo che uccide o La Furia dei Baskerville ), che immagino caratterizzerà anche questo Maschera di Frankenstein.
Se non sbaglio, alcune sequenze si intravedono anche nel Lolita di Kubrick, nella scena del drive-in.
Nonostante l'ottima recitazione della coppia Cushing-Lee, questo primo capitolo della saga Hammer di Frankenstein non mi è piaciuto più di tanto. Gli preferisco di gran lunga, sempre della Hammer, il primo Dracula (1958) e soprattutto il secondo, "Dracula principe delle tenebre" (1965).
RispondiEliminaA me con Cushing piace tantissimo S.O.S. i mostri uccidono ancora
RispondiEliminaAnche a me, complimenti per l'ottimo gusto.
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