Come mi manca l’editore Nuova Frontiera. Totem comic era un
appuntamento imprescindibile dell’edicola, la versione italiana di Fluide Glacial, curata da Luca Boschi & company era la cosa più divertente e
dissacrante da infilare nello zaino e leggere durante la ricreazione. Il
pilastro era il folle Edikà ma tra le varie BD pubblicate c’erano anche i
Bigaroni. Les Bidochon, in originale, sono gli Andy Capp e Flo francesi creati
da Binet. Come la proletaria coppia del Regno Unito di Reg Smythe i due sono i portabandiera
del ceto medio-basso. La differenza principale è che “Carlo e Alice” sono due
furboni simpatici, mentre Robert e Raymonde Bidochon sono mediocri, antipatici,
cinici e pettegoli. Tristi più di Ugo e Pina Fantozzi, vivono in uno scalcinato
quartiere periferico, schiavi della tv e dell’invidia verso il prossimo. Due
orrendi cinquantenni che rappresentano l’orrore da cui vorremmo sfuggire
ma che ahimè spesso è il nostro futuro più possibile. I due in Francia sono una
vera e propria istituzione, la paurosa rappresentazione della normalità
rifuggita da tutti i giovani ma che ovviamente sarà il loro ineluttabile
destino (tiè!).
Queste star del fumetto francese hanno ispirato anche un film nel 1996 (mi pare inedito da noi) e rappresentazioni teatrali. L’albo “inquilini di una casa popolare” è uno
dei tanti dedicati alla coppia nella Collana Totem-Comic. La selezione di
storie è inerente proprio la vita nei casermoni, luoghi che ho vissuto pienamente
viste le mie poco nobili origini, e in molte cose, nonostante la barriera
alpina, ho riconosciuto un comune vivere con i due vecchi francesi. Ricordo
anch’io le pareti sottili, che in caso di partite della nazionale davano un
effetto audio migliore del Dolby Surround, la rabbia rivolta a chi
riuscisse ad andar via dal ghetto verso il dorato mondo delle “villette a schiera” e le
liti furibonde con i vicini. Vi
consiglio di recuperare i volumi dedicati a questi due baluardi della noia, questi archetipi della comunità ignorante, questi potenziali Rosa e
Olindo, questi spettatori di Barbara D’Urso e C’è posta per te. Questa non è satira ma gore dell’anima, nessun
mostro di Dylan Dog potrà mai intimorirvi come quello che rappresentano i
Bigaroni.
Mai visto. Terrò d'occhio le bancarelle, mi sa che merita.
RispondiEliminaNovità assoluta per me
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