04/04/16

In The Blood (U.S.A. 2014)***



Eh si, sono tempi diversi, non ci sono più stalloni italiani o commandi a salvare le donzelle frignone in pericolo, adesso quelle che spaccano le facce sono le principesse e sono più letali di qualunque steroid-man che sia passato in pellicola. Il film parte come il solito tristissimo film romantico tedesco da sabato pomeriggio di Canale 5. Gina Carano, cresciuta a calci in culo e sputi in faccia dal padre pazzo che la voleva come la Red Sonja del ghetto, si sposa con uno che è uscito da Beverly Hills 9210 e granaroso come Richie Rich. I due decidono di fare la luna di miele in un isola caraibica, si divertono da matti, trombano dalla mattina alla sera e consumano carte di credito come patatine. Peccato che decidano di fare una capatina in un locale dove il cliente tipo è Danny Trejo.



Machete prova a rimorchiare la bella Gina prendendo per i fondelli lo yankee insulso che l’accompagna, la Carano s’incazza e distrugge il locale e tutti quelli che ci stanno dentro. Qui iniziamo a vedere di che pasta è fatta la nostra signora. Poi non voglio spoilerare più nulla, ma in pratica il marito biondo viene rapito e la nostra killer inizia una ricerca piena di teste rotte e gambe spezzate. Si pare la solita menata ma il film è molto divertente e viene la voglia di finirlo, il solo ribaltone della “vittima del caso” già rende il tutto più interessante, le situazioni in cui si caccia Gina sono per ovvi motivi diversi da quelle in cui potrebbe finire un Dolph Lundgren, e poi diciamolo, una che esce fuori dal circuito MMA è molto più credibile nei combattimenti di qualunque stambecco che perde il suo tempo a pomparsi in palestra. Quando è sexy la Carano?  Una tipa che ha la faccia di Giovanna Civitillo , ma che invece di fare “la scossa” ti stacca le mani e te le infila nelle orecchie. Certi particolari del suo fisico, non proprio da Pin Up, la rendono ancora più bella, quelle braccia muscolose che sono fuori posto negli abiti attilati, quelle cosce sode piene di graffi e cicatrici vere e che raccontano ognuno una storia di botte e dolore, una “tipaccia” veramente interessante. Fa parte del cast anche un’altra faccia conosciuta del gruppo dei sud americani, il sosia di Salvatore BaccaroLuis Guzmán


Film consigliato con qualche scena che non rasenta ma è puro splatter da metti la mano sugli occhi. Potrebbe piacere anche alle non penemunite nonostante il genere “seek and destroy”.

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