Questa è una cosa che manda in palla i miei neuroni...sono sempre stato convinto che Tex Willer sarebbe scomparso perché sarebbero morti tutti i lettori del granitico eroe Bonelli per raggiunti limiti di età e perché il personaggio "dovrebbe" avere meno appeal per le nuove generazioni...invece a me sta capitando una cosa strana. Da qualche tempo per motivi diversi tipo mancanza di spazio o perché non affezionato ad alcuni albi a fumetti (che a venderli su eBay ci fai 3 € per un lotto da 100) ho iniziato a regalarli. Prima li leggo, li metto in uno scatolone e li porto al bar dell' ufficio e chiunque li voglia può accaparrarseli.
Robe tipo i Topolino dagli anni 90 in poi, ristampe varie Bonelli, manga sconosciuti ai più e dimenticati da Dio e super eroi vari privi di valore commerciale. Beh i miei colleghi mi dicono che i loro figli adolescenti maschi e femmine si sono innamorati di Tex e ne chiedono ancora! Sta cosa non me la so spiegare...io il personaggio (tranne qualche storia e i vari texoni) l'ho sempre trovato noioso. Qualcuno capisce perché un generazione Z possa appassionarsi a Mr. Willer? Ah dimenticavo...nessuno pensa di andare a comprarli i fumetti sia chiaro li leggono soltanto perché da me li hanno gratis.
Oltre sei lustri fa, la prof di italiano del liceo prese lucciole per lanterne - lo ammise lei con autoironia anglosassone - e portò la classe ad un one man show di un batracico crooner che ci cantò il suo amore per le sale giochi ed i videogiochi di cui poteva essere signore e donno. Kermit la rana adoneidea in una apologia di Pac Man e Space Invaders. Puoi immaginare le facce dei miei compagni di classe. Nella mia infinita modestia, penso che l'universo intero si faccia in quattro per mandarmi messaggi e sono sicuro che Kermit allora e oggi e domani - teoria delle stringe e tutta quella roba lì - mi disse, mi dice e dirà che nella nostra dieta di storie abbiamo bisogno di un microuniverso con le sue regole immutabili, declinato secondo le mode e la velocità di fruizione del momento - il Tex di Bonelli sr/ Galep non è esattamente quello di Boselli/Font - come di altre storie che ci provochino, mettendo in gioco le convenzioni da cui tornare ogni tanto. Lo Zagor di Nolitta/ Ferri ed il Jona Hex di Lansdale/Truman. Il Mickey Mouse di Faraci/Cavazzano e quello di Tebo. I Fantastici Quattro di Lee/Kirby e la Doom Patrol di Morrison/Case. Etc. Viviamo nel migliore dei mondi possibili.
RispondiEliminaPuò essere
EliminaTex fa parte del corredo genetico degli italiani. :D
RispondiEliminaProbabilmente si...non riesco a capire come possa affascinare i giovani. Probabilmente la semplicità paga e questo dovrebbe fare pensare tanto a chi pubblica fumetti.
EliminaLa semplicità paga, ma è difficile. La mia Gola Profonda in via Buonarroti mi ha detto che quando si presenta un aspirante collaboratore, il test consiste nel chiuderlo in uno stanzino con un foglio di carta su cui è chiesto o di scrivere un soggetto western con assalto alla diligenza e carri in circolo o di tratteggiare lo schema di una saga strutturata in seasons con diverse versioni degli stessi personaggi che si muovono nel multiverso in una tempesta di paradossi con risonanze filosofiche e citazioni postmoderne. Ti dico solo che il cesto dei compiti consegnati sembra una dissertazione di Alan Moore dopo una cena sontuosa innaffiata da abbondanti libagioni. Nessuno ha scelto di cavalcare a sud di Nogales...
RispondiEliminaIn pratica chiedono di scrivere o Lucky Luke o Rick & Morty?
EliminaBravo. Invidio chi ha il dono della sintesi. Giorno verrà in cui si presenterà all'uscio SBEllico un/a sceneggiatore/trice che proporrà West & Soda in b/n con tratto alla Cavandoli. No didas. No nuvolette di pensiero. Less is more. Formato diabolik. Sarà letto da tutti ovunque, sul pc dello smart worker e sullo smartphone di chi marina la DAD.
RispondiEliminaSai che sarebbe una figata se Bonelli riproponesse una serie a fumetti con i personaggi di West and Soda? Bozzetto secondo me è prontissimo.
EliminaCredo uscirà un nuovo lavoro disegnato da Panaccione . Letto da qualche parte in rete. A me il Mistero del via vai con mini e super vip è piaciuto.
EliminaE intanto Mister No ha chiuso nuovamente i battenti...
RispondiEliminaPerché?
Perché su Tex la Bonelli dirotta i "migliori" autori e disegnatori, anche a costo di prendere guest star dall'estero o aliene al western!
Io tremo per Zagor che tra i "vecchi" è il mio preferito
EliminaZagor ha uno zoccolo duro di appassionati, ben attivo sul web, e può quindi stare al sicuro. 😉
EliminaSi però come per tutti i fumetti le vendite calano di anno in anno
EliminaNon credo Zagor corra rischi: vende a sufficienza da giustificare miniserie e maxi Zagor ed artisti alieni a Darkwood come Saudelli e Freghieri o Airaghi aprono a nuovi segni e lettori. Mi sbaglierò, ma sta crescendo la stella di Chiaverotti che oltre ai suoi figlioli Morgan Lost e Brendon scrive Zagor e , di nuovo, Dylan Dog. Roberto Recchioni ha notato qualche anno fa che DYD è stato un bestseller soprattutto negli anni di Chiaverotti. A me pare chiaro che " creda " davvero nei mondi che crea ed il suo entusiasmo passa come un guilty pleasure dalle pagine al lettore.
RispondiEliminaSu Facebook scrivono che chiuderanno a breve Zagor Classic ma era l'ennesima ristampa
EliminaForse ripensandoci il motivo della fascinazione di Tex è che i ragazzi probabilmente lo conoscono solo per sentito dire e lo ritengono un fumetto "vecchio" e noioso. Poi vedono che c'è tanta azione e dialoghi taglienti e ne rimangono affascinati.
RispondiEliminaQuesto senza contare l'eccellente parco disegnatori, perché non so quanto un giovinastro possa apprezzare Font o Garcia Seijas.
Come scrivono sopra è vero che Mr. Willer è il più coccolato da Bonelli visto che porta da magna' per tutti.
EliminaResta il fatto che sto vecchiaccio ancora tira.
io ho smesso di leggerlo dopo il numero 400 quando ormai tutti gli autori storici (Bonelli padre, Galep e i 5-6 disegnatori che lo han tirato avanti per 35 anni prima dell'arrivo di Villa e Civitelli) han tirato tutti il calzino, a parte Ticci che però al massimo potrà disegnare per una decina di anni ancora, probabilmente.
RispondiEliminaChe dire? Il Tex "classico" mi piaceva, soprattutto le storie anni 70, disegnate in modo eccellentemente classico e sceneggiate da Bonelli padre in modo altrettanto classicamente eccellente
Poi con l'arrivo di Nolitta / Bonelli jr il personaggio e i dialoghi hanno cominciato ad annacquarsi: mai piaciuto il Nolitta fuori da Mister No... dialoghi ridondanti, poco taglienti ed incisivi. Poi tutti i personaggi, che siano Mister No, Zagor o Tex parlavano tutti uguale e i comprimari anche
L'arrivo di Villa e Civitelli mi ha fatto storcere il naso: un Tex grintoso e moderno, disegni eccessivamente particolareggiati che hanno tolto qualsiasi senso del fantastico a scapito di un realismo sempre più freddo e basato solo sull'esibizione tecnica. Poi il Tex di Villa, con quei labbroni, con quelle grinze in volto, con quei tratti che purtroppo hanno fatto scuola veramente non mi è mai andato giù. E, come copertinista, non mi ricordo una copertina intrigante o affascinante delle oltre 600 che ha disegnato tra serie regolare, speciali, extra, ristampe, variant, ristampe a colori e ristampe di ristampe: come copertinista è do un anonimato totale. E Civitelli - persona che l'unica volta che ho visto dal vivo mi è sembrato pure abbastanza altezzoso ed antipatico - al di là di una indubbia quanto freddissima tecnica non mi ha mai fatto impazzire: se non sapessi che si chiama Tex, quell'omino li con winchester, fazzoletto al collo e stetson in capo, potrebbe chiamarsi Peppino Friggiullo e non cambierebbe niente.
Purtroppo è questo che mi ha stupito: l'arrivo di nuove leve, moltissimi tutti uguali e "allievi" o cloni dal tratto troppo modernista e iperdettagliato mi ha spinto sempre più lontano dal personaggio.
Forse c'è ben più poco da dire e la magia un pò naif ma puramente avventurosa degli anni 60 e 70 non c'è più, il personaggio è stato preso troppo sul serio, quasi veicolo di "valori" o visioni da imporre attraverso la lettura mentre con GLB era pura e semplice avventura classica senza fronzoli e puramente adrenalinica senza retrogusti sempre più raffinati
L'arrivo di caxxxxte come Il Giovane Tex, la riscoperta forzata di Lilith o l'approfondimento psicologico umano di Carson coi suoi amori e, soprattutto, la valanga incredibile, ridicola, francamente eccessiva di merchandising, album di figurine, ristampe, ristampe di ristampe, cartonadi di ristampe, variant... hanno reso il personaggio una semplice e patetica macchietta cui gli editori impongono ai lettori montagne di merchandising con la speranza che "più si inonda, più speranze ci sono di accalappiare qualche nuovo lettore"....
Sinceramente oggi Tex è diventato solo un marchio come era Topolino in America negli anni 70 e 80 con adesivi, faccina tonda e sorridente da appiccicare sugli zaini e diari scolastici o per veicolare pubblicità in tv, come lo è diventato Snoopy o qualcun'altro.
Ma le edicole e le librerie si affogano sempre di più di materiale riciclato all'ennesima potenza e di nuove baggianate tipo giovinezza, adolescenza, senescenza di Tex e soci... probabilmente al lettore nato negli anni 90 ed avvezzo solamente al fumetto autoriale dove tutto è piegato solo a semplice sfoggio di tecniche sempre più dettagliate ed iperrealiste a scapito di qualsiasi empatia, va bene così...