La rivista Totem nella
sua versione umoristica aveva avuto un discreto successo commerciale grazie agli
strepitosi fumetti francesi tratti da Fluide Glacial ed i divertenti
redazionali e fumetti di Luca Boschi (ricordo Lupo Nolberto e Remorenzo Rizzuto).
Nacquerò quindi sull’onda vari magazines-fotocopia come Humor ed Animal Comic che contenevano
perlopiù materiale italiano. Proprio dalle ceneri di Animal arriva FuturoZero,
rivista che ereditò un bel po’ degli autori della rivista defunta e che uscì nelle edicole per soli 3 numeri nel 1993.
Sembra impossibile che FuturoZero sia
una rivista di vent’anni fa, nei
redazionali si parlava dei primi vaffanculo di Beppe Grillo e si metteva alla
berlina la religione. Riviste del genere erano le antesignane dei portali web
dediti all’umorismo acido e alla satira corrosiva. Un bel leggere, si respirava
libertà espressiva.
Passiamo direttamente alla parte balloonara.
1) Salamini Assassini di Massimo Cavezzali l’araldo
della sintesi grafica ma non di contenuti. Max
qui prende per il culo i
ragazzotti depressi degli anni novanta,
quei tipi simpatici che gettavano sassi dai cavalcavia perché figli di una
provincia apatica e priva di sbocchi. I tipi della storia si vogliono fare
ammazzare per provare emozioni forti. Per fortuna arriva la mitica Ava la papera, il sogno erotico di Paperino
e di tutti gli uccelli in genere, che fa
scoprire ai giovini sfigati le gioie del sesso. Ava è un sogno di carta, l’evoluzione
logica di Betty Boop.
Chi non vorrebbe incontrare un concentrato di cervello d’oca e corpo da pin up pronta a
soddisfare maschi fortunati?***
2) Endiuo’rol di
Luigi Simeoni (Sime) : Strip che percula la pop art**
3) Marzia Scooter di
Marco Petrella: minchiata arty**
4) Little Rattle di
Daniela Durisotto: divertente avventura di una teenager alla scoperta del batacchio
. La Durisotto aveva un bel tratto manghesco , ricorda certe cose dell’americano Ben Dunn. La storia è divertente,
peccato che la Durisotto si sia data alla pittura come molti altri delusi del fumetto nonostante abbia lavorato anche per il pregiato mercato bd francese****
5) Kids generation K:
testi di Maciste e disegni di Sauro Ciantini: Questa storia dei Kids
Generation K è una delle più divertenti dell’albo, è sempre satira di giovani disadattati ma qui la ghenga decide di punire il famoso “Baffo”
televisivo che scassava i maroni con le
sue televendite gia negli anni 90. Tossici, prostitute, mendicanti, neghèr
senza fissa dimora e cinema di serie b. Cult****
6) Terminator di Luigi
Simeoni (Sime): Fantastica storia di due terminator : Arnold Schwarz (con la faccia di Wojtyla)
e Arnold Negher (con la faccia di
Gary Coleman). I due androidi devono tornare nel passato ed uccidere Sara Condor ma approdano per errore nel bel mezzo della seconda
guerra mondiale. In
pratica le Sturmtruppen contro un Papa
ebreo e un nano di Harlem. Preferisco
questo Simeoni qui a quell’attuale bonelliano****
7) I sottotitolati in
Basta che Respira: Uno dei miei culti personali , i sottotitolati mi hanno
fatto sempre scompisciare. Greg, si
proprio quel Claudio Gregori di Seiunozero
su Radio2
, il compagno comico di Lillo Petrolo
e cantante dei “Latte e i suoi derivati”
nasce come fumettaro. Aveva idee da vendere che poi sarebbero esplose in
musica, tv, cinema e teatro. I sottitolati sono dei buzzurri romanacci che parlano
peggio di come magnano e pensano soltanto alla fica. Il buon Greg si prodiga di
tradurre al volgo, in aulico italiano, le fregnacce sgrammaticate e grevissime di
questa combriccola di ultrà. Una goduria. Bonus
a fondo pagina le avventure di SuperZombie
, un Simon Garth menefreghista.
La doppietta è per me capolavoro*****
7) Dio S.P.A. di Massimo
Cavezzali: la versione poco mistica e cavezzalliana del creatore. La strip vive
ancora sparsa sul web e su facebook****
8) Gran Finale
con “Nuovo Killer Sorpresa” sempre
di Greg****
C’erano su FuturoZero anche vignette dello straordinario Massimo Bonfatti, uno dei più grandi
disegnatori umoristici italiani che ha realizzato il miglior Cattivik di sempre e ci ha regalato quel capolavoro di Leo Pulp che dovrebbe stare in tutte le
librerie degli amanti del fumetto.
FuturoZero potrebbe avere un certo interesse dal punto di vista
collezionistico perché contiene alcune delle prime cose di Leo Ortolani, la striscia della “Cosa dello Spazio” , parodia del film di John Carpenter che non mi
pare sia mai stata ristampata.
Magnifico Cavezzali!
RispondiEliminaPer non parlare di tutti gli altri :)
Mio dio, che madeleine proustiana. Questo numero ricordo di averlo letto, non so chi me lo avesse prestato. Era quello in cui nell'editoriale si lamentavano delle vendite e dicevano che il numero successivo sarebbe stato bimestrale o non ci sarebbe mai stato, giusto?
RispondiEliminaHo un bellissimo ricordo della Durisotto e di Greg, il giovane Ortolani invece mi era passato inosservato.
Secondo me FuturoZero era più una rivista per ragazzi come il Lupo Alberto Magazine (ricordo le lettere strappalacrime dei lettori) che una rivista satirica.
Giusto, il numero successivo non ci sarebbe mai stato infatti, ho comprato la serie completa di FuturoZero l'anno scorso alla mia fumetteria preferita che ha tante roba vecchia a prezzi modici (Yellow Kid di Bergamo, ciao Giò). Effettivamente le storie erano meno grevi di quelle di Animal Comic ma non mi sembrava indirizzata ad un pubblico teen come Lupo Alberto Magazine. I redazionali erano abbastanza prolissi e non trattavano di ingravidementi da bacio come Cioè. Sia chiaro non era Totem e neanche quella maialata di Animal Comic profusa di liquidi organici ma gli autori erano abbastanza "Lucignoli" nel descrivere la gioventù bruciata degli anni 90 , in cui mi annovero con orgoglio
EliminaIl giovane Ortolani era effettivamente meno divertente e passava indi quasi innoservato alla lettura ma queste cose è bene segnalarle, non sia mai qualche collezionista completista rivaluti la mia collezione di cose di carta.
EliminaMa dove vivevo in quegli anni?!?
RispondiEliminaCosa mi sono perso... :-(
a 1,50 € al pezzo recuperi facilmente :-)
Elimina