28/02/15

Domani, 29 Febbraio è il compleanno di Minni.

Gaspare Pero si è accorto di questa ricorrenza leggendo "Topolino e il Cobra Bianco" del 1948 di Guido Martina e Angelo Bioletto, l'ultima storia italiana ad essere pubblicata sul "Topolino Giornale". Facciamo gli auguri alla nostra topa preferita.

23 commenti:

  1. Ma--- non ci sarà un 29 Febbraio! XD

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  2. Ma quindi minnie ha 8 anni... topolino è pedofilo?

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  3. Notizia che non sapevo... :D
    Anche se mi sconvolgono i vestiti di Tip e Tap!

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  4. "Minni ha 8 anni"... In effetti non ho capito bene la faccenda delle candeline, esperti di matematica, aiuto...
    Se l'anno bisestile cade ogni 4 anni e ci sono 2 candeline, quanti anni ha Minni nel 48 secondo Martina?
    Teniamo conto che:
    1) Un topo comune può vivere al massimo 3 anni, un ratto di fogna come Mortimer Mouse forse poco di più, in teoria.
    2) Il 1948 è in effetti bisestile, così come il 1928, anno del suo debutto (nel 48 ha 20 anni di carriera).
    3) Se arriva un qualche Americano e stabilisce un Canone, è tutto lavoro inutile e tocca riscrivere la pagina.


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    1. Provo a rispondere...
      1) I topi di Topolinia non sono comuni, quanto meno perché coltivano amicizie nel mondo canino, equino, bovino... Gli animali antropomorfi hanno di solito un'età fissa.
      2) Non ho mai fatto affidamento sulle nozioni di matematica di Tip e Tap, anzi le storie che ho letto su di loro raccontano sempre di raggiri per non studiare e per giocare, non sono nemmeno impegnati come Giovani Marmotte.
      3) In tal caso credo i lettori dell'epoca non perderanno il sonno per questo. :-)

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    2. Grazie, sono assolutamente d'accordo :-)

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  5. Ah, è una Pesci ; avessi dovuto sceglierle un segno avrei detto che era del Toro...auguri !
    ( Sempre per qualche autore italiano, anche Gastone sarebbe del 29 febbraio ; ricordo un vecchio numero con un'illustrazione - non era una storia ma un 'redazionale' - a proposito dei nati in quel giorno che ricevevano un attestato speciale o qualcosa del genere, con Paperino che si rodeva perché lui era del 28 :D )

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    1. P.S. Notevole anche la battuta 'cattivista' messa in bocca a Minnie nella prima vignetta, oggi sarebbe inconcepibile :)))

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  6. Cioè ci meravigliamo che Tip e Tap sono due somari, e non che Topolino e Minnie hanno INCENDIATO la casa di Gambadilegno?!?
    XD XD XD

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    1. Gli incendi dolosi sono autorizzati nel mondo dei fumetti: anche Tex ha dato fuoco alla foresta (lui, un ranger), pur di stanare Mefisto...
      L'ignoranza invece è di cattivo esempio per i lettori. :-)

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  7. Ricordo una storia disegnata sicuramente da Chierchini in cui (vado ora a memoria) a Topolinia si erano inventati il club dei nati il 29 febbraio, cui scopo era assegnare un particolare segno zodiacale (il progetto era un fritto misto degli altri 12). La particolarità dei nati in quel giorno era che, per un complesso flusso astrale, qualunque cosa avessero toccato in una notte particolare, sarebbe divenuta d'oro. Ragion per cui Gambadilegno rapisce Pippo, ovviamente "bisestile", per scaricargli adosso una montagna di rottami in una discarica, per farli diventare in metallo prezioso. Nel corso delle vicende, si appura che anche il comm. Adamo Basettoni è nato il 29/2 (ma non Minni...)

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    1. Potrebbe essere "Topolino e la controcometa Astritel". Ma non ricordavo che avesse a che fare col 29/2.
      Ricordavo solo i nomi degli astronomi "sovietici" Astrutin e Astrutov. Li digito e... tac! Che bella cosa l'Inducks.

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    2. Purtroppo mantenere la coerenza in un universo narrativo che annovera alcune decine di migliaia di storie a fumetti è quasi impossibile... Dico quasi perché, secondo me, se un autore facesse una minima ricerca di archivio (tematica), un po' di coerenza potrebbe conservarla, se non altro perché le storie Disney ogni tanto vengono ristampate...

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    3. Questo è molto interessante. Per me la coerenza serve, ma è chiaro che oggi è molto più facile fare le ricerche che tu dici. Oggi con i mezzi che ci sono anche un inesperto come me, senza muoversi di casa, può sapere ad esempio quante sono le storie del Paperone italiano scritte da Jerry Siegel (cosa che in questo periodo mi interessa particolarmente), ma nel 1974 sarebbe stato altrettanto semplice per Mandelli sapere che nel 48 Martina aveva detto che Minni è nata il 29/2? Manco se lo sarebbe immaginato forse.
      Probabilmente è anche per questo che gli americani hanno inventato gli Editors. Ma questo mi riporta (sono noiosissimo lo so) al problema della continuity. Se si fosse dovuto badare "troppo" alla coerenza ... Immagina Romano Scarpa che pensa "Ho questa bellissima storia in cui Pippo ritrova suo fratello, ma non me la sento perchè tutti sanno che Pippo non ha fratelli". Niente Pippotarzan. Invece non solo la fa, ma in un'altra storia che coinvolge Eta Beta e Flip (non ricordo autore e titolo) Pappo non è nemmeno il fratello di Pippo ma un amico. Chiaramente, come dici tu, non è roba da perderci il sonno...
      Basta, ultimamente i miei commenti sono come il prezzemolo.

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    4. Solo che mi chiedo, se il problema della coerenza ce lo poniamo noi lettori/collezionisti/clienti, perché non dovrebbero porselo anche gli autori, come attività del loro mestiere? Da lettore di vecchi Disney, ma anche di fumetti d'avventura, ho appurato che spesso la coerenza non viene neppure cercata, si scrive una storia (bella o brutta è soggettivo) e basta, tanto la pagnotta è garantita e il lettore si accontenta, se non ha già mollato una pubblicazione per la playstation o il tablet...

      La questione di Scarpa con Pippo Tarzan si sarebbe potuta risolvere introducendo l'ennesimo cugino...

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    5. Hai ragione, è una questione di mediazione. Come sempre.
      Anche Gedeone de Paperoni (era questo il nome?) poteva essere "un parente"... chissà perché viene sempre in mente il "fratello" agli autori...

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    6. Beh, proprio sempre non direi, anzi... Tutti zii e cugini... E se sono fratelli sono bambini e gemelli!

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    7. Dicevo autori "italiani anni 50-60 di belle storie non canonico dogmatiche e che inventano bei personaggi"... vabè diciamo Scarpa va'

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  8. Confermo: è quella la storia (sono andato a controllare le immagini). Anzi, ora mi pare che pure Clarabella si scopra essere nata il 29 febbraio...

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  9. La battuta cattivissima di Minni è uno dei motivi perchè apprezzo più i fumetti vintage di Topolino che quelli moderni. Il Topo di Gottfredson, ad esempio, di papagni nel muso del vecchio Pietro ne ha stampati parecchi, non deve meravigliare che nel 1948 si fosse più violenti anche negli intenti, la cifra d'ispirazione era il Mickey Mouse americano avventuroso. Il Paperone bastardo è invece una nostra prerogativa, uno dei massimi picchi della creatività italiana e lo rimpiango con il cuore infranto.

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    1. Certo, il Topolino delle storie di Gottfredson "non era una signorina" :D
      Qui però in Minnie c'è il compiacimento per un'azione violenta inflitta ; rispetto al 'decisionismo' e alla rudezza americane è un passo ulteriore - in puro stile Martina, appunto - che in bocca a un buono fa un curioso effetto.
      Non che la cosa mi sconvolga ; mi fa un po' sorridere, però, questo sì :)

      Non concordo invece sul Paperone "figlio di", ma ne avevamo già parlato, non starò a ripetermi.

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    2. Lo Scrooge di Barks è un bastardo egomaniaco, industriale senza scrupoli, sfruttatore e neocolonialista (le popolazioni africane che ha oppresso gli mandano dietro uno Zombie con il compito di "ridimensionarlo", letteralmente). Ha degli slanci di generosità (La stella del Polo), ma deve mascherarli per non sembrare debole.
      Paperone è "diversamente bastardo" in un modo più italiano. E' cattivo con il nipotame, vessa e inganna Paperino, è anche molto più manesco di Scrooge, ma sembra più una caratterizzazione di un tipo umano individuale che, come in Barks, lo specchio di una società criminale. E non si vergogna ogni tanto di essere generoso. Nella storia dell'Oranguziano dice: "Non resisto più a fare il duro... il denaro non è tutto" (!!). D'altronde anche Paperino non è Donald.
      Tutta questa pappa per dire che forse, a grandi linee e fatte salve le debite eccezioni, la verità sta nel mezzo e Salvatore e Galerius hanno ragione tutti e due

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