Ciao Salvatore, complimenti per la nuova versione del blog: più snello e fruibile, e pieno di nuove e buone idee. A proposito del ponte, vorrei rivelare qui quello che, incredibilmente, ad eccezione degli ambienti tecnici, in Italia sembrerebbe essere un segreto molto ben protetto: un ponte sullo stretto di Messina, sia a campata unica che su piloni, non-si-puo-fare. Non ha senso parlare di quanto sarebbe utile o inutile, così come non ha senso (al di là di evidenti interessi privati) progettarlo e riprogettarlo (con l'astuta accortezza di non tentare mai un impossibile progetto esecutivo) o aprire cantieri per lavori di preparazione. È tutto inutile per un motivo semplice di cui tutti i maggiori esperti di questo pianeta sono consapevoli: oggi, con materiali e tecnologie ad oggi noti, è evidente che quel ponte non-si-puo-fare. Bellissima l'estetica delle vignette della Settimana Enigmistica! Bravissimo!
Ciao Florindo. In Sicilia ci vogliono ferrovie e strade, il ponte non serve a nulla, mezz'ora di traghetto non fa me a nessuno, 5 ore da Messina ad Agrigento fanno male a tutti.
Ma certo. È ovvio che anzichè sprecare tempo e soldi pubblici per tenere in piedi una palese favola elettorale, sarebbe incomparabilmente meglio portare lo standard infrastrutturale della Sicilia - insieme a buona parte dell'Italia centromeridionale e, a quanto pare insieme a molto punti critici del nord (ponte Morandi, dissesto idrogeologico, dubbia stabilità di un numero ancora incognito di edifici pubblici, eccetera eccetera eccetera) - a un livello di minima decenza. Ma c'è ancora bisogno di dirle queste cose? Il paese è ancora in queste condizioni di totale sbraco politico, civico e intellettuale? E pensare che la Sicilia è una delle perle del pianeta. Che tristezza.
La Sicilia potrebbe essere una delle più grandi fonti di reddito per tutta la nazione. È una perla chiusa nell'ostrica, ostrica che nessuno vuole aprire, chissà perché. Forse perché il nord ha bisogno di migranti (di tutti i colori) per tenere in piedi la baracca imprenditoriale?
Probabilmente quello che dici è stata parte del "piano" per molti decenni a partire dall'unificazione. A questo punto si potrebbe pensare che le cose non siano cambiate molto, nonostate nel mondo contemporaneo alla lunga quel piano non può che causare il fallimento dell'intero sistema, come può constatare chiunque.
1977, Maria.
RispondiEliminaBastava chiamarla Giorgia, e avrebbe potuto essere una vignetta sulle intelligentissime misure economiche adottate nel 2023.
Maria è stata incaricata di recuperare il materiale per costruire il ponte sullo stretto.
EliminaCiao Salvatore, complimenti per la nuova versione del blog: più snello e fruibile, e pieno di nuove e buone idee.
RispondiEliminaA proposito del ponte, vorrei rivelare qui quello che, incredibilmente, ad eccezione degli ambienti tecnici, in Italia sembrerebbe essere un segreto molto ben protetto: un ponte sullo stretto di Messina, sia a campata unica che su piloni, non-si-puo-fare. Non ha senso parlare di quanto sarebbe utile o inutile, così come non ha senso (al di là di evidenti interessi privati) progettarlo e riprogettarlo (con l'astuta accortezza di non tentare mai un impossibile progetto esecutivo) o aprire cantieri per lavori di preparazione. È tutto inutile per un motivo semplice di cui tutti i maggiori esperti di questo pianeta sono consapevoli: oggi, con materiali e tecnologie ad oggi noti, è evidente che quel ponte non-si-puo-fare.
Bellissima l'estetica delle vignette della Settimana Enigmistica! Bravissimo!
Ciao Florindo. In Sicilia ci vogliono ferrovie e strade, il ponte non serve a nulla, mezz'ora di traghetto non fa me a nessuno, 5 ore da Messina ad Agrigento fanno male a tutti.
EliminaMa certo. È ovvio che anzichè sprecare tempo e soldi pubblici per tenere in piedi una palese favola elettorale, sarebbe incomparabilmente meglio portare lo standard infrastrutturale della Sicilia - insieme a buona parte dell'Italia centromeridionale e, a quanto pare
RispondiEliminainsieme a molto punti critici del nord (ponte Morandi, dissesto idrogeologico, dubbia stabilità di un numero ancora incognito di edifici pubblici, eccetera eccetera eccetera) - a un livello di minima decenza. Ma c'è ancora bisogno di dirle queste cose? Il paese è ancora in queste condizioni di totale sbraco politico, civico e intellettuale?
E pensare che la Sicilia è una delle perle del pianeta. Che tristezza.
La Sicilia potrebbe essere una delle più grandi fonti di reddito per tutta la nazione. È una perla chiusa nell'ostrica, ostrica che nessuno vuole aprire, chissà perché. Forse perché il nord ha bisogno di migranti (di tutti i colori) per tenere in piedi la baracca imprenditoriale?
EliminaProbabilmente quello che dici è stata parte del "piano" per molti decenni a partire dall'unificazione. A questo punto si potrebbe pensare che le cose non siano cambiate molto, nonostate nel mondo contemporaneo alla lunga quel piano non può che causare il fallimento dell'intero sistema, come può constatare chiunque.
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