Il Natale... strano come la festività che più aspettavi da piccolo, quando il tuo unico pensiero era abbuffarti, goderti i regali e giocare con i cuginetti diventi man mano che passi il tempo un periodo per certi versi triste, nostalgico. Ti rendi conto che i nonni che ormai non ci sono più... li vedevi vecchi ma avevano meno dell'età che tu hai adesso. Le lunghe tavolate hanno sempre meno commensali, non ci sono bambini, o se c'è ne qualcuno spesso gioca da solo. Il dialetto e i piatti tipici sono scomparsi, nessuno ha più la pazienza dei tuoi nonni e genitori per preparare ragù che cuociono ore o la voglia di farcire il pollo. La componente religiosa è ormai inesistente, il Natale è ormai l'ennesima festa consumista dove la banca ti manda gli auguri soltanto per proporti qualche investimento. Lo so che sono io, non è il mondo che è cambiato ma il regalo più bello che potrei ricevere è fare un salto breve nel tempo, un paio d'ore...per potermi sedere nel tavolo dei bambini mentre tutti i miei cari, giovani, forti ed allegri ridono sguaiatamente brilli
Il regalo migliore l'ho già parzialmente ricevuto, visto che Blogger non ha ancora messo questo tuo post nel blog roll ma almeno Hotmail me l'ha segnalato nella posta in evidenza e non in "altra". È già qualcosa.
RispondiEliminaChe dire, caro Salvatore... credo siano cose a cui abbiamo pensato un po' tutti arrivati a una certa età. Da me però dialetto e piatti tipici sono ancora ben vivi. Forse ricordandoci il passato tendiamo a mitizzarlo e a dimenticarci delle cose brutte che sicuramente c'erano all'epoca. Vedila così...
Sicuramente ma inforcare gli occhiali dell'innocenza farebbe tanto bene al cuore
EliminaVero, però anche nella consapevolezza ci sono soddisfazioni (ma può sembrare un discorso da cuturdo).
EliminaIo sono sempre stato vecchio, anche da bimbo, ma devo dire che il tempo che passa ha cambiato la mia percezione del Natale, anche se le persone a tavola sono meno, e mi piace trovare l'atmosfera natalizia anche lontana dal mese di dicembre. Vivo da decenni in un quartiere popolare di Milano dove le pizzerie gestite da egiziani già molti anni fa usavano le lucette da albero di Natale per incorniciare le loro vetrine anche in estate . Negli USA ho visto la pubblicità di un posto che vende alberi e luminarie natalizie tutto l'anno. Tutto questo mi piace tanto. Una idea per Claudio Chiaverotti e Alberto Lavoradori: sei Babbo Natale disoccupati si ritrovano in un bar di periferia a Ferragosto, giocano a carte, sono arruolati da una vecchia armata di scopa che chiede loro di recuperare una pentola piena d'oro alla fine dell'Arcobaleno. Fuori inizia a piovere. Temporale estivo. Poi la luce comincia a disegnare un arco. E' il momento. Mai la fine. Ciao
RispondiEliminaPoi vengono attaccati da un'orda di leprecauni comandati da Paperon de Paperoni e che portano come stendardo il simbolo del biscione.
EliminaNon era un biscione qualsiasi, ma il serpente di Midgard della mitologia norrena stufo di non essere bene accetto in trattoria perchè tutti pensano che nel momento di pagare il conto, scatenerà il Ragnarok, in fondo però un bravo Geppo che se ne starebbe tutto il tempo in spiaggia a leggere fumetti presi in una busta a 250 lire in edicola, e lasciare che il mondo giri come gli va, aspettando di bere un cappuccino alle sei del pomeriggio come ha imparato dai turisti tedeschi.
EliminaStavo pensando di utilizzare i tuoi commenti per farli disegnare ad una AI, non sia mai che finalmente la si riesca a mettere in crisi e si possa fare esplodere un server centrale 😁
EliminaNon credo sia possibile mettere in crisi una AI: Sandrone Dazieri ha ipotizzato da qualche parte che le AI siano utilizzata per la sceneggiatura degli snodi intermedi delle serie delle piattaforme e stiamo parlando di un autore che ha lavorato per Netflix...
EliminaCredo che da quel che vediamo ultimamente sia altamente probabile. Sarebbero in grado in ogni caso di generare senza patemi più episodi di una soap opera
Eliminasigh... se trovi la macchina del tempo, mi daresti un passaggio?
RispondiEliminaanche a me mancano tante cose che davo per scontate, come i nonni, il regalo sotto l'albero che aspettavi per settimane per scoprire cosa fosse (e pensa il Natale '91 quando ho trovato il lego 6399, la monorotaia rossa!), mentre adesso mi auto-compro roba che so già che cos'è (come il pazzo della barzelletta che mangia le banane con la buccia perché "So già cosa c'è dentro!") o anche solo vedere in TV "Le 12 fatiche di Asterix" o "I viaggi di Gulliver" il giorno della Vigilia, mentre i nonni ed i parenti vari arrivavano alla spicciolata...