Il Grande Blek è un personaggio che non mi ha mai catturato, ma gli
albetti di Sciuscià e Il Piccolo Sceriffo che ho rinvenuto dal
mio rigattiere di fiducia erano prossimi all’implosione e quindi alla fine ho
deciso di prendere questo, che oltre alla copertina staccata e a segni di
umidità presenta solo una firma con cui uno dei precedenti proprietari ha
siglato la prima striscia. In effetti leggendo queste 32 strisce posso capire
perché Blek Macigno avesse tanto successo e sia ancora ricordato e ristampato.
Senza uno straccio di riassunto,
entriamo subito nel cuore dell’azione: il professor Occultis e Roddy, le
“spalle” di Blek, sono «prigionieri di un essere irreale che comanda ad una
ciurma invisibile in una grotta ancor più irreale di lui», per usare le parole
del professore.