Come
dimostrato anche dal recente Adam Wild, Manfredi ha la dote, ormai poco comune,
di saper creare "personaggi" affascinanti e vividi anche se la loro
vita si risolve in poche tavole. Sarebbe splendido poter leggere le avventure
in solitario di Faina, killer perfezionista affezionato alla vecchia madre
malata. Nell'universo di Nick Raider è sempre stato il protagonista il
character meno carismatico, già il tenente Rayan è più simpatico mentre è
completamente inutile la spalla Marvin Brown, che non ricordo abbia mai fatto
una battuta decente in tutta la serie. Marvin è come quegli amiconi convinti di
essere simpatici che raccontano soltanto barzellette stantie. La trama
dell'albo è ben congegnata, semplice come da tradizione Bonelli, ma proprio per
questo gradevole e "secca".