Anni
prima che Neil Gaiman e Chris Bachalo realizzassero quel capolavoro che è "Death l'alto
costo della vita" i nostri eroi bianconiani Motta e Dossi si erano
interrogati sull'entità del prezzo da pagare.
Sandro
su Facebook dice che sono esagerato, ma io alla lettura di questa storia
la prima cosa che mi è saltata in mente è il teatro di Eduardo De
Filippo, non so perchè ma ho immaginato l'erede di Scarpetta al posto di
Chico nella sua Napoli antica e fascinosa... sarà stata quella morte, finta come gli spettri di "Questi Fantasmi".
Una storia di Chico e Flop dove per vivere la gente è disposta a rubare e corrompere... pubblicata su di un albo per bambini degli anni settanta.
Sarebbe stata una storia ancora più bella se la magra falciatrice fosse stata quella vera, asservita anche lei al demone denaro...ma di questi tempi chi mai potrebbe sopravvivere se dovesse pagare?
Buona lettura e ringraziate Sandro che gentilmente ci ha concesso le tavole.