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16/04/22

Tecnus l'altro super robot di Bianconi

 

Nell'ultimo numero del Big Robot di Alberico Motta (il n.12 del settembre 1981) apparve con una lunga storia intitolata "Sul Pianeta Krisos" un altro gigante di metallo. Il fumetto era di un Mario Sbattella particolarmente ispirato che ne scrisse anche la sceneggiatura. Chissà perché Bianconi utilizzò come riempitivo Tecnus...forse aveva già deciso di chiudere la testata? Forse Motta non aveva ancora consegnato la nuova storia del Big Robot?

Non lo sapremo mai ovviamente.

21/11/21

Pensavo abitasse a Metropolis...


Invece Superman vive in una super città dei supertreni.
Nel 1981, mr. Kent per arrotondare faceva la reclame dei trenini Lima.
Quella che vedete qui sopra è la copertina dell'albetto mignon che veniva regalato con l'acquisto dei trenini e che conteneva una storia americana con il titolo adattato per la bisogna.

23/05/20

Recensione Braccio Di Ferro n.24 del 1975


Gaspare Pero scrive: Mi sono imbattuto in un albo di Braccio di Ferro che meriterebbe la ristampa integrale immediata! Quattro storie tutte di Pierluigi Sangalli (ndr:con sceneggiature di Alberico Motta), una più spassosa dell'altra. L'albo è il n° 24 della serie principale, anno 1975 (qualche tavola allegata, avendo cura di non rovinare la rilegatura dell'albo che mi è quasi coetaneo!)

19/01/17

Il Dominatore della Malesia di Luigi Motta e Nadir Quinto (1949)


Interessante recupero vintage, Il Dominatore della Malesia narra la vicenda di D’Arris, ultimo malese sopravvissuto a un complotto ordito dai colonialisti che gli hanno sterminato tutta la famiglia ad eccezione del figlio che è stato allevato come un inglese.
Durante l’insediamento del nuovo Rajah di Sagàr, un fachiro narra la sua storia ormai diventata leggendaria e D’Arris si decide a riprendere le armi contro l’invasore. Assalta quindi la nave dove si trovano il figlio perduto, ribattezzato James, e la sua fidanzata e da lì comincia una serie di scorrerie da cui è lecito evincere che Luigi Motta andasse a braccio e si inventasse gli sviluppi di pagina in pagina, visto che si affastellano uno dietro l’altro colpi di scena, personaggi nuovi sbucati dal nulla per risolvere le situazioni e i luoghi comuni che rendono memorabili le storie d’avventura (ci sono persino i proverbiali thug e una conturbante dark lady).

16/05/16

TRUCK DRIVER un altro Bud Spencer a fumetti (1981)


La soffitta mi ha fatto un'altra sorpresa, un Albo Varietà Motori n.22 del 1981 (graziato da una copertina con una boombastica Carmen Russo) dove incontro un altro emulo del Pedersoli nazionale dopo questo e quest'altro.

12/05/16

John Bonel, quando Gianluigi Bonelli arrotondava con i franchi di Sagèdition


Non molti sanno che il papà di Tex Willer all'inizio della sua carriera, prima d'intraprendere la strada "Audace", oltre a lavorare per S.A.E.V. scriveva anche alcune storie per il mercato francese del gigante mascherato italiano Amok. Notizia presa da una lettera di Luigi Marcianò  su Fumo di China 170. Lo pseudonimo utilizzato era John Bonel, probabilmente il nome fu preso di peso dal suo mito personale, il regista John Ford e poi un  bel cognome tronco come nella tradizione d'oltralpe. Mi vengono in testa tanti pensieri, perchè Amok l'ho letto pure io, le storie a fumetti disegnate da Antonio Canale /Tony Chan erano così belle che ricordo vennero ristampate almeno sino alla fine degli anni settanta e qualche albo, forse Dardo, me lo ritrovo ancora in soffitta. Chissà se Canale fosse nato in America che meraviglie ci avrebbe regalato sui classici super eroi se non fosse stato sfruttato perlopiù per questo clone (meraviglioso però) di Phantom. In quella copertina lì messa sotto il titolo quel faccino mascherato non è bello come il Daredevil di Bill Everett

09/05/16

Ma chi @°**§ lo traduceva il Popeye di Sagendorf su Linus negli anni settanta?


Non è un montaggio, la tavola completa la posto qui sotto. E' mai possibile che il bravo Oreste Del Buono abbia fatto passare una traduzione così evidentemente forzata e sbagliata di questa "domenicale" di Bud Sagendorf? Capisco che Alterlinus non era diretto ai poppanti ma c'è un limite anche alle licenze "poetiche". 

04/04/16

Recensione Cosmo serie nera n.12 Fantomax "Non temerai altro male" di Luigi Bernardi e Onofrio Catacchio****



In tempi non sospetti, prima che si mormorasse dell'imminente remake di KriminalLuigi Bernardi alla sceneggiatura e Onofrio Catacchio ai disegni, avevano reinterpretato le origini e il mito del primo degli eroi neri. Sono tutti figli di Fantomas i mille assassini che imperversavano nelle edicole sino alla metà degli anni settanta. Di quella truculenta brigata è sopravvissuto il più anonimo e incolore, l'immortale Diabolik di cui ancora non mi spiego il perchè del successo. Vero è che gli altri "minori" non erano graficamente all'altezza del figlio di carta delle Giussani (e Pier Carpi) ma per i miei gusti, meritavano molto di più i personaggi contorti di Max Bunker. Diabolik, senza mezzi termini, l'ho sempre trovato noiosissimo e grigio come i retini che da anni lo accompagnano, per questo adoro il film di Mario Bava che è così POP e colorato che pare una presa per il culo. Torniamo a Fantomas, per conoscere la storia della creatura di Pierre Souvestre e Marcel Allain vi consiglio lo splendido libro di Alfredo Castelli pubblicato da Coniglio editore nel 2011 "Fantomas, un secolo di terrore", lì verrano esauste tutte le vostre curiosità. Fantomax è stato pubblicato prima da BD e Coconino, la X al posto della S è stata messa per motivi inerenti ai diritti (pensateci...Popeyo invece di Popeye...) ed era nato come uno "short" da inserire in un’antologia...ma la potenza della storia era tale che Bernardi e Catacchio decisero di farlo diventare una breve saga.

07/07/15

Le sublimi aberrazioni del divino Gabriele (Bonvi)


Non ho idea del periodo a cui appartengano queste tre splendide litografie del Bonvi (vista un'asta su ebay che ha raggiungo quotazioni importanti), però mi sembrano una bella curiosità.

11/01/15

La Brioche presenta Zuzzurro & Gaspare "Salve...sono il Titolo" disegni di Silver (1988) ***1/2




Pubblicato da Rizzoli, questo è il secondo libro con i deliziosi Zuzzurro e Gaspare disegnati da Silver. Ahimè non sono invecchiate benissimo le gags pubblicate nel volume, troppo legate al periodo di produzione. Le battute sono troppo eighties, riguardano spot, manie, programmi televisivi di quel periodo e molte non sarebbero capite da un lettore giovane. Io che son vetusto, invece, ho apprezzato questo viaggio nella memoria comica. Silver tratteggiava perfettamente sia Nino Formicola (Gaspare) che il compianto Andrea Brambilla (Zuzzurro), sembrava li avesse creati lui, in alcune tavole fanno anche la comparsata i personaggi della fattoria McKenzie in ruoli diversi da quelli usuali interpretati nel mondo di Lupo Alberto

05/09/14

Una leggenda indiana di Hugo Pratt:Il Serpente Maligno

Ho trovato al mercatino qualche numero del bel Pecos Bill edito da Fasani negli anni sessanta. La serie continuava quella realizzata da Guido Martina e Raffaele Paparella nel 1949 per gli Albi d'Oro Mondadori. Le storie della leggenda del West sono molto ben congegnate ed originali con un simpatico Davy Crockett obeso,violento ed ubriacone che pare anticipare certi personaggi dei western all'italiana ed una splendida Calamity Jane  moderna  eroina sparatutti e non donzella in pericolo. La chicca che ho trovato nel n.152 del 1963  è però questa breve storia (senza Pecos) di Hugo Pratt che fa parte delle leggende indiane che furono raccolte in due (cari e rari) volumi di Fumetto Club e nel Wheeling pubblicato da Rizzoli Lizardi. Io non conoscevo questa produzione di Pratt ma ne avevo riconosciuto lo stile...cosa che mi fa sempre tornare al vecchio discorso che certe mani non esistono più, quegli autori che riconoscevi a distanza perchè con un tratto così personale ed una pennellata così particolare che non avevano bisogno di credits sull'albo. Godetevi, in questa mirabolante epoca d'ingegneri e tecnici,  questa antica novella artigianale di Pratt.  4 pagine stampate su carta ormai gialla come papiro.


01/05/14

"UN CONSIGLIO" Quando Berardi e Milazzo facevano i fumetti brutti.


Eccomi tornato dopo una breve vacanza e vi posto subito una chicca che avevo in soffitta , uno dei fumetti d'esordio dei grandi Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Proprio in questo periodo è  uscita in edicola l'ennesima gradita  ristampa  del culto (anche mio) Ken Parker  e penso che tutti abbiano letto almeno qualche storia della gradevole criminologa Julia...bhe prima di deliziarci con alcuni  tra i più bei fumetti italiani, anche Giancarlo e Ivo sono stati "piccoli" e proponevano le lore storie  ad editori minori come la  CAB che nel 1971 in un pocket dal titolo "L'HORRORE A FUMETTI" stampa la violentissima storia di matrice poliziottesca "Un Consiglio".


26/03/14

The Walking Dead prima di Kirkman, dove leggere in italiano il fumetto della Aircel del 1989


Somerville ha un grezzissimo tratto underground ma a me piace
  
Di questo fumetto di Jim Somerville, pubblicato da Aircel comics nel 1989, noto che in rete se ne parla da un pò in seguito al successo avuto dalla famosissima saga di Robert Kirkman.
Il Walking Dead degli anni ottanta ha influenze Romeriane più forti, gli stessi protagonisti sembrano presi di peso dall'epopea dei morti viventi del buon George

19/02/14

Sele Pocket n° 12 TEX MILLER gennaio 1976 NEA OMNIA EDIZIONI lire 500***1/2



La copertina intera è più esplicita

Pur non essendo un estimatore del genere una perla come questa deve essere recensita.
Questo massacro comico/erotico del più famoso eroe italiano dopo Giuseppe Garibaldi ad opera dello sceneggiatore Di Vitto (che addirittura in una vignetta dell'albo se ne bulla) è scritto e disegnato da chi era esperto dell'epopea texiana e capace di assestare certi colpi bassi così bene che non si può fare a meno di ghignare. Gli albi Sele Pocket erano tutti basati sulla parodia e devo dire che, nonostante Sergio in un suo redazionale ne parlasse malissimo a me sembrano di qualità e standard superiore a certe cose dell'ediperiodici.

30/01/14

Le torte di merda di Abelarda in "Amore materno"

Gapare Pero recensisce quella che per lui  è tra le storie più ributtanti (e anche per me in effetti) mai apparse sulle pagine di Soldino! L'albo è il n° 9 del 1975 e i disegni sono di Nicola Del Principe
Frittella è attratto dal profumo di torta che Abelarda sta preparando per Soldino

26/01/14

La misteriosa copertinista del Nuovo Geppo si chiama...


FPM editore, che chiamò a raccolta quasi tutti gli autori Bianconi per il Topo Gigio degli anni novanta (un numero è recensito qui) aveva la sana abitudine di citare tutti gli autori coinvolti nella stesura di un albo, compresi quelli che disegnavano le copertine. In questo post di Lorenzo Terranova e Elisabetta Sangalli gli autori (ed ovviamente anch'io) si chiedevano chi fosse il misterioso "RB".

24/01/14

C4C: Recensione: Orfani numeri dall’uno al quattro


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Una serie che è un po’ come il vizio del fumo, la prima sigaretta ti fa tossire e dici che non ripeterai l’esperienza, dopo un anno hai le dita gialle come Tweety e inquini l’ambiente come una Simca.

22/01/14

Fumetti in edicola che non compro più e perchè.

Un post non retroniko che mi andava di fare, così tanto per passare il tempo.
Sono serie di cui ho preso almeno il numero uno e che ho abbandonato per strada.

Fables












mi aveva preso benissimo ma dopo che ho letto che sono 100.000 numeri mi sono arreso

Bouncer















Il primo numero bellissimo, volevo continuare la serie ma Cosmo ha una distribuzione di merda e non sono riuscito a recuperare gli altri albi (provvederò)

Topolino















In uno dei mercatini dell'usato di Bergamo, un tipo vende i numeri post 2500 a 5 per 1€, preferisco andare al risparmio e li prendo a blocchetti.