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19/12/12

Strenna dei piccoli-supplemento a Super Western n.4 del 1965-Editrice Flaminia-lire 200*****



Uno dei più bei acquisti di questo 2012 al termine del suo cammino. Quando leggo di questi albi mi commuovo, pur essendo relativamente giovane (sono del 1971) rimango affascinato dalle pubblicazioni vintage per la dolcezza che sapevano trasmettere. Il vero Natale , quando si festeggiava la nascità di Gesù bambino e non l’arrivo del capitalista cocacolomane americano che ha preso il posto di San Nicola. Non sono particolarmente religioso ma certi teneri valori  come l’angelo custode, la compagnia tenera e presente di un “oltre” buono e caritatevole, festeggiare in famiglia e seguire la celebrazione della messa quando i preti ancora erano visti come simbolo di rettitudine e molti squallori presenti della chiesa ancora erano occulti e taciuti e si credeva nel bene come valore da perseguire e non come simbolo di mollezza e bigottismo. Come dicevano gli antichi “Beata l’ignoranza perché si sta bene di core e di panza” . Invidio la gioia serena e leggera dei vecchi che ancora vivono queste emozioni e spero che un giorno si possa tornare a parlare di un Dio benevolo e comune e si smetta di pensare a catastrofi imminenti e alle lordure che la rete ci propina ogni giorno ed appesantiscono le nostre anime stanche.

Finita la parentesi Sanpaolo parto con la recensione dell’albo.

Aggiungo le revisioni di Luca Boschi.

Le immagini redazionali sono tutte del compianto e grandissimo Carlo Peroni PEROGATT , qui ancora con un stile acerbo ma riconoscibile.





1)      Il sogno di Lulù-disegni di Sergio Rosi, autore dallo splendido tratto scomparso nel 2008  (approfondimenti qui sul blog di Luca Boschi), uno dei primi a rivolgere un giornalino alle signorine amanti del fumetto già negli anni cinquanta. La graziosa e leziosa Lulù è capricciosa come Barbie ed è psicologicamente una donnina moderna  che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. In questa storia a causa di una indigestione di torrone al cioccolato sogna una storia fantastica in cui troviamo Pinocchio, la Befana, Babbo Natale, Gesù Bambino, il dottor Balanzone e Peter Pan. Anni prima delle cinque  leggende della dreamworks abbiamo la possibilità di gustare un bellissimo  cross-over sui miti dell’infanzia che fù****




2)      Le quattro stagioni di Nino Orlich , misconosciuto e prolifico autore recentemente scomparso  ma dal tratto personalissimo e riconoscibile che tanto è stato giustamente  lodato dal preparatissimo Luca Boschi (vedi qui).****




3)      Il trucco della strega-i testi sono di Massimo Liorni i disegni mi sembrano di Onofrio Bramante (almeno il viso della strega me ne ricorda il tratto) – Una classicissima fiaba. Una strega viene incaricata di scovare il ladro dei gioielli della principessa. La megera porta in un sacco un gatto nero, tutta la servitù dovrà accarezzare il felino ma solo il colpevole sarà graffiato. L’infido Pancilotto finge di lisciare la bestia , ma il trucco sta nel fatto che il gatto è nero perché sporco di fuliggine e quindi chi ha le mani pulite è sicuramente colpevole. Curioso per il mondo delle favole il fatto che la principessa invece di ricorrere alle solite fate si rivolga ad una fattucchiera che viene anche lautamente ricompensata****




4)      Nel regno dei draghi, una delle storie più belle e lunghe della strenna  con i disegni di Sergio Rosi. Anche questa una lunga favola con testi e rime nella tradizione del Corriere Dei Piccoli. La storia del forzutissimo principe Biancofiore, figlio di una giumenta regina delle bestie, ed i suoi alleati Rompi-Sassi e Torci-Legno contro gli uomini drago. Classicissima e visivamente pregiata*****



 



5)      Non sono Angeli, ma a Natale….Qui ritorna il bravo Nino Orlich con due dei suoi personaggi    più utilizzati (non so se anche famosi) di cui ricordo di aver letto molte altre storie negli Albi Flaminia e Gioggi. I protagonisti sono due monelli di età indefinita : Biricchio e ed il tabagista incallito Cicchetta (Cicca per gli amici)  che fuma le tremende sigarette “Affa” (le mitiche puzzolentissime Alfa senza filtro che credo fossero prodotte con sterco, benzina , zolfo ed ortica). La storia sarebbe impubblicabile oggi visto che è un elogio alla potenza della nicotina. Satana decide di bruciare tutti gli abeti destinati a diventare alberi di Natale. Cicca lo sfida ad una fumata selvaggia, sigari infernali contro Affa senza filtro. Il diavolone viene sonoramente sconfitto*****





6)      L’ispirazione: tavola autoconclusiva di Alberto Delbianco***



7)     Selima-testi di Gianca , disegni  molto probabili dello studio Rosi  (Gaspare De Fiore che Insieme a Santo D'Amico formava il famoso duo "Nerone") revisione di Squitty del forum di Vintage Comics , ispirato ad una leggenda veneziana è la storia della pricipessa araba Selima e del suo schiavo veneziano Marco Semerin.  Sconfiggeranno  con il loro esercito i turchi e convoleranno a giuste nozze. Bel finale con matrimonio di religione mista che forse è la più bella rappresentazione del Natale come simbolo dell’unione dei popoli.****




 Con questa lunga recensione natalizia  vi auguro buon feste e buone letture a tutti.