Un capolavoro della commedia all'Italiana degli anni cinquanta, Tina Pica perfettamente in parte, Alberto Sordi è il cattivissimo Duca Frittella, Totò interpreta il capo dei Neroni e per la prima volta sul cineschermo il piccolo Gennaro Scannapeli nella parte del nobile Soldino.
10/04/25
05/04/25
Quel che vedo da sdraiato resterà per sempre il mio panorama preferito
La pace, la fuga, gli anni che passano. Ricordi del passato e scorci di futuro.
L'unico angolo di mondo che mi interessa.
Spero che il vostro "panorama da letto" vi provochi le stesse sensazioni.
30/03/25
Un Felix Bianconi che vale molto di più di quel che costa. Felix 111 del 1985 è un tutto Messmer ed Oriolo!
Me lo sono sempre chiesto: perché Bianconi nonostante avesse i diritti del meglio dei comics americani non pubblicasse volumetti monografici per collezionisti ed intenditori?
Lo facevano Mondadori, Sansoni, Corno e Rizzoli.
Oscar e Pocket erano dei "long seller" mica da ridere. Forse l'editor Renato aveva in realtà soltanto il diritto di poter pubblicare storie autoctone?
Un po' come il Corriere dei Piccoli, Supergulp e il Giornalino per i personaggi Marvel?
Penso che probabilmente pensasse che come fatto per Braccio Di Ferro l'italianizzazione delle storie rendesse più divertente il tutto per i bambini indigeni.
Nei numeri degli anni sessanta le prime storie pubblicate di Felix the Cat da Bianconi erano proprio delle "lucidate" , Mario Sbattella lavorava sulle tavole di Messmer ma dopo un po' si passò alle storie e i disegni di Alberico Motta, Sandro Dossi, Pier Luigi Sangalli e lo stesso Mario Sbattella.
25/03/25
Non si butta via nulla: Saruzzo diventa Gigi Rosmarino
Il modernissimo Renato Bianconi, da buon ecologo, seguiva le regole del riciclo con dovizia. Leggo su Facebook che Andrea Leggeri ha ritrovato su Pinocchio Collana Commandos n.2 l'ennesimo clone di Saruzzo a sua volta clone di Provolino.
17/03/25
Una furtiva lacrima
Non mi è mai piaciuto Tex Willer, non ne ho mai capito il successo, per me è come Gigi D'Alessio, mito di un mondo che non mi appartiene...però a vederlo lì, abbandonato una lacrima mi è scesa sulla barba. Sarà che penso che questo è il destino prossimo di molti fumetti, anche dei miei, sarà che sto invecchiando. Quando ero piccolo io gli albi abbandonati che trovavo in queste condizioni erano quelli stampati da Editrice Squalo.
Povero Aquila della notte finito come un Corna Vissute (anche questo sarebbe un ottimo nome da pellerossa, un indiano con la moglie che ama divertirsi).
La differenza principale è che Il Clap Clap Clap onomatopeico non era usato per gli applausi nei vecchi fumetti Squalo.
14/03/25
È morto Pier Luigi Sangalli
L'unica cosa che mi preme scrivere è che nessuno sito, nessuna pagina web ne ha dato la notizia. Se non fosse per gli appassionati sui social e senza la comunicazione di Sandro Dossi su Facebook sarebbe scomparso come tantissimi autori di fumetti italiani non considerati da certa critica. Artisti di cui tutti hanno letto centinaia di pagine che come "lacrime nella pioggia" non lasciano segno.
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