13/07/11

Classici Walt Disney prima serie Tutto Paperino-supplemento al n.610 dell'albo della rosa del 17 luglio 1966 lire 250*****



La serie dei classici, nella prima incarnazione con prologo e storia di congiunzione spesso illustrata da Giuseppe Perego, penso che sia la più bella delle collezioni Disney.
Nel periodo Mondadori si selezionava sul serio la qualità dei racconti da estrapolare dai vecchi numeri di Topolino libretto e da inserire nel volumetto.
Il risultato erano ore di lettura straordinaria con il meglio del meglio degli autori Disney.

Le storie in questo numero sono:


1) Paperino e la farfalla di Colombo: sceneggiatura Romano Scarpa-matite: Romano Scarpa-inchiostri: Rodolfo Cimino*****

Brigitta da filo da torcere a Paperone con la sua industria tessile. Il segreto è nei motivi ricavati dalla fantasia delle ali alcune farfalle esotiche. I cacciatori di lepidotteri sono Paperino ed i tre nipotini. Qui, Quo e Qua trovano una farfalla che ha sulle ali una mappa con il tesoro di Cristoforo Colombo. I tre, visto che è carnevale, giocano uno scherzo agli Zioni. Il fiuto di
Paperone scoverà però il vero tesoro, celato da un enorme quadrifoglio d'oro dipinto di verde. Per una volta De Paperoni si comporta in maniera generosa e cede una parte del tesoro ai nipoti.*****




2) Paperino e le conchiglie zebrate sceneggiatura: Abramo Barosso e Giampaolo Barosso -Disegni: Giovan Battista Carpi*****

I picchi distruggono le noci di cocco di Paperone nelle piantagioni delle isole Gianne (arcipelago delle Giovanne per i precisini). I volatili sono ammaestrati dalla Banda Bassotti che vuol far svendere le isole al vecchio papero per potersi impadronire delle "candida zebrata", mollusco quasi estinto che cela perle nere di inestimabile valore. Paperone, costretto da un Paperino con il trip culturale delle conchiglie, a sorbirsi noiose conferenze scopre il valore delle conchiglie zebrate e gabba i Bassotti.




3) Paperino e il fantasma conteso sceneggiatura :Luciano Bottaro e Carlo Chendi-disegni: Luciano Bottaro*****

Ser Soldano
, fantasma avo di Pippo, si trasferisce nel deposito di Zio Paperone. Paperone non lo vuole con lui e lo spettro va a vivere a casa di Paperino e i nipotini, i quali lo trattano benissimo. Il fantasma per ricompensarli decide di indicargli l'ubicazione di un tesoro nascosto in un castello in Scozia e sorvegliato da altri spiriti.



4) Paperino... Anno 2001 sceneggiatura: Attilio Mazzanti-disegni: Luciano Gatto****
Storia particolare che vede Paperino e i nipotini spediti nel futuro 2001 perchè Zio Paperone vuole vedere come si comporterà il buon Paolino con i soldi ereditati. Strano a dirsi Paperin de’ Paperoni risulta più micragnoso dell'avo Paperone.Non sopportando la sua versione futura, tornato nel 1961, Paperino racconta a Zio Paperone che nel futuro scialacquerà tutti i suoi averi facendosi diseredare. Meglio povero che Taccagno.


Albo capolavoro da avere assolutamente, in condizioni da edicola e completo di bollini arriva ai 95 €, in condizioni modeste parte da 25 €.
La botta di fortuna pùò sempre capitare e comunque ne esiste la ristampa della seconda serie che costa al massimo 5€ in condizioni perfette ed 1€ in condizioni buone.

5 commenti:

  1. Eh, eh!
    Condivido il commento sulla bellezza di questi vecchi albi con storie collegate tra loro da pagine di sceneggiatura scritte appositamente.
    Ne ho alcuni della seconda serie, quindi le ristampe:
    - "Paperone Supermagic", contenente ottime storie anche se l'ultima "Zio Paperone e l'invasione dei Ki-Kongi" è un po' troppo singolare;
    - "Paperi e paperi", da ridere dall'inizio alla fine;
    - "Classico olimpiadi": con la splendida "Pippo e i parastinchi di Olimpia", della quale è proposto un valido sequel!

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  2. prima serie o ristampa , quando un albo è bello è bello

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  3. Albo sicuramente ottimo, come tutta la prima serie dei classici (fortunatamente reperibile anche come ristampa nella seconda serie). Mentre non amo particolarmente(!) la storia di Scarpa per l'esilità e "l'assurdo biologico" della vicenda principale, la storia dei Barosso Bros. e' assolutamente spettacolare, sin dalla vignetta di apertura: "Il lamellobranchio, nella California, alligna?".
    Da notare, poi, come nella storia di Bottaro (risalente al 1962) già si vedono le fantasiosissime deformazioni del Maestro ligure che diventeranno negli anni successivi un suo "marchio di fabbrica".

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  4. Ho parecchi classici della prima serie (condizioni mercatino-soffitta s'intende) vedrò di recensire anche gli altri rileggendoli volentieri. Io ho apprezzato molto anche la storia di Luciano Gatto.

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