23/07/12

Durango-Yves Swolfs-La serie-1981*****



Non mi sono mai occupato di pubblicazioni che si trovano ancora in edicola per tenere fede all'indirizzo vintage dato al  blog anche se l'idea di un "Newtonika" mi è sempre passata  per la capa visto che colleziono e compro anche roba nuova nonostante le bestemmie della soffitta che  dice di non farcela più.
Trattandosi di ristampe di storie del 1981 penso di non andare fuori tema ed è giusto che opere meritevoli abbiano più risalto possibile. La GP Publishing dal 2011 sta effettuando un operazione che ha del generoso nei confronti dei lettori italiani, la ristampa di  splendide opere francesi in formato Bonelli  a prezzi apprezzabili anche da Zio Paperone. Fumetti sino adesso usciti in volumoni costosissimi o difficilmente collezionabili perchè frammentati in riviste contenitore.
Durango ha  i testi  e i disegni di Yves Swolfs  ed è, secondo me, il più grande atto d'amore cartaceo nei confronti dello spaghetti western mai partorito. Che ne direste di una serie di ampio respiro con protagonisti Jean-Louis TrintignantKlaus Kinski, Tomas Milian e tutti gli altri caratteristi figli di Sergio Leone e fratelli? Lo spirito di Django e Clint Eastwood aleggiano nell'aria, il tutto inquadrato da matite divine , iperdettagliate, suggestive, talmente "piene" che una singola vignetta potrebbe essere osservata per ore e lasciarti la sensazione di non  riuscire a  notare tutti i dettagli da cui è composta. Padrone di un  fumetto vero, popolare e perfetto , Yves Swolfs è un genio, più di tanti artisti "metal hurlanti" metafisici che non nomino per offendere i patiti del fumetto d'autore. Durango è leggibile ma curatissimo, pieno d'ispirazione ma mai copia pedissequa dell'origine. L'incipit è quello de "Il grande silenzio"  di Sergio Corbucci, film quasi muto del 1968, dove parlano i volti, la neve e le pistole. Durango Lang è  un killer solitario  soprannominato il 'pacificatore' , nel primo albo gli massacrano la  mano destra e per questo motivo inizia ad utilizzare, con la sinistra ovvio, un'automatica  Mauser C96, imponendo maschia giustizia per tutti gli albi della serie.


Esistono varie pubblicazioni in italiano, i volumoni della Planeta stampati a colori come nell'originale , alcuni episodi pubblicati su Lanciostory e  su l'Eternauta  ed un volume della collana Metal Totem Comics.
Azione, facce di granito, polvere, passione, sangue, onore...cose da veri uomini.
La lettura adeguata e rinfrancante dopo che la tua compagna ti ha obbligato a vedere l'ultima fiction con Stefania Sandrelli mammatardona, l'ennesima cenerentola americana o un insipida commedia romantica sotto la Tour Eiffel e i tuoi zebedei urlano perchè sanno di essere sicuramente fuori posto.
Il signor Lang  deve essere l'amico di birra e fumo ad accompagnarvi per queste vacanze estive 2012.
Al momento in cui scrivo ho appena finito di leggere il  numero 6 ancora in edicola.
Fatevi un regalo e recuperate tutti gli albi  , saltate pure qualche numero nuovo di Tex che sicuramente recupererete l'anno prossimo ai mercatini o su ebay a 50 centesimi.

4 commenti:

  1. Il tuo entusiasmo per Durango mi ricorda una conversazione avuta pochissimo fa in treno con un'amica che sta comprandosi anche lei queste proposte GP. Anche tu come lei hai scoperto il fumetto "oltre Bonelli", ma non sarei così critico col buon vecchio Tex, dai...
    Swolfs "un genio"? Secondo me no, ma sicuramente un valido sceneggiatore e un disegnatore eccezionale, eccezionale interprete della grande scuola franco-belga iperdettagliata e all'occorrenza vagamente caricaturale.
    Posso ricordarmi male, ma se "I Cani muoiono in Inverno" non è una copia pedissequa de "Il Grande Silenzio" poco ci manca! Oltre agli attori e ai caratteristi ci sono persino delle scene riprese pari pari (sempre se la memoria non mi inganna). Ma visto che Durango è una serie il finale doveva essere diverso...
    comunque assolutamente niente male per l'opera prima autoprodotta di un poco più che ventenne, che aveva avuto la fortuna di seguire i primi corsi di fumetto alla scuola Saint-Luc.
    Di Swolfs ti consiglio molto di più "Leggenda", "Il Principe della Notte", "James Healer" e "Dampierre" ma ovviamente se ti piace il western con Durango vai sul sicuro!
    Non era male nemmeno "Vlad" disegnato da Griffo.

    PS - ma il disegno di Diabolik dell'altro giorno lo hai eliminato?

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  2. yes, disegno eliminato perchè ho l'impressione che le mie fan art siano fuori posto nel blog, le tengo sull'account di deviantart. Di Swolfs ho letto tutto quello che ha offerto sino ad adesso la GP ed ho anche il vecchio volume Totem. Il cacciatore mi ha appassionato, un pò meno James Healer (che l'abbiano letto alla Bonelli prima di pubblicare Saguaro?). I cani effettivamente è paro paro il film di Corbucci ma la saga nonostante le molte ispirazioni va avanti da se in maniera abbastanza originale.
    Il Genio di Swolfs sta nel suo manierismo, nella perfezione, nessun guizzo pirotecnico, niente linee cinetiche, soltanto "la perfezione" del tratto. Yves come scrivevo sopra è pop come gli albi bonelli ma le vette grafiche (meno di sceneggiatura) lo pongono un gradino un pò più in alto. Vivo oltrebonelli da sempre , il mio western a fumetti preferito è "Le avventure di Speranza e Carità" disegnate da autori bendati ed ubriachi ma con delle sceneggiature con i ritmi "Fast and Furios", I western dei Missaglia, I Cerretti...Tex mi fa l'effetto Topolino è come il Papa, Sandro Pertini, Roberto Benigni, ne devi parlare per forza bene e dopo un pò ti stanchi, a sto punto millemila volte meglio Zagor, Judas e Bella e Bronco (per restare bonellibonelli).

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  3. "Il Genio di Swolfs sta nel suo manierismo, nella perfezione, nessun guizzo pirotecnico, niente linee cinetiche, soltanto "la perfezione" del tratto."

    Aspetta di vedere il Blanc-Dumont di Jonathan Cartland (che da indiscrezioni mi risulta essere prossimo in scaletta tra gli albetti GP)... ti verrà un infarto!

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