21/02/13

Storia completa : Pierino – Il racconto del mese –Picciotto –Storia e Disegni di Alberico Motta.*****


Ci sono cinque asterischi la in alto e vi chiederete perché.
Quando valuto una storia tendo sempre a contestualizzarla agli anni in cui viene prodotta e al pubblico a cui viene rivolta. Questa è una storia degli anni sessanta pubblicata in albo per bambini.
Metteteci pure che io sono un terrone siculo (orgoglioso) che da dodici anni si ciba di polenta taragna in quel di Bergamo e anche se non ha vissuto la tragicità dell’esodo che colpiva i poveri lavoratori del sud  grazie al contesto culturale che è fortunatamente cambiato , non posso non essere emotivamente colpito dalla poesia e drammaticità di questa avventura  che è tutto fuorchè comica.
Quel che racconta Alberico Motta mi ricorda i  discorsi dei  miei vecchi parenti emigrati che quando ritornavano in Sicilia avevano i lucciconi agli occhi. Grazie ai voli low cost le distanze sono ormai relative, il costo è minimo e si riesce a fare spesso qualche viaggetto nella terra d’origine, ho conosciuto  migranti che sono tornati in Italia per la prima volta dopo una decina d’anni dal loro trasferimento come  minatori in Belgio e operai in America o in Australia. Ignoranti ed analfabeti in un mondo completamente diverso che non li accettava e sfruttava come animali da soma. La stessa Italia del  “Nord” non accettava  i meridionali  perché non si può negare che per anni c’è stata un paese  che di unico aveva soltanto la costitizione  ma che in realtà era composta da due nazioni diverse per tradizioni e sviluppo , per possiblità economiche e costumi. Non mi è mai capitato , per fortuna, di avere a che fare con razzismo e spocchia, mal ne incorerebbe allo sfortunato che si tacciasse superiore, sono persona quieta ma ho argomenti storici  e lingua abbastanza pronta per  difendere  presupposte colpe  e difetti che avremmo noi sudisti , spesso soltanto  vittime della cattiva amministrazione e del crimine organizzato piuttosto che fannulloni menefreghisti asserviti al malaffare.  Questo romanzo di Alberico è di veduta aperta e moderna, Motta constata che per colpa della disoccupazione dilagante il sogno del povero siciliano è il posto fisso , qui rappresentato dalla sicurezza della divisa, vi siete mai chiesti perché i Carabinieri, i Poliziotti  spesso sono di origine  meridionale?
Un motivo c’è …la rivalsa , il voler rappresentare la giustizia , cosa spesso negataci e anche per scardinare quel marchio falso ed infamante che è l’essere tutti simpatizzanti di cosa nostra.
Tornando alla storia…qui stiamo dalle parti del neorealismo di Vittorio de Sica e perché no anche di Ermanno Olmi che nel suo “Albero degli zoccoli” illustrava un nord che non era molto distante nella sua povertà e fame del tanto vituperato sud.
Godetevi la libertà  che concedeva Renato Bianconi ad i suoi autori , apprezzate quando un personaggio “minore” come Pierino avesse tanto da dire, divulgate le capacità narrative e grafiche di Alberico Motta e comprendete l’impossibilità insita  nel loro essere americani dentro che un Popeye, un Topolino o un Tex possano riconoscersi come vero “fumetto italiano”.
Ce ne sarebbe da parlare…quanti e quali sono  i “personaggi italiani” del fumetto, con storie che siano ambientate nelle nostre città con i nostri tick, i nostri difetti, i nostri dialetti e che raccontino la nostra storia.
Provolino, Saruzzo, alcuni eroi del Corriere dei Piccoli …e poi?

Grande introduzione con il recupero di una figura ormai scomparsa il cantastorie
      descrizione della veccha Trinacria degna di Andrea Camilleri
Qui si esagera un pò perchè mia nonna portava il velo ma non il burqa
un avo di Borghezio
 



 ferribbotte era in antico dialetto siculo l'autobus,  nome che  prende origine da una marca d 'automezzi



qui mi sono commosso sul serio





































 Una storia che mi fa gridare un orgoglioso "MINCHIA" di soddisfazione.

6 commenti:

  1. wow... bellissimo blog, scoperto colpevolmente solo ora, d'ora in poi qui allo zoo saremo lettori fissi!
    bau bau miao mioa arf blub blub blub!!

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    1. Grazie! questo commento era stato incolpevolmente divorato dall'antispam, chissà perchè?

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  2. Minchia! Che bella storia!
    Siamo nel più completo neorealismo!
    Ma come gli è venuto in mente a quel genio di Motta?! :)
    Su "Topolino" queste cose se le sognavano!

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  3. Bella proprio... un vero spicchio D'Italia dell'epoca!

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  4. Bellissima e commovente!
    Davvero lontana dalle edulcorazioni (per carità, piacevoli anche quelle eh) della "concorrenza".
    Orlando

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  5. Feribotte era anche il personaggio interpretato dal mitico Tiberio Murgia sulla saga dei Soliti ignoti. Sul fumetto c'è pure il Cantastorie e la prima odiosa apparizzione degli infami leghisti. Insomma un ritratto dell'Italia di allora ( che si ritrova pure al cinema e nella prima serie dei Racconti del Maresciallo con Turi Ferro) e dell'Italia di oggi. Purtroppo!
    Marco Pugacioff

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