26/12/13

BUONA AZIONE UGUALE MINCHIONE: Gli ultimi Geppo di Angelo Scariolo e Giancarlo Agnello.


Angelo Scariolo

Il motivo del titolo del post lo vedrete nelle tavole di Agnello postate in basso.
Dopo il periodo "buio" della fine anni ottanta, con albi pieni di ristampe e sbattellamenti senza fantasia, nel decennio successivo gli eredi di Renato Bianconi provarono a rinnovare il personaggio, con coraggio, per restare nell'edicole italiane ormai asfittiche e in overdose di manga e super eroi.
Neanche Topolino sarebbe sopravvissuto se non avesse avuto alle spalle i grandi budget della Disney.
Era un'epoca vaga, nebbiosa di cui pochi hanno ricordi.
Noi ragazzi di ieri eravamo gia ometti  e quindi  impegnati nei mille rompicogliosi  impegni dell'età adulta.
Nel  tempo libero rimasto a disposizione eravamo più impegnati a rincorrere le sottane che a dare  spazio ad i nostri adorati compagni dell'infanzia.

Se avessimo tenuto botta e ci fossimo impegnati a comprare lo stesso gli albetti  probabilmente adesso sugli scaffali ci sarebbero ancora Braccio Di Ferro, il diavolo buono e gli eroi dell'edizioni Alpe.
Ma così è la vita e non possiamo farci nulla, la natura deve seguire il suo corso.
L'onda finale della brigata milanese era piena di qualità, Popeye era protagonista di belle storie lunghe disegnate da Sangalli e Dossi in stato di grazia e su Geppo addirittura si cimentavano autori che mai avevano prestato le matite al Fantozzi infernale.
Che vi devo dire? Erano avventure carine ed audaci.
Le storie, molte scritte da  Umberto Manfrin ed alcune da lui disegnate, erano acide e cattivelle.
I classici  immortali  Pierluigi e Sandro erano ancora lì ma si dava spazio anche alle nuove (per modo di dire) leve.
Angelo Scariolo dava un versione grafica personale, morbidissima e cartoonesca.
Il Geppo di Giancarlo Agnello (autore su cui ci sarebbe tantissimo da dire ma vi lascio alle ricerche googlesche)  invece mi pare molto vicino allo stile di Sangalli anche se  reinterpretato in maniera  fresca ed originale.
Le nuove avventure del diavoletto mi hanno preso bene, le tirature del periodo vicino alla scomparsa della testata non sono state alte come quelle del periodo d'oro e mi sa che finire "La nuova Geppo" non sia impresa  facilissima.
Ovvio che si parla di fumetti che non dovrebbero costare più di 3 € l'uno visto che abbastanza recenti e pubblicati sino alla fine degli anni novanta  ma stà a vedere se si riescono a beccare tutti.
Le due scansioni che vi propongo sono tratte da Geppo n.15 del giugno 1998.


Si c'è scritto "Minchione" in un albo della Metro.

6 commenti:

  1. Ricordo che nell’ultimo tentativo di rilancio (non andato in porto) della Metro, a metà degli anni novanta, avevo proposto alla Guccione di chiamare Scariolo.

    Lui era venuto in redazione solo per dire che aveva già troppo da fare con la Disney, non so per cosa in particolare. Magari era solo una scusa per defilarsi.

    Comunque, anche se non mi era sembrato il massimo della simpatia, per me rimane un ottimo disegnatore. Chissà cosa ha fatto negli ultimi anni, sempre che disegni ancora.

    Sauro Pennacchioli

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    1. Ciao Sauro, benvenuto, a me piaceva molto anche l'ultimo braccio con le storie lunghe e divise in più parti che scrivevi tu. Da qualche parte su Retronika dovrebbe esserci anche qualche recensione. Scariolo era dotatissimo, dalle storie che ho a mia disposizione noto molto cura ed un tratto degno degli autori americani in forza alla Warner o alla MGM. In casa Disney non ho proprio idea di quel che possa aver prodotto, probabilmente ne sai di più tu. Una cosa è sicura, non so se come fai intuire sia stata colpa di superbia o pigrizia ma sicuramente se fosse stato più prolifico ne avremmo giovato tutti. Quello che va approfondito ( e probabilmente lo farò) è l'Agnello...ha fatto di tutto stu Artista, neri, umoristici, erotici ...e tutto con risultati apprezzabili.

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  2. Eh si c'è scritto proprio Minchione :)
    Anche se quei pantaloni fanno tanto Obelix

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  3. C'è un precedente illustre, nel Gian Burrasca di Vamba : una delle sorelle, riferendosi a un suo spasimante, scrive sotto il suo ritratto fotografico : "Mi ha chiesto ma...fossi minchiona !"... segno che un tempo il termine doveva essere considerato abbastanza anodino.
    Oggi usiamo parole che ai nostri bisnonni avrebbero fatto rizzare i capelli in testa, buffo, per una volta è il contrario :D

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