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12/11/18
Recensione Geppo 140 - Maggio 1986
Gaspare Pero ha frugato nella cantina che è stata "territorio" del padre, e ci ha trovato uno scatolone con buona parte di quei fumetti che lamentava di aver perduto nel corso di un trasloco quasi trenta anni fa... Tra questi la collezione quasi completa del Pepito Bianconi (manca il n° 1 recuperato su Ebay in tempi recenti), vari Cenisio, qualche Tutto Cucciolo, Braccio di Ferro... e un Geppo. Questo albo di Geppo, Gaspare lo recensisce perché un pezzo da collezione per il livello delle storie che contiene, tutte di Sandro Dossi.
26/12/13
BUONA AZIONE UGUALE MINCHIONE: Gli ultimi Geppo di Angelo Scariolo e Giancarlo Agnello.
Angelo Scariolo |
Il motivo del titolo del post lo vedrete nelle tavole di Agnello postate in basso.
Dopo il periodo "buio" della fine anni ottanta, con albi pieni di ristampe e sbattellamenti senza fantasia, nel decennio successivo gli eredi di Renato Bianconi provarono a rinnovare il personaggio, con coraggio, per restare nell'edicole italiane ormai asfittiche e in overdose di manga e super eroi.
Neanche Topolino sarebbe sopravvissuto se non avesse avuto alle spalle i grandi budget della Disney.
Era un'epoca vaga, nebbiosa di cui pochi hanno ricordi.
Noi ragazzi di ieri eravamo gia ometti e quindi impegnati nei mille rompicogliosi impegni dell'età adulta.
Nel tempo libero rimasto a disposizione eravamo più impegnati a rincorrere le sottane che a dare spazio ad i nostri adorati compagni dell'infanzia.
30/11/13
Speciale Provolino Story n.2-Luglio 1984-Edizioni Metro-lire 1500****
Alberico Motta e Pierluigi Sangalli non raggiungevano il
“massimo umoristico” soltanto con le avventure di Braccio.
A volte penso che i
canoni dettati dai characters del mondo di Popeye fossero anche un limite ,
perché il tutto doveva risolversi, nella maggior parte dei casi , nel finale
mazzulatorio.
Provolino era un personaggio più libero, come il poco fortunato
Pierino che editorialmente non visse abbastanza a lungo da poter diventare una
pietra miliare del fumetto umoristico italiano , nonostante i fantastici esperimenti narrativi del maestro Motta.
16/11/13
Speciale "Pugni Dollari & Spinaci" il rarissimo film dedicato al Braccio di Ferro Bianconi!
Questa è una vera chiccona, la pellicola uscì nel dicembre del 1977 con la regia di Emimmo Salvi.
Gli attori protagonisti comprendevano star del calibro di Gordon Mitchell, Maurizio Arena, Ugo Bologna e Giacomo Furia.
Il film è praticamente invisibile, la VHS della CVR, sui siti specializzati, costa tra i duecento ed i quattrocento euro ed io, ahimè, non ho mai avuto il piacere di assistere a questo delirio di celluloide.
Oggi in un mercatino ho trovato il n.76 di Braccio di Ferro del 1977 (Edizioni Metro) ed indovinate cosa c'era dentro? Un articolo, non firmato, su "Pugni Dollari & Spinaci".
08/10/13
Kid n. 8–Edizioni Alhambra-Aprile 1971-reperto reperito da Filippo Tattini
Cover del grande Alberico Motta |
Il buon Filippo mi ha spedito via mail alcune scansioni di questa chicca cartacea.
Non fatevi ingannare dall’altisonante nome "Edizioni Alhambra", questo
recensito è un puro fumetto razza Bianconi.
19/09/13
Le origini di Geppo (di Sandro Dossi)****
Non quelle vere, sia chiaro, perchè sino adesso nessuno è riuscito a spiegarmi chi ha avuto l'ideona del diavolo buono tra Carpi, Chierchini e Bottaro ma quelle ideate da chi ha scritto e disegnato il meglio dell'amato personaggio Bianconi.
Sandro Dossi credo sia l'unico ad aver ideato una genesi per Geppo, origine che ha qualcosa di disneyano e parcheggiata in zona Dumbo.
06/09/13
Speciale Braccio Story n.141-agosto\settembre 1989-lire 2500-Edizioni Metro...come leggere un bel pò di Sagendorf a poco prezzo.
Ieri sera la mia soffitta mi ha fatto un bel regalino, mentre cercavo qualcosa da recensire sfoglio quest'albo in formato Bonelli del caro Bianconi e ..."surprise"...mi accorgo che contiene soltanto storie del grande Bud Sagendorf (anche se alcune sbattellate o monche).
Tenendo conto della poche pubblicazioni italiane che hanno ospitato opere dell'erede naturale di Segar vi consiglio vivamente il giornaletto.
Ahimè Renatone ebbe la pessima idea di far intervenire pesantemente Mario Sbattella nelle vignette con la presenza di Brutus per farlo somigliare a Timoteo, probabilmente per non confondere i lettori italiani abituati ormai ai labbroni del figlio di Bacheca.
04/06/13
Acid Sandro Dossi: Una lisergica storia Bianconi -"Nel mondo dei fumetti" ****
Anche se non ho ancora chiesto a Sandro, questa avventura che vado a recensire, tratta da Braccio di Ferro n.532 del 21 luglio 1989 dell' Edizioni Metro, penso sia la tipica storia da "crisi da foglio bianco".
Tutti gli artisti prima o poi (specialmente chi doveva produrre storie a catinelle come i nostri amati autori Bianconi) si sono ritrovati davanti all'invalicabile muro candido e con la testa priva d'ispirazione, è proprio lì in quel confine tra il vuoto e l'anima che scavando per un pò a volte si trovano piccole gemme.
21/04/13
Due Nonne Terribili! Nonna Celesta contro Nonna Abelarda! Disegni di Sandro Dossi e Giovan Battista Carpi
Un lavoro gramo, come il riordinare la soffitta, a volte porta delle soddisfazioni.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.
17/04/13
Geppo Inferno 2000 di Sandro Dossi-2011-10 €-“Andrea Leggeri Editore”*****
Prima di parlare della storia voglio elogiare l’operato di
Andrea Leggeri, l'editore di questa operazione no profit che ha fatto stampare
la riedizione “perfetta”.
Il volumetto
è la rappresentazione fisica di un sogno,
il paradigma della ristampa-tipo che vorrebbero leggere tutti i metrofans :
- Formato classico con costina che riprende il logo originale Bianconi
- Copertina di un bel giallo anni ottanta che in edicola si farebbe notare senza sgomitare
- Prezzo umano per una tiratura limitatissima (appena 200 copie)
- Carta pregiata che fa risaltare le precisissime tavole di Sandro Dossi
- Apparato redazionale con i controcazzi con genesi della storia, biografia ed intervista dell’autore, chicche di produzione e gossip che vengono apprezzate dall’appassionato, dei veri e propri “inserti speciali” che motivano il prezzo dell’albo e lo rendono acquisto obbligato.
Geppo Inferno 2000 , come si legge nell’intervista a Sandro
Dossi realizzata da Leggeri, era
nell’opinione dell’autore, qualcosa di molto più vasto. Sandro avrebbe voluto
rifare tutta la Divina Commedia in chiave umoristica, ma Bianconi era impaurito
dalla vastità dell’operazione e quindi limitò il tutto al solo inferno che fu pubblicato per la prima volta in Geppo n°116 Speciale del Luglio 1984.
L’opera è matura, le gags sono quasi adulte e alcune scene, come quella della tortura ai dannati, audaci per un albo per bambini. La trama narra di Dante in versione giornalista incaricato da Satana per pubblicizzare un Inferno in cui non crede più nessuno.Tutto cambia e anche i demoni del moderno Ade bianconiano sono corruttibili . I dannati ricchi fanno la pacchia in barba ai condannati privi di sghei. L’inferno di Geppo è il mondo reale, la satira di Dossi è diretta e pura. Le citazioni seminate da Sandro sono tante, nelle tavole è possibile trovare rielaborazioni delle illustrazioni infernali del Dorè, i nomi dei diavoli non sono quasi mai di pura invenzione ma riprese da “dizionari infernali” e tomi di magia nera, si sente il profumo dell’Inferno di Bioletto e Martina, della mitologia Barksiana, dei mostri di Segar e dell’opera originale del sommo poeta.
Il tutto però è filtrato dalla solarità dei disegni meravigliosi di
Sandro, qui ai suoi massimi.
Dossi continua a reputarsi artigiano ma sul suo
Geppo la mano è d’artista puro, che precisione,
che finezza , che pulizia, sembra impossibile che Sandro riuscisse a
produrre centinaia di queste tavole in un mese. Le panoramiche sono piene di particolari, gli esterni sempre
perfetti, le riproduzioni di luoghi reali fedelissime. Un anedotto che voglio
svelarvi relativamente alla precisione del tratto di Sandro riguarda proprio la
mia lettura dell’albo avvenuta ieri sera…la copia che ho di Geppo Inferno 2000 aveva
una dedica personalizzata con un disegno del maestro…siccome si rivolgeva ad un
certo “Salvatore” pensavo fosse
un’illustrazione originale in cui il diavolo buono dialogava con il serpente
tentatore. Il tratto era così pulito che ho creduto fosse una
stampa! Ieri in controluce ho visto l’inchiostratura , piccolissimi segni di
matita e data e firma del 2013, da lì ho
capito che quel “Salvatore” ero io …pazzesco! A proposito , non è da
complotto illuminista il fatto che il
perfido rettile biblico degli albi bianconi si chiamasse “Salvatore”? Colui che
tentò Eva da cosa avrebbe dovuto salvarci?
Albo culto da conservare gelosamente e che sicuramente, visto il bassissimo numero
di copie in circolazione diverrà in futuro di grande valore collezionistico.
Rubatelo al primo fortunato possessore di vostra conoscenza,
così infrangendo uno dei dieci
comandamenti sarete sicuri di poter
finalmente conoscere dal “vivo” il nostro amatissimo diavolo buono.
12/03/13
Ancora Bud Spencer e Terence Hill a fumetti: Alleluja- La serie-edizioni metro-lire 250-1974*1/2
Minchia! Sarà bellissimo...comprasubito! |
Questa
volta mi sono lasciato infinocchiare…ed ho comprato il numero 2 su Ebay.
Tristissimo
esperimento dell’editore Bianconi nel mondo del fumetto cowboyesco.
La
serie durò soltanto tre numeri ed il motivo è evidente. Non
fatevi affascinare dalle bellissime copertine di Nicola Del Principe, i disegni
interni ahimè non meritano. Come
molti sanno Del Principe era titolare di
uno studio grafico in cui collaboravano anche elementi capaci ma le matite e le
chine di questi emuli di Bud Spencer e Terence Hill mi fanno persino rivalutare il Geronimo della Cerretti che consideravo il fumetto western italiano peggio disegnato.
Nestore del Boccio (grazie Squitty) non azzecca una proporzione, Tocco di Campana (il Bud Spencer) assomiglia a Salvatore Baccaro con la barba ed Alleluja (il Terence Hill) ha la faccia sempre diversa in ogni vignetta. E’
un vero peccato perché le sceneggiature erano valide e ricordavano molto l’ambientazione
ed il feeling dei film di Trinità. Se
la serie fosse stata presa in mano dal grande Nicolino penso che avrebbe avuto
successo maggiore e sarebbe stata un piacere collezionarla. Al
momento dovete accontentarvi degli onestissimi Speranza e Carità (vedi qui) che
erano disegnati un pelino meglio ed erano protagonisti di avventure avvincenti e divertenti.
Per fortuna Nestore Del Boccio in seguito ci avrebbe regalato fior di tavole su altre pubblicazioni.
la bella copertina del n.1...non fatevi sedurre! |
10/03/13
Emirati Arabi, C.I.A, Hitler, Corruzione...Gatto Felix n.19-Luglio 1976-lire 200-Edizioni Metro*****
Il numero in oggetto è tutto disegnato da Umberto Manfrin tranne un paio di "minime" di Mario Sbattella e la cover di Alberico Motta.
Madonna mia quando era avanti Manberto!
1)Kitty-Follie d'Arabia*****
Qua stiamo quasi agli stessi livelli di cattiveria del Dittatore di Sacha Baron Cohen, leggete la battuta sulle mogli. detta dallo sceicco...
...Zampanera che descrive con dovizia di particolari i rapporti tra C.I.A. ed emirati arabi...
...Kitty novella emira che sceglie dal suo harem un manzo adatto per un "sano" party post-elezioni.
Festini degni di un deputato italiano " a caso".
2) Inky e Dinky-In tre si canta meglio***
...follia allo stato puro.
3) Felix-Strani anniversari*****
Cosa ne pensate di una storia in cui Adolf Hitler s'incazza con un gatto perchè dice di avere il baffo più grosso?
Freud ci ha speso una carriera a trattare l'argomento "invidia del pene".
Zampanera che spara Heil! a manetta ed il Führer che ancora urla di avere il "baffo" più grosso di tutti.
Felix , come un'Inglorius Bastard tarantiniano vuole mettere la stricnina nel tè del tedesco antiebraico.
Kitty complice fredda più di Shosanna Dreyfus.
Un bel PUONCIORNO alla Ratzy.
La scienza insegna...Felix essendo di "colore" aveva sicuramente il "baffo" più grande dello zio di Adriano Celentano (così dicevano Castellano e Pipolo in un film del 1978)
4) Zampanera-La città profumata****
Sindaci corrotti ,arrichiti inquinatori, gente che finanzia la campagna antifumo e getta puzzolentissimo "acido prosergitopico" nei fiumi. Storie di camorra che nemmeno nei film di Mario Merola.
C'è di tutto in quest'albo di scuola Bianconi.
Manberto scatenato e privo di freni con storie che sono ancora freschissime e tutt'altro che buoniste.
Questi erano quelli che chiamavano fumetti per bambini!
Bonus.
Un pò di spot popeyici di Sangalli.
17/02/13
Braccio di Ferro n° 547 - 1 Agosto 1990 - L. 2000-Recensione di Luca Romanelli
Braccio di Ferro - L'uomo di cristallo (***) disegni di Pierluigi Sangalli.
I delinquenti di Spinacia decidono all'unanimità di commissionare a Bacheca l'omicidio della loro nemesi BdF. La megera all'uopo crea un filtro capace di trasformare le persone in cristalli (sic!) e con l'inganno lo propina al marinaio. Ma il solito mad scientist bonaccione dell'universo Bianconi giunge in soccorso del nostro eroe e lo tramuta da fragilissimo ad elasticoso, forgiando così un supereroe che è un misto di Superman, Silver Surfer e Mr. Fantastic. Come se non bastassero gli spinaci dopanti.
Pisellino - No alla fortuna (**) disegni di Bud Sagendorf
L'infante in camiciolino giallo trova una moneta per strada ma, dopo un'attenta elucubrazione sulle responsabilità comportate dalla ricchezza, la lascia lì. Storiella minima che si lascia scordare piuttosto in fretta.
Poldo - Il falso Braccio di Ferro (***) testo e disegni di Sandro Dossi
La coppia di scrocconi più famigerata che ci sia colpisce ancora. E stavolta piazza un colpaccio, riuscendo a gabellare un barbone mascelluto per nientemeno che Braccio di Ferro in persona. Non fosse stato per la casualità che fa incontrare/scontrare (con ovvi esiti) l'originale e la coppia, quella svegliona di Olivia non ci sarebbe mai arrivata. Storia carinissima col rissone a tavola tra Poldo, Trinchetto e il sosia come momento clou.
Braccio di Ferro - Braccium Ferrus il romano (****) disegni di Sandro Dossi
Il ciclo 'Gli spinaci storici', ideato dal bravo e originale Sauro Pennacchioli, non ebbe il successo che meritava. Un po' in stile grandi parodie della Disney, lo sceneggiatore mise a punto una serie di storie che vedevano i cattivoni Timoteo e Bacheca viaggiare nelle più lontane epoche onde rubacchiare gli spinaci energetici ai vari antenati del guercio. In questo capitolo assistiamo ad una divertentissima rivisitazione della Roma imperiale nel più puro stile da avanspettacolo anni '50, con i senatori che parlano un romanesco degno del miglior Sordi e i comprimari presi da altre regioni (o nazioni) caratteristiche. A completare il tutto, i disegni del sempre impeccabile Dossi. Gioiellino di comicità d'antan.
Timoteo - I ragazzi del pony express (**) disegni di Pierluigi Sangalli
Braccio e Timoteo si ritrovano colleghi in un'agenzia di recapiti. Il barbuto, sempre in vena di scherzacci, attacca a scrivere lettere colme di insulti che poi fa recapitare dal guercio a Olivia, ma il trucco viene scoperto e la pariglia resa. Niente di particolarmente originale.
02/10/12
Super Braccio di Ferro n°59 dicembre 1977 recensione di Fabio Gibertoni
Copio e incollo la Gmail del gentilissimo Fabio.
Aggiungo che i disegni sono tutti di Pierluigi Sangalli e per le foto bisogna accontentarsi.
1)Corsa al Polo Nord
Braccio di Ferro e Timoteo partecipano alla corsa per la conquista del
Polo Nord e ognuno con i suoi mezzi cercherà disperatamente di arrivare
a piantare la bandiera prima dell'altro. Gag muscolari e iperboliche per
i nostri eroi, Braccio in slitta trainata da cani e Timoteo con il biplano. ****
2)Le palle di neve
Pisellino si sveglia dopo una notte di nevicata e smania per fare
qualche palla di neve da tirare. Interviene Braccio che gli toglie la
palla e la getta involontariamente in faccia ad un passante, innescando
così una guerra a palle di neve in cui verranno coinvolti Olivia, altre
decine di passanti e numerosi poliziotti. Pisellino, volendo a questo
punto divertirsi anche lui, scaglia un unica palla di neve ricevendo da
tutti quanti un severo rimprovero. ***
3)La nave trasformabile
La nave in questione altro non è che una invenzione della strega
Bacheca, che insieme al figlio la userà per ingannare e depredare i
mercantili. Soffierà persino un carico di suini a Braccio di Ferro con
Timoteo adeguatamente truccato per ingannare gli scaricatori. Nulla
varranno i tentativi di camuffarsi da nave ospedale o incrociatore. Alla
fine Braccio, rischiando di venire eliminato con una iniezione velenosa,
verrà salvato dall'astuzia di Pisellino e punirà i colpevoli. ****
4)I baffi di Hitler
Forse la migliore storia dell'albo, ambientata in una Londra seppellita
dalle bombe naziste e dalle V2. Arrivano gli aiuti americani finalmente,
ma con grande sorpresa del generale inglese a bordo dell'aereo c'è solo
Braccio di Ferro.
Missione: distruggere la base delle V2 oltre la Manica, in territorio
tedesco. Il nostro eroe arriva cun una barchetta e a suon di pugni si
sostituisce travestendosi ai militari tedeschi, aumentando sempre di
grado al punto che al cospetto di Hilter lo malmena, gli strappa i baffi
e si sostituisce a lui, arrivando con l'inganno nel cuore della fabbrica
segreta delle V2. Il vero Hitler lo smaschererà, ma nella smania di
distruggerlo con i razzi teleguidati distruggerà proprio la fabbrica
delle V2, cadendo nel trabocchetto di Braccio. *****
5)La neve galleggiante
Il gigante Grissino, dopo un'abbondante nevicata, ripulirà la sua isola
creando delgli ammassi di neve galleggiante in cui finiranno dei pirati
in fuga su un velocissimo motoscafo. Solita storia a lieto fine per il
simpatico e maldestro Grissino. ***
6) La forza del barbera
Gangster story con protagonista Trinchetto e una banda della mala del
porto che taglieggia le taverne e le osterie (non soldi ma botti di
barbera). Trinchetto si sostituirà ad un malavitoso con il solo scopo di
sgraffignare una botte di vino solo per lui, ma scoperto e braccato
indirizzerà la gang a casa del figlio, sicuro che Braccio di Ferro avrà
la meglio. Epico scontro tra Braccio e il capo della banda che per
prendere forza si scola un'intera botte di barbera!
Alla fine trinchetto, dopo una colossale bevuta, rischierà di finire
impiombato dal gangster che fu da lui tramortito con una legnata e
derubato degli abiti. ****
7)Il gigante sepolto
A Grissino, con i reumatismi, il medico consiglia di fare le sabbiature (correzione di Rado il Figo).
Dopo aver sconvolto gli stabilimenti balneari, Grissino andrà a coprirsi
di sabbia nel Sahara e involontariamente salverà dai predoni il principe
del deserto. Quest'ultimo, riconoscente, lo inviterà alla sua oasi che
sarà puntualmente devastata dal buon Grissino. ***
Questo albo lo stavo cercando da tempo e finalmente l'ho trovato ad un
mercatino ed aquistato per 1 euro. Volendo si trova anche su e-bay da 3
a 5 euro.
Comunque acquisto ultra-mega-consigliato!
22/09/12
A proposito di Cross-Over...Per i Francesi tra Popeye ed Abelarda c'è del tenero...
Notate che sguardi vogliosi e la rabbia di quella cornutona di Olivia
Olivia ha buttato Braccio di Ferro fuori di casa....
Un classico che avevo gia postato...scambio di regalini!
Braccio fa lo sborone per conquistare la sua bella!
scappatella nella foresta!
Dennis e Trottolino sfruttano la nonna ed il guercio perchè testimoni della tresca...
Finalmente una fuga romantica a Saint Moritz!
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