06/06/14

Lo Scontro Di Titani di Geppo: "L'isola della Medusa" (di Sandro Dossi)****


Il meraviglioso film di Desmond Davis del 1981, graziato dai curati modelli animati a passo uno di Ray Harryhausen,  ha ispirato Sandro Dossi per questa bella storia che ho trovato ristampata su Super Geppo n.21 del 1996. Il posto di Andromeda viene preso dalla bella Fiammetta rapita da un'enorme avvoltoio che la porterà nell'isola della Medusa.
La Caparezza rettiliana ha rapito la figlia di Satana per avere un posto di lavoro all'inferno perché la crisi si fa sentire anche nel regno dell'oscurità.


Satana non vuole la bruttona tra i piedi e manda il coraggioso Geppo a salvare l'amata prole.


Il pacioccone, come da tradizione mitologica, passa prima dalle tre sorelle cieche che gli daranno dei consigli per sconfiggere la scagliocrinuta. Le vecchie gli propongono di utilizzare  il solito  trucco dello specchio-riflesso.

Un Kraken evocativo e pauroso

Il buon diavolo va all'avventura ed incontra il Kraken  ma per fortuna viene salvato da Pegaso

Il My Little Pony dei tempi di Zeus

Quando vedo le tavole del Dossi e penso che è praticamente autodidatta (come tutti quelli della sua generazione) non posso fare a meno di avere un moto d'ammirazione. Quel cavallo alato lì è anatomicamente perfetto, le matite e le chine sono pulitissime...ma realmente servono a qualcosa ste scuole del fumetto? A parte il fatto che lo stile è una cosa innata ma se prendo uno  degli autori "classici" dei comics a caso ho sempre l'impressione che i loro lavori abbiano qualcosa di personale e non replicabile. Una volta chi disegnava fumetti assorbiva quel che leggeva, copiava e trasformava le poche fonti a disposizione diventando maestro senza passare per nessuna accademia. 

Scorpiocertule, e che ce volete fà, in Bianconi si era quadricromici

Tornando alla storia, dopo essere sfuggito ai lupi bicefali Geppo si scontra anche con gli scorpionacci del deserto, visti pure nel remake di "Clash of the Titans" del 2010 diretto da Louis Leterrier. Quest'ultimo film , secondo me, nonostante gli effetti aggiornati è privo della magia dell'originale, troppo fracassone e con l'effetto Michael Bay, tutto bomba è niente fascino.


Alla fine ecco arrivare la bacucca disoccupata che verrà sconfitta dal diavolo buono con lo scudo di Perseo.

Ho la stessa reazione quando mi vedo alla specchio, la mattina appena sveglio.

Medusa non diventerà di pietra e non morirà, diventerà una sgorbia  rimbambita e verrà assunta dalla generosa Fiammetta per qualche lavoretto scemo da fare nell'Ade Bianconi.
Un simpatico e curato omaggio di Sandrone che vi consiglio vivamente di leggere.
Dossi ha aggiunto su Facebook  che la prima stampa si trova su Geppo 126 del 1985.

4 commenti:

  1. Il tuo discorso sulle scuole di disegno non fa una piega. Se uno è già bravo a disegnare potrebbe benissimo non farle, altrimenti si rischia un manipolo di disegnatori tutti uguali e anonimi. Ah no, troppo tardi...

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  2. Storia mitica, in tutti i sensi! Sul Kraken penso che si sia preso qualche libertà: da giocatore di ruolo ricordo che era un polipone gigantesco, ma magari ricordo male io. Più che altro, trovo che la resa della Medusa sia ottima: due tratti in croce, ma quelli efficaci e giusti per personalizzarla e renderla molto espressiva (almeno nelle vignette che hai postato, ma credo che anche le altre siano sullo stesso livello).

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  3. Mi piacciono molto i disegni, sono davvero particolari

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  4. Sempre molto gradevole il tratto di Dossi, e storia molto particolare.
    Il discorso sulle scuole di fumetto lo estenderei a tutte quelle scuole dove si sostiene di insegnare dell'arte...

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