Questo signore qui è il redattore Bianconi Carlo Alberto Bendinelli |
Il buon Gaspare Pero ha trovato questa storia su Braccio Di Ferro N. 453 e scrive :
"Gli
eroi esistono fintanto che hanno un nemico da affrontare... Capita che il
nemico sia giù di tono o non riscuota grande successo... e allora che si fa? In
questa storia che chiude Braccio di Ferro 453, si affronta il problema in
maniera molto... diretta direi!
La trama è piacevole e ospita la partecipazione
straordinaria di alcune facce note, eccezionalmente finite al di là del foglio!"
Io, dopo averla ricevuta mi sono precitato a chiedere qualche informazione sulla storia a Dossi che mi ha scritto chi sono i personaggi della redazione milanese ritratti nelle tavole ed ha concesso il permesso di pubblicarla per intero per i lettori di Retronika.
La storia a me pare attualissima, visto il periodo di crisi che stiamo vivendo, e nasconde una morale che dovremmo fare nostra, piuttosto che bearci dei problemi lavorativi degli altri, aiutiamoli a restare a galla, se siamo migliori diamo una mano, anche senza metterci la faccia, come fa il sciur Popeye in quest'avventura.
Renato Bianconi cazzia il povero ragioner Fantimoteo. Quel signore con la barba è uno dei nipoti di Bianconi. |
Olivia, santa donna, intuisce i problemi dell'azienda meglio della UIL. Nella prima vignetta a pagina 92 si può vedere l'uscita dell'ultima sede della casa editrice fedelmente riproposta. |
Sandro Dossi guest star e la pubblicità del Pepito di Bottaro |
La copertina di Braccio di Ferro 453 di Pier Luigi Sangalli |
Ohimè, avevo scambiato il redattore Banditelli per Sangalli...
RispondiEliminaMa, non ho capito bene: l'editore Bianconi lavorava a Spinacia? :-)
RispondiEliminaBraccio di Ferro che esclama "AI RAGIONE!" è un omaggio alla sgrammaticato originale o solo un errore di stampa?
No, è il nostro Braccio Di Ferro che è milanese, per il resto sarà stato un eccesso di "bianchetto"
EliminaBello quando i fumetti "rompevano il quarto muro".
RispondiEliminaC'era anche una bella storia di Tiramolla (ovviamente di Manfrin) dove lui essendo un po' scolorito si faceva ripassare a china da "Manberto, disegnatore poco esperto"... Da Tiramolla magari te lo aspetti di più perchè è un personaggio più surreale...
All'epoca queste storie non le apprezzavo per nulla..
RispondiEliminaOggi invece le trovo geniali!
Nemmeno a me da bambino piaceva l'idea che i personaggi fossero un po' come attori che recitavano se stessi, consapevoli di essere tali. Mi sembrava un modo di sminuirli.
Elimina"Eh, ma allora non hanno davvero tutte quelle avventure, fanno solo finta...!" ; più o meno la mia ingenua reazione si poteva condensare così :D
Sono cose che si apprezzano invece in età matura, in effetti, anche per il loro valore documentario.
Di quale anno è questa storia?
RispondiEliminaGrazie.
Attorno al 1986-87... Non ho l'albo sotto mano per essere più preciso.
EliminaGrazie! :)
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