Capitolo 1: L’edicola
Erano troppo lunghi i nostri pomeriggi. Tutto sembra così
grande da piccino. Persino il sole d’estate era gigantesco come quello dei
cartoni giapponesi, quello che alla fine di un episodio di Ryu, ragazzo delle
caverne andava a tuffarsi nel mare arancione o dietro le montagne viola. In Tv
c’era la famigerata “pausa” pomeridiana, sino alle 17 niente veniva trasmesso
dal primo canale e rai2 era ancora un sogno lontano. Troppo caldo per andare a
giocare in oratorio e giù in Sicilia per molti la pennichella era cosa sacra.
Che fare? Tampinavo mia madre e con lo sguardo da Gatto con gli stivali chiedevo: “Mi dai 500 lire per
andare in Edicola?” . Il si era la risposta più comune, per fortuna, e via la corsa giù per le scale!
Come erano belle e grandi le edicole di una volta e quanta
varietà!
No gli Albi di topolino o le storie di Tiramolla erano
troppo smilzi, li avrei divorati.
Quel Classico Disney, troppo caro.
L’Uomo Ragno, troppo infognato con la continuity, non avevo
letto l’albo precedente e non ne valeva la pena.
I neri erano noiosi per un bimbo di otto anni, anche se l’edicolante
te li avrebbe venduto lo stesso nonostante quell’inutile bollino “vietato ai
minori”
Gli erotici ancora non mi affascinavano, com’è giusto che
sia.
Allora?
Bustone sopresa, I famigerati 3x1 di Bianconi o una bella
raccoltona Alpe o Cenisio.
Il mio sogno proibito però era il volumone “Io Grande Mazinger” della
Fabbri, prima o poi lo avrei comprato, sognavo, fatto sta che non l’ho ancora
in libreria, sorbole!
Tornavo a casa trafelato e leggevo per ore, sino a quando
Elios non andava a riposare e finalmente si poteva giocare un po’ per strada.
Capitolo 2: I giochi
Mazzate. Questa era la componente principale dei giochi
maschi degli anni 70. La guerra con le pietre, come piccoli cavernicoli,
quartiere contro quartiere. Come non sia mai morto nessuno è un mistero. I
carretti , infernali trabiccoli di legno mossi da cuscinetti a sfera senza
freni che scorrevano per strade trafficate alla velocità della slitta di Heidi
e Peter. Il calcio onnipresente, la bici da cross ed il mercatino. Con un
fazzoletto ti mettevi sul marciapiede, piccolo rom d’altri tempi e mettevi in
vendita un Goldrake senza braccia, i
doppioni delle figu e ovviamente fumetti già letti.
Capitolo 3 : Merenda
Non c’era tutta la varietà di adesso in effetti. Ricordo al
massimo quattro gusti di Yogurt Galbani, la Girella, i Gran Turchese e gli enormi biscottoni
Doria. Marmellata Zuegg e Nutella non
mancavano. Ricordo anche le sottilette di cioccolato Cofflerette. Succo di frutta Billy e Acqua Frizzina per
dissetarsi.
Capitolo 4: La Tv
Se c’era una cosa che non sopportavo era il cartone
ungherese Gustavo, era in grado di rovinare i miei pomeriggi. Se appariva il
suo volto in TV capivo che era una giornata storta. Troppa poca tv per ragazzi,
una mezz’ora al massimo, ero felicissimo quando c’era lo sciopero dei
giornalisti RAI ed allora in sostituzione del telegiornale trasmettevano i
cartoons di Popeye, Looney toons o Tom & Jerry.
Capitolo 5: La nanna
Si andava a letto relativamente presto, la prima serata tv
in effetti iniziava alle 20:20 (non come adesso), un film finiva alle 22 e gli spettacoli si e no duravano 90 minuti. Era una nanna serena,
ricordo, pochi rumori fuori dalla finestra, l’aria pulita ed il cuore felice.
Capitolo 5: La nanna
Io invece Gustavo lo adoravo alla follia! Ancor oggi ne fischietto (anzi, canticchio, ché non so fischiare) la sigla! E adoravo anche Balthasar, che mi sa arrivasse dalle stesse desolate lande :)
RispondiEliminaUno che invece proprio non sopportavo - mentre ora lo apprezzo moltissimo!- era Mister Magoo.
Ciao!
La sigla è bellissima! Il cartone mi intristiva, parlo di un bambino all'incirca decenne. Vuoi mettere tutto quel grigiume ungherese contro i coloratissimi cartoni U.S.A.? A sto punto preferivo i nostrani Signor Rossi e Grisù dei fratelli Pagot. Europei ma gioiosi. Però a rivederli ora i "Gustavo" non mi dispiacciono. Sai che il Professor Balthazar non l'avevo mai visto? Oppure era stato proprio rimosso dai neuroni. Magoo mi è sempre piaciuto, il film con Leslie Nielsen però è orrendo.
Eliminaahahahahahhah, quello dello sciopero dei giornalisti è stato un must fino agli anni 2000!
RispondiEliminaricordo nel '98, ero in prima media, ero a casa con la febbre e non c'era NULLA in tv! poi ad un certo punto su RAI UNO sento la sigla di Darkwing Duck ad un orario insolito: semplicemente c'era lo sciopero dei giornalisti RAI e avevano rimpiazzato il TG1 con il pilot in doppio episodio del cartone disney :D
Porca Pupazza mò non scioperano più! Come sarebbe bello uno specialone di Speedy Gonzales o Goldrake al posto del Tg1 o Tg5.
EliminaUn bellissimo e struggente amarcord, Salvatore! Però è incredibile come pochi anni di differenza (io sono del 1976, tu immagino di qualche anno prima) abbiano portato a degli immaginari un po' diversi: pur se mi riconosco in tante cose, nonostante la differenza geografica, io questo Gustavo non so chi fosse e mai avrei pensato che esistessero le sottilette di cioccolato!
RispondiEliminaGli scioperi dei giornalisti (o più in generale i buchi di palinsesto da riempire) erano una manna, ne convengo.
Le sottilette al cioccolato googlando ho scoperto che si chiamano cofflerette, e non erano a quanto pare della Kraft. Io sono del 1971. Di Gustavo su youtube trovi un bel pò di corti e in effetti con l'occhio quarantenne mi pare un pò meglio di quel che ricordavo.
EliminaSi, Balthazar e Gustavo erano stupendi. C'erano un sacco di cartoni "satirici", io mi ricordo vagamente questo di Hannah & Barbera:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ecQkZ_xIQJQ
Una specie di "famiglia Mezil" americana, con protagonisti fisicamente abbastanza sgradevoli, millenni prima di Simpson e Griffin.
Poi, per rimanere nell'ambito delle "matte risate", qualche anno dopo c'era questo:
https://www.youtube.com/watch?v=6DiipkmVxec
Che mi piaceva da matti anche se in effetti a rivederlo ora sembra a volte eccessivamente stupido.
E si potrebbe continuare per ore ma se dovessi indicare i due capisaldi della prima infanzia televisiva direi U.F.O. e l'Unico Vero Zorro (Guy Williams) con il primo doppiaggio e la prima versione della sigla, non quella rifatta negli anni 90.
io sono dell'87 e di questi show non solo non li ho mai visti, ma prima di oggi non li ho nemmeno mai sentiti nominare!
Eliminasolo la famiglia Mezil perchè ne aveva parlato tempo fa il DocManhattan
Belissimo "Aspettando il ritorno di Papà!" , un sacco di anni avanti, sembrano più strips del New Yorker che cartoni di Hanna & Barbera. Ho ricordi vaghissimi è l'impressione che sia stato scarsamente replicato negli anni. Questo è il bello di questi post, idee mie e degli altri che trasformano un rigagnolo di ricordi in oceano! "Le rocambolesche avventure di Robin Hood" televisive di Mel Brooks erano millemila volte meglio del film uscito un secolo dopo. Come era bona Misty Rowe!
EliminaMi hai ammazzato di nostalgia. Ma Gustavo non mi dispiaceva. Mi intristavano un po' invece i cartoni inglesi di Halas & Batchelor (Re Artù, mi sembra).
RispondiEliminaNon ricordo niente di Halas e Batchelor negli anni 70. Ricordo "Arthur! and the Square Knights of the Round Table" questi qua
Eliminahttps://en.wikipedia.org/wiki/Arthur!_and_the_Square_Knights_of_the_Round_Table
che adoravo!
Intristivano...
RispondiEliminaFa uguaglio.
EliminaIo sono nato a fine anni anni ottanta... Mi ha fatto piacere leggere la tua infanzia. Queste sono sempre letture che fanno bene.
RispondiEliminaSugli anni 80 prima o poi faccio una roba simile.
EliminaAhh non ero solo io che da piccino mi intristivo a vedere Gustavo !
RispondiEliminaMi intristivano anche il Dottor Bubò ne"la banda di Rockfeller" o tanti cartoni russi....
Adesso da adulto, li adoro e rimpiango tutti!
Chissà quand'è che si cambia dentro.....
Madonna cosa hai tirato fuori..il Dottor Bubò! Mi state dando materiale retroniko da favola!
EliminaNei miei più vecchi ricordi televisivi c'era già Raidue, ricordo che i programmi iniziavano verso mezzogiorno con quella specie di antenna-arabesco che scorreva...
RispondiEliminaDi tv dei ragazzi ricordo qualcosa di robotico dopo pranzo (Mazinga Z e Astrorobot) e nel tardo pomeriggio c'erano Supergulp, Tre nipoti e un maggiordomo, forse anche Furia e Lassie...
Di cartoni animati ungheresi ricordo soltanto le varie serie della Famiglia Mezil, testimonial dei supermercati Vegé...
Merendine: Girella, Crostatina, Fiesta e Kinder Brioss che non aveva mai davvero quei due strati di crema al latte mostrati sulla confezione. Il tutto quando non c'era la fetta di pane pugliese farcita di nutella o di burro&marmellata.
Pane Burro e Marmellate resta la merenda più buona del mondo. Dopo pranzo mi pare dessero gli Astrorobot, Mazinga Z lo ricordo nel pomeriggio inoltrato.
EliminaBoh, ricordavo dopo pranzo perché riuscivo a vederlo grazie al fatto che a quell'ora papà era appena andato a lavoro oppure stava finendo il turno, non ha mai apprezzato che vedessi tutti i giorni "gli stessi pupazzi"...
EliminaBell'antologia di ricordi, che in gran parte sono anche miei ( avendo comunque dieci anni in più sul groppone quel che Salvatore viveva a fine Decennio io lo vivevo all'inizio... ).
RispondiEliminaGustavo a me piaceva moltissimo, forse anche perché ero già in età di afferrarne la satira garbata a certe convenzioni...ma poi mi era proprio simpatico lui, anche come aspetto fisico.
La mia personale bestia nera erano invece i cartoni Hanna&Barbera ; non ho mai amato quello stile grafico e quell'animazione 'scattosa'.
E si quando il duo magico passò dai corti da cinema a quelli televisivi il crollo della qualità delle animazioni fù impressionante. Eppure quando beccò un episodio di Braccobaldo lo vedo volentieri. Come scrivevo sopra, Gustavo visto adesso mi garba ma ai tempi era una stilettata alle chiappe degli occhi.
EliminaStilettata con quel che segue è da antologia :))))
EliminaL'equivalente delle tue stilettate, ma in un'altra parte anatomica, me lo dava il blablabla degli H&B ( altro aspetto che non ho citato prima ).
Braccobaldo compreso, sorry...