In tempi non sospetti, prima che si mormorasse dell'imminente remake di Kriminal, Luigi Bernardi alla sceneggiatura e Onofrio Catacchio ai disegni, avevano reinterpretato le origini e il mito del primo degli eroi neri. Sono tutti figli di Fantomas i mille assassini che imperversavano nelle edicole sino alla metà degli anni settanta. Di quella truculenta brigata è sopravvissuto il più anonimo e incolore, l'immortale Diabolik di cui ancora non mi spiego il perchè del successo. Vero è che gli altri "minori" non erano graficamente all'altezza del figlio di carta delle Giussani (e Pier Carpi) ma per i miei gusti, meritavano molto di più i personaggi contorti di Max Bunker. Diabolik, senza mezzi termini, l'ho sempre trovato noiosissimo e grigio come i retini che da anni lo accompagnano, per questo adoro il film di Mario Bava che è così POP e colorato che pare una presa per il culo. Torniamo a Fantomas, per conoscere la storia della creatura di Pierre Souvestre e Marcel Allain vi consiglio lo splendido libro di Alfredo Castelli pubblicato da Coniglio editore nel 2011 "Fantomas, un secolo di terrore", lì verrano esauste tutte le vostre curiosità. Fantomax è stato pubblicato prima da BD e Coconino, la X al posto della S è stata messa per motivi inerenti ai diritti (pensateci...Popeyo invece di Popeye...) ed era nato come uno "short" da inserire in un’antologia...ma la potenza della storia era tale che Bernardi e Catacchio decisero di farlo diventare una breve saga.
Un fumetto secco, senza fronzoli che ti colpisce più volte allo stomaco senza proferire parola di minaccia. La storia stessa è una minaccia che in questi tempi dove il terrorismo ci osserva e intimorisce in tutti i modi possibili pare quasi profetica. Fantomax è un’organizzazione che ha un solo scopo, il dominio del mondo, e tutti i mezzi sono validi. Genocidi di massa, armi batteriologiche, crisi economiche, non c'è spazio per morale e rimorsi. Un albo che delizierà i complottisti, più truce e possibile di tutte le armageddon che impestano cinema e comics. Un fumetto che se fosse stato "americano" avrebbe scosso il mondo, diventando virale come tutte le robe yankee che non sempre arrivano a questi livelli. Il compianto Bernardi ha scritto una storia probabile, frutto di ricerca e conoscenza. Catacchio adotta uno stile "freddo" come i personaggi oscuri che animano le tavole. Gli unici guizzi umorali e fallaci sono a capo del redivivo Zanardi, rispettando il character sballato, istintivo e cialtrone creato da Andrea Pazienza. La "riduzione" Cosmo questa volta è quasi indolore visto che anche le edizioni precedenti erano quasi "bicromatiche" e manca giusto qualche spruzzo di rosso. Spendeteli questi 5,50 €.
E c'è pure lo Sconosciuto di Magnus, insieme a Zanardi.
RispondiEliminaCurioso però che ogni tanto si scappato nei baloon qualche "Fantomas" invece di "Fantomax "