Francesco di Giustizia a strisce mi ha inviato un articolo che vi propongo volentieri:
Scorrendo le pubblicità che apparivano sulle pagine di Topolino una ‘ntina di anni fa, affianco a prodotti classici per bambini e ragazzi di ogni età (pistole, bambole, modellini, dolciumi, ecc.), si trovano alcuni giochi da tavolo di ambientazione poliziesca, che dunque rimandano a nozioni di diritto penale.
Uno del 1973, Colpo grosso a Topolinia, sembra una creazione originale della Clementoni, società che esiste ancora oggi e che, all’epoca, tra l’altro, pubblicò anche un gioco da tavolo dedicato a Tex Willer.
L’altro sembra un prodotto di esportazione, dato che viene presentato come versione italiana di un gioco olandese. Qui il nome è più esplicito: Crime. Un termine impegnativo, specie se si considera che, se da noi i fumetti scherzavano con delinquenti da operetta, negli stati uniti, sin dagli anni Cinquanta, i Crime comics erano stati tra i fumetti più violenti di tutti i tempi, inducendo, insieme a quelli dell’orrore, la nota “Caccia alle streghe” del Senato americano.
L’aspetto da killer italoamericano che ha il giovane giocatore, evidentemente, ai tempi non turbava nessuno; d’altra parte, di lì a poco, sempre su Topolino sarebbe apparsa una pubblicità di abbigliamento, quella dei Jeans Mafia, che probabilmente oggi non sarebbe più accettata.
Meglio, nel campo della moda giovanile, quest’altra pubblicità della Glove, che imita un terminologia para-giuridica per annunciare punizioni contro gli spacciatori di jeans falsi (eppure, all’epoca, non c’erano immigrati a vendere merce fasulla a qualsiasi angolo di strada).
Tornando ai giochi di ambientazione poliziesca, quelli mostrati qui sembrano in realtà delle varianti del Cluedo, un gioco edito anche da noi e pubblicato negli Stati Uniti per la prima volta nel 1948.
Nonostante il Cluedo sia stato ideato dal collaboratore di un avvocato, in esso la scoperta del responsabile di un omicidio non si conclude con una verifica processuale della colpevolezza. Chissà se il Crime, o il Colpo grosso a Topolinia, prevedevano qualcosa del genere.
Magari con la speranza di incontrare un giudice come questo, che si limita ad un blando rimprovero e prende per buono il classico “Non lo farò più” ...
Per me tutta roba inedita.
RispondiEliminaahahahahah che bei tempi ormai purtroppo passati...
RispondiEliminaPS: quella storia di Super Pippo quale sarebbe?
Topolino libretto n. 972. La storia, credo di produzione americana, si intitola semplicemente SUPERPIPPO CONTRO SPENNACCHIOTTO. Sull'Inducks si potrebbe vedere qualcosa in più. Per altre immagini di processi nei fumetti Disney, mi permetto di rimandare al blog GIUSTIZIA A STRISCE o al libro omonimo.
RispondiEliminaPS Non so quanto i tempi in cui si producevano i jeans "Mafia" fossero davvero belli...
Ciao! Quando pubblichi qualcosa di nuovo sul tuo Blog?
EliminaLe pubblicità dei giochi da tavolo sono stupende :D
RispondiEliminaCiao, Salvatore.
RispondiEliminaMancavo da parecchio tempo da questi lidi. Vedo con piacere che il blog è sempre interessante. ;-)
Con tempo e pazienza i giochi in scatola sono riuscito a recuperarli
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